Con l’arrivo della bella stagione, l’eliminazione di qualche chilo di troppo diventa uno degli obiettivi più frequentemente richiesti dagli utilizzatori di prodotti nutraceutici.
Le strade possibili e gli approcci disponibili sono decisamente tanti e basati su una serie di razionali funzionali tra loro molto diversi.

Com’è possibile per l’utente finale orientarsi relativamente al prodotto o alla gamma di prodotti che maggiormente rispecchiano le proprie necessità?

Un ottimo metodo potrebbe essere quello di semplificare, riducendo le varie soluzioni proposte in due macro-aree principali, dove prendere in considerazione le soluzioni in grado di esercitare uno stimolo o meglio un supporto metabolico piuttosto che le soluzioni in grado di intervenire a livello nutricinetico frenando la velocità di assorbimento dei nutrienti assunti.

Partendo dall’analisi delle soluzioni nutricinetiche è possibile identificare una serie di strumenti dalle caratteristiche interessanti, che hanno in comune la capacità di formare, a contatto con l’acqua, una matrice viscosa comunemente definita gel.

Quali sono i benefici derivanti dall’assunzione di fibre viscose?
La viscosità della fibra permette da un lato un’efficiente miscelazione con il materiale in digestione e dall’altro una sorta di modulazione, se non vera e propria riduzione, nella velocità di digestione enzimatica dei nutrienti in esso contenuti.

Quali sono alcune tra le principali risorse nutraceutiche?
Molto interessanti si mostrano la gomma di acacia, che unisce da un lato la capacità di formare gel viscosi, dall’altro quella di essere fermentata, agendo così come sostegno energetico nutrizionale per i bifidobatteri, specie fondamentali per un equilibrato benessere intestinale.

Con questa finalità diviene ulteriormente interessante l’abbinamento ai frutto oligo saccaridi (FOS), altra sostanza prebiotica fondamentale per il sostegno di questi batteri positivi, utile inoltre nel ridurre l’assorbimento dei grassi.

Un’ ulteriore sapiente miscela di fibre viscose, che possa includere per esempio il guar, gli arabinogalattani e il glucomannano può ulteriormente contribuire nella modulazione della velocità e nell’entità dell’assorbimento dei nutrienti, favorendo dinamiche più equilibrate e funzionali al dimagrimento, eliminando i potenziali effetti collaterali derivanti dall’assunzione di una singola fibra in quantità importanti.

Effetto sazietà per un controllo alimentare
L’effetto saziante inoltre dimostrato si rende molto adatto nel supportare tutti quei soggetti che trovano difficoltà nel seguire un piano alimentare controllato.

Supporto e stimolo del metabolismo
Quando invece si parla di supporto e stimolo metabolico la situazione si complica leggermente, in quanto vengono messe insieme molecole dagli effetti anche marcatamente diversi, che contribuiscono sinergicamente all’ottenimento del risultato.

Quali elementi aiutano a trasformare i grassi in energia?
Molto interessante a tal proposito è il contributo fornito dal peperoncino grazie al suo contenuto in capsaicina, sostanza molto interessante nello stimolo dell’attività del sistema nervoso, favorendo in particolare il consumo lipidico come fonte di energia.

Il suo utilizzo si rivela particolarmente interessante contestualmente a quello della caffeina, noto stimolante metabolico in grado di agire efficacemente sulla risposta nervosa e cardiovascolare, completando sinergicamente l’effetto del peperoncino. Non essendoci in questo caso un effetto saziante di natura meccanica, come nel caso delle fibre viscose, si rivela molto utile l’utilizzo di arancio amaro, proprio in virtù della sua capacità di modulazione nei confronti dell’appetito.

Il maitake, fungo dalle notevoli proprietà tonico-adattogene, modula il performance status dell’utilizzatore, derivante da un equilibrato stimolo delle diverse componenti metaboliche. Si mostra quindi particolarmente indicato oltre che per coloro che stanno seguendo un programma di dimagrimento soprattutto per quei soggetti con alterazioni dei principali parametri metabolici, come per esempio quelli implicati nella sindrome metabolica.

Ultimo ma non meno importante deve essere considerato il benessere intestinale, che spesso viene meno quando si inizia un piano di alimentazione controllata, queste problematiche non sussistono generalmente per i prodotti a base di fibre solubili in quanto il gel viscoso di per se costituisce un ottimo supporto meccanico alla defecazione e assumendole con buoni livelli di acqua le fibre solubili tendono ad aumentare la massa e l’idratazione fecale.

Utilizzando invece un approccio di stimolo metabolico, l’utilizzo di una micro-dose di lassativi antrachinonici come la senna e/o il rabarbaro possono favorire il mantenimento dell’equilibrio intestinale.

Le soluzioni quindi possono essere funzionalmente raggruppate, in base alle esigenze che accomunano diverse categorie di soggetti, garantendo ad ognuno un approccio efficace, sicuro e adatto alla propria situazione.

da www.nutrifarma.it