Farmacia Introini – Legnano
17 Apr 2018

AMINOACIDI RAMIFICATI

Gli aminoacidi ramificati, anche chiamati BCAA (dall’inglese “branched-chain amino acid”), sono costituiti da leucina, isoleucina e valina e compongono il 35% degli aminoacidi presenti nel muscolo.

Gli integratori di BCAA sono molti usati tra gli sportivi e sul mercato ne esistono di diversi tipi. Anche per questo diventa fondamentale fare la scelta corretta.

Esistono i BCAA con rapporto 2:1:1, quelli con rapporto 3:1:1 ed infine quelli con rapporto 4:1:1 e 8:1:1.

Quali sono le differenze? Quali dobbiamo scegliere?

Essenziale è la qualità dell’aminoacido: noi in farmacia trattiamo solo Kyowa certificati che garantiscono il massimo sul mercato sia a livello qualitativo che di prestazione.

Quando parliamo di BCAA con rapporto 2:1:1, 3:1:1, 4:1:1 e 8:1:1 stiamo ad indicare il rapporto di leucina rispetto agli altri due amminoacidi ramificati.

La leucina è l’aminoacido presente in maggiore quantità.

Con un integratore BCAA 2:1:1 avremo due parti di leucina, una parte di valina ed una di isoleucina;

Con BCAA 3:1:1 avremo tre parti di leucina, una parte di valina ed una di isoleucina;

Con BCAA 4:1:1 avremo quattro parti di leucina, una parte di valina ed una di isoleucina;

Con BCAA 8:1:1 avremo otto parti di leucina, una parte di valina ed una di isoleucina.

Oltre questo quantitativo non serve aumentare la leucina in quanto il trasportatore si satura e quindi non riesce a lavorare di più.

Appare quindi importante che è la quantità di leucina a fare la differenza. Questo perchè la leucina è l’amminoacido che interviene nella sintesi proteica e quindi nel recupero.

La leucina è importante per la costruzione ed il mantenimento del tessuto muscolare. Promuove la sintesi proteica nei muscoli e nel fegato, rallenta la decomposizione delle proteine muscolari e promuove i processi di rigenerazione.

Valina e Isoleucina svolgono una funziona energetica da cui una maggior sintesi proteica e in un minor catabolismo muscolare, oltre ad un maggior recupero.

L’aminoacido deve essere utilizzato in tutti gli sport, dalla palestra al ciclismo, dalla corsa al nuoto. Per una consulenza personalizzata e la scelta piu adeguata alle personali esigenze , vi aspettiamo in farmacia!

12 Apr 2018

ANTIPARASSITARI PER I NOSTRI AMICI A QUATTRO ZAMPE

Amici a quattro zampe.
Soprattutto in questo periodo dell’anno è fondamentale – per evitare grossi problemi ai nostri amici a quattro zampe – dotarsi di una protezione contro i parassiti esterni: mosche, zecche, pulci, pidocchi masticatori.

Esistono diversi principi attivi che, singolarmente o in combinazione tra loro, riescono ad essere efficaci nella maggior parte dei casi.

Lo scopo è quello di respingere, abbattere e evitare la riproduzione dei parassiti (pulci e zecche).

Il metodo utilizzato varia in base alla specie di cane o gatto da trattare, alle abitudini di vita dell’animale e anche dalla sua tolleranza ai principi attivi.
E’ da tener presente poi che alcuni principi attivi sono tossici per i gatti anche a bassi dosaggi e quindi le formulazioni per cani e gatti devono essere rigorosamente rispettate.

Gli antiparassitari presenti in commercio possono essere somministrati in diversi modi:

  • Compresse per via orale: semplici da somministrare, una ogni tre mesi. Hanno la capacita’ abbattente contro pulci e zecche adulte che, attaccandosi alla pelle dell’animale, muoiono per esposizione al principio attivo.
  • Spot on: hanno ampio spettro di azione repellente. La soluzione va applicata una volta al mese tra le scapole dell’animale (non è necessario distribuire il prodotto lungo tutta la schiena dell’animale). Previene la moltiplicazione delle pulci inibendo lo sviluppo delle uova. Dalla sede di applicazione il principio attivo si diffonde su tutto il corpo concentrandosi nelle ghiandole sebacce e conferendo effetto prolungato.
    Da marzo di quest’anno sono disponibili in farmacia i prodotti equivalenti che permettono un risparmio del 30%.
  • Collari chimici:  proteggono da pulci, pidocchi, zecche, per otto mesi e resistono all’acqua. In particolare il collare Seresto protegge da pulci e zecche ma non da zanzare e flebotomi per cui è necessaria una integrazione con spot on o spray. L’assorbimento da parte dell’animale avviene per diffusione dal collo al resto del corpo. L’acqua non riduce l’attività contro zecche ma riduce l’efficacia contro le pulci a partire dal quinto mese.
    Il collare Scalibor protegge il cane da pulci zecche e pappataci, il principio attivo (tossico per i gatti) si distribuisce sullo strato lipidico della pelle del cane coprendo tutto il corpo. E’ essenziale il contatto del collare con la cute del cane per garantire l’azione.
  • Collari e prodotti all’olio di neem: prodotto naturale, le sostanze attive si distribuiscono in modo uniforme su tutto il corpo dell’animale accumulandosi nelle ghiandole sebacee. Le fisiologiche secrezioni sebacee favoriscono la continua diffusione del composto. Sono resistenti all’acqua. Ideali per cani che non tollerano prodotti chimici, si possono usare tranquillamente su cuccioli, animali anziani , malati o in convalescenza. I limiti sono lo scarso effetto parassiticida, in quanto gli oli essenziali hanno sostanzialmente effetto repellente, e la durata d’azione.
  • Spray:  soni un’integrazione alla prevenzione per cani già protetti con altri prodotti e come integrazione in situazioni ad alto rischio di contatto con insetti, tipo boschi.

Spesso è necessario associare piu’ prodotti per avere una protezione completa. Indispensabile l’attenzione costante da parte di noi padroni 🙂
Per qualsiasi dubbio noi siamo sempre disponibili ad aiutarvi!

27 Mar 2018

PROBIOTICI ANCHE PER I NOSTRI ANIMALI!

Probiotici: buoni solo per l’uomo o anche per gli animali domestici?

I probiotici sono tra i microrganismi che maggiormente aiutano il benessere dell’organismo. Sono fermenti lattici in grado di esercitare funzioni benefiche quando vengono ingeriti. A livello intestinale riescono a ristabilire la salute della flora batterica. Ma non servono solo a questo, sono un vero toccasana per la salute! Ottimi per le persone e la domanda che molti padroni di pongono è: fanno bene anche al mio animale domestico?
La risposta è molto semplice… sì!

Probiotici per gli animali di casa? Sì, grazie!

I probiotici, i così detti fermenti lattici, hanno la capacità di ristabilire la flora batterica intestinale del nostro organismo. Sono il segreto per ritrovare la salute perduta e non solo quella dei padroni 😊

Una volta che il nostro amico a quattro zampe ingerisce adeguate quantità di probiotici, la suo flora intestinale ne gioisce. Da quel momento in poi batteri promotori di salute prevalgono sugli altri e i benefici si presentano fin da subito.

Ma come fanno?

Sono diversi e ricchi i fondamentali principi di azione dei probiotici che permettono una migliore salute intestinale (e non solo). Ad esempio, i probiotici contribuiscono alla costituzione e alla modifica della microflora intestinale. I microrganismi potenzialmente patogeni diminuiscono, quelli benevoli aumentano. E il nostro animale comincia già a stare meglio.
I benefici dei fermenti lattici non si fermano però solo all’intestino!
Dal momento in cui vengono ingeriti anche la risposta immunitaria aumenta.
A seconda dei vari ceppi di probiotici, il sistema immunitario viene potenziato, riuscendo così a respingere eventuali attacchi esterni.
Una vera forza della natura!

I fermenti lattici e gli effetti sulla barriera epiteliale

La barriera epiteliale dell’intestino, uno dei tessuti principali del corpo animale, viene direttamente interessata dall’assunzione di probiotici. Quando i fermenti lattici vengono ingeriti, interagiscono direttamente sulla barriera epiteliale, conservando l’integrità dell’epitelio.
Ma non si fermano qui! I probiotici hanno la capacità di riparare i danni, assicurando un sistema di difesa nei confronti di fattori potenzialmente patogeni presenti nell’intestino.

I probiotici non sono dei semplici microrganismi ma una reale sicurezza per la salute di ogni animale domestico.

22 Mar 2018

CHI TROVA UN ANIMALE TROVA UN TESORO!

Chi trova un animale trova un tesoro!

Negli anni gli animali domestici sono entrati a far parte a tutti gli effetti del nucleo familiare. Sono dei veri componenti della famiglia, individui capaci di donare e ricevere amore e gioia.
Ma non è sempre stato così.
Il rapporto uomo – animale è cambiato, mutato profondamente nelle dinamiche e nei rapporti. Molte le motivazioni che possono essere raccolte tutte sotto un aspetto profondo, quello sociologico.

 

Il rapporto è cambiato

 La nostra società ha subito profondi cambiamenti. Gli anziani sono aumentati rispetto a qualche anno fa, così come i single. In questo momento gli animali domestici rivestono un ruolo importante, fondamentale per la salute di molti individui. Apportano un valore affettivo unico, capace di cambiare le esistenze e mutare la salute mentale e talvolta fisica. Oggi, il rapporto con l’animale domestico è diventando più consapevole. I padroni sono maggiormente attenti alle loro esigenze e bisogni. L’amico a quattro zampe non è più un semplice animale ma ha acquistato un valore specifico, rispettoso.
Le sue esigenze sono messe in primo piano, i suoi bisogni vengono considerati maggiormente.
E ciò cosa ha portato? A un allungamento della vita dell’animale!

 

Più attenzioni, una vita migliore!

 Un cambiamento profondo quello che ha vissuto il rapporto padrone-animale. Molti gli elementi che sono cambiati, migliorati sotto innumerevoli aspetti. Tutto questo ha portato a un’attenzione maggiore verso l’animale domestico soprattutto nell’alimentazione e nella salute. Il risultato? Lo standard della vita degli amici a quattro zampe è migliorato. La loro età media si è alzata e sono profondamente più sani.
Dalle crocchette alla cuccia passando per la passeggiata. Ogni elemento della giornata dell’animale domestico viene curato nei minimi dettagli per dare vita a vere esperienze a misura di cane.
Non solo, anche i bisogni del gatto vengono assecondati con tira graffi, palline e giochi adatti alle varie fasi della vita.
Gli anni passano e il benessere degli animali domestici migliora. Un’attenzione che aumenta sia il loro che il nostro benessere. A gioirne infatti sono anche i padroni che da queste particolari attenzioni fanno nascere rapporti capaci di migliorare la loro vita a livello soprattutto psicologico.
Sì, gli animali sono davvero i migliori amici dell’uomo!

 

… noi non potevamo non considerarlo. In farmacia abbiamo una linea completa di prodotti veterinari!

20 Mar 2018

PRIMAVERA E BENESSERE

Primavera e ben d’essere!

Sul mio balcone è fiorita la prima camelia, è sbocciata a sorpresa dopo il freddo pungente delle scorse settimane.

Bellissima, rosa, delicata tra le foglie verdi che sembrano proteggerla: un incantesimo della natura.

La primavera è un vero spettacolo, nel giro di qualche giorno mi accorgo che i rami secchi mettono le gemme e poi fiori e foglie verdi.

Il cielo si colora d azzurro, gli uccelli cantano, ritornano i colori della serenità dopo il cielo cupo e il freddo dell’inverno.

Ci sentiamo meglio con questi tiepidi raggi di sole, guardiamoci attorno con attenzione e scopriremo il mistero della primavera.

Il risveglio della natura potrà aiutarci a recuperare quel ben d’essere che significa bene per il corpo, la mente e le relazioni sociali e attiva il sistema immunitario.

Un aiuto per mantenere il nostro ben d’essere?

Integratori, prodotti naturali, prodotti di bellezza e … uno sguardo alle meraviglie della natura.

 

La dottoressa Enrica e tutti noi vi aspettiamo in farmacia: la salute si festeggia soprattutto il primo giorno di primavera 🙂

16 Mar 2018

COSA SUCCEDE AL CORPO SE STIAMO SEDUTI 8 ORE AL GIORNO?

Quante ore passiamo seduti? Moltissime.
Non solo in ufficio ma anche le serate passate davanti a televisori e pc, oppure se giochiamo con un videogioco, ci ritroviamo a restar seduti giornate intere. A risentirne è soprattutto la nostra schiena, ma non solo.
Restare seduti per ore è pericoloso? La risposta non è così semplice!

I danni fisici

Stare tante ore seduti non è sempre salutare. Molti sono i danni e le complicazioni che si presentano, sia a livello fisico che mentale e a risentirne maggiormente è la schiena. Solitamente, la schiena ha una forma a S ma da seduti assumiamo una forma a C. Molti tendono ad assumere una posizione innaturale e la tensione si concentra sul bacino e sulla colonna vertebrale, aumentando la pressione sui dischi intervertebrali. Non solo, lo sforzo costante provoca la chiusura delle vertebre cervicali che possono portare a una diminuzione del flusso di sangue al cervello. Anche per questo uno dei rischi maggiori per chi passa tante ore seduto è legato alle malattie cardiovascolari. Sedentarietà e mancato esercizio fisico portano a un indebolimento dei muscoli. Dalle gambe alla schiena, tutto il corpo ne risente delle ore passati seduti. Anche le vene varicose non si faranno attendere! Purtroppo, molte malattie sono dietro l’angolo, pronte a colpire chi non corre ai ripari. Aterosclerosi, obesità, diabete. Casi gravi sì, ma che possono essere evitati attraverso l’introduzione di sane e buone abitudini quotidiane.

 

Stare seduti tante ore incide solo sul nostro corpo?

La risposta è NO. Non è solo il fisico a risentire delle lunghe giornate passate seduti. La nostra mente, ad esempio, può essere influenzata da uno stile di vita sedentario. L’assenza di attività fisica porta a uno sviluppo negativo che può anche sfociare in depressione e ansia. La causa? Le endorfine. Per questo introdurre qualche minuto di esercizio fisico quotidiano aiuta il nostro corpo a ritrovare la vitalità, dopo tante ore in poltrona. Nel contempo, la mente si rilassa e ritrova autostima e fiducia. La serotonina contribuisce a frenare alcuni squilibri come problemi di memoria e mancanza d’appetito.
Purtroppo anche il sonno viene intaccato dall’eccessivo riposo del corpo. Dopo molte ore passate seduti, a fine giornata il corpo ritiene di essersi riposato abbastanza.

Lunghe passeggiate, preferire le scale all’ascensore o più semplicemente riattivare il proprio meccanismo con una corsa aiuterà a ristabilire l’equilibrio fisico e ritrovare la propria salute mentale.
Prendersi cura di noi stessi passa anche da questi piccoli gesti quotidiani 😊

 

 

 

09 Mar 2018

MALATTIA DELLA PELLE? PIU’ DIFFUSE IN CITTA!

La nostra salute dipende da molti fattori e tra questi anche il luogo in cui viviamo. La comunità microbica che risiete sulla nostra pelle viene influenzata dall’ambiente che ci circonda.
E ciò cosa comporta? Ad una maggiore esposizione a malattie cutanee, soprattutto per chi abita nelle gradi città.

 

C’è vita sulla nostra pelle?

Sì, moltissima. Acari, funghi, virus e batteri si aggirano sul nostro corpo creano vaste comunità microbiche. Ma niente panico: sono buone! Infatti, alcuni studi affermano come queste comunità non siano altro che la prima linea di difesa contro le sostanze nocive. Non solo, ci aiutano ad eliminare le cellule morte. Un equilibrio perfetto, compromesso da fattori esterni come l’ambiente in cui viviamo. Negli ultimi anni, le malattie cutanee sono aumentane nelle grandi città e per questo Hye-Jin Kim, ricercatrice dell’Università Chung-Ang ad Anseong e colleghi, hanno effettuato uno studio sul microbioma cutaneo di 231 giovani donne in salute, residenti in cinque città della Cina. Tre i diversi metodi analitici utilizzati che hanno portato a risultati sorprendenti: il microbioma di chi abitava a Canton e Pechino era più debole e povero di chi abitava in città di dimensioni minori. Una scarsa biodiversità quella delle abitanti di Canton e Pechino, caratterizzata da nicchie microbiche. Ciò spiegherebbe la maggiore incidenza di malattie della pelle negli ambienti più urbanizzati. Non solo, i microbiomi di Canton e Pechino sono simili tra loro anche se le due città sono lontane duemila chilometri. Il perché è molto semplice: fattori climatici e socioeconomici simili.

 

La salute passa dalla pelle

Una separazione netta quella tra il microbioma delle grandi città e quello degli ambienti più rurali. Ma i motivi di questa differenza devono ancora esser capiti. L’importanza del microbioma era già noto ma grazie alle innovazioni tecnologiche e alle tecniche genomiche si è iniziato a capirne di più. Il nostro copro è un ecosistema e dalla nascita in poi il sistema immunitario matura anche grazie ai batteri presenti. Per questo gli studiosi hanno deciso di interessarsi maggiormente all’alterazione della naturale fisiologia. Le cause di questa alterazione sono molteplici come gli antibiotici, l’inquinamento e talvolta l’igiene. L’eccessiva igiene, infatti, altera il nostro equilibrio.
Per questo ogni prodotto va selezionato con cura soprattutto quelli dedicati alla nostra igiene quotidiana. Il consiglio emerso dallo studio resta quello di evitare i prodotti aggressivi, capaci di danneggiare e rovinare la naturale salute della nostra pelle.

27 Feb 2018

MANTENERSI GIOVANI ALLENANDO LA MENTE!

Mantenersi giovani? Basta allenare la mente!

Il cervello è un muscolo e come tale va tenuto in allenamento per migliorare le sue funzionalità.
Come? Con semplici esercizi quotidiani. Mantenere la mente giovane sarà un gioco da ragazzi!

Perché fare gli esercizi per la mente?

Per quanto sembri scontata, questa è una domanda che molti si pongono. Il perché è semplice! Grazie a questi esercizi, si coltiva una mente elastica capace di sviluppare connessioni e abilità. Ciò permette di restare sempre attivi e svegli, salvaguardando il lato giovane.
Come ogni allenamento che si rispetti, all’inizio ci sarà qualche difficoltà da superare. Con il tempo, però, l’allenamento sarà piacevole e la fatica nell’eseguire gli esercizi andrà scemando.

 

Ecco quali esercizi fare per allenare la mente!

La bellezza degli esercizi della mente? Si possono fare in qualsiasi momento. Grazie a loro, si svilupperà la capacità di avere punti di vista differenti, imparando a conoscere sfaccettature emotive sempre diverse e nuove. Un utile esercizio, ad esempio, è giocare a Memory. Cercare le carte uguali, accoppiarle, ricordando dov’erano posizionate sarà un allenamento perfetto per la mente, capace di rallentare e talvolta prevenire l’invecchiamento celebrale. Tra gli esercizi prescritti per questo allenamento, scrivere con la mano opposta alla mano utilizzata solitamente resta una dei più complicati ma altamente soddisfacenti. Dalla goffaggine si passerà a una scrittura quasi decente, soprattutto se si comincia ad utilizzare la mano opposta per piccoli gesti quotidiani.
Anche parole, colori e numeri aiuteranno l’allenamento. Basterà scrivere su dei cartoncini colorati il nome di un colore, utilizzando un colore diverso da quello del cartoncino. Poi, leggendoli veloci, si metterà alla prova la nostra attenzione. I numeri invece hanno la capacità di renderci più reattivi verso ciò che ci succede. Grazie alla lettura ripetuta di alcune serie di numeri si potranno contrastare lo stress, l’insonnia e la stanchezza. Basterà un conto alla rovescia, saltando 5 numeri oppure eseguendo alcune operazioni, e l’allenamento sarà fatto! Anche imparare l’alfabeto al contrario si presta ad essere un ottimo esercizio.

 

Le azioni di tutti i giorni si trasformano in esercizi utili

Quante volte guardiamo ma non osserviamo? Tante. Eppure, osservare è un toccasana per mantenere la mente giovane ed elastica. Per allenare questa particolare propensione basterà prendere una foto, un’immagine con molti dettagli. Osservarla, metterla da parte e trascrivere l’elenco degli oggi presenti. Così, per più e più foto. A fine esercizio il numero degli oggetti elencati sarà sempre maggiore.
Non solo, fare brainstorming su attività giornaliere e sui mestieri di casa oppure cambiare le proprie abitudini, come modificare i percorsi e provare nuove ricette, aiuterà non solo ad allenare la mente ma la renderà elastica e propensa a nuovi progetti e occasioni!

17 Gen 2018

COME MAI SI INGRASSA D’INVERNO? LA RISPOSTA ARRIVA DALLA SCIENZA!

Quanti si sono accorti di aver accumulato qualche chilo in più con l’arrivo della stagione invernale? Molti hanno subito dato la colpa a cenoni e feste, ma potrebbero non essere le uniche cause.

Al quesito che da sempre ci attanaglia è stata la scienza a darci una risposta. I grassi corporei, in risposta all’esposizione solare, sembrano restringersi. Qui risiede il segreto per cui, d’estate e nei periodi più caldi dimagriamo con maggiore facilità.

 

L’elemento mancante: il sole

Dopo anni passati a fare diete ipocaloriche e scarne, oggi sappiamo che il grande colpevole dei nostri chili di troppo è lui, il sole. L’elemento mancante di questi mesi invernali che, oltre a rendere l’ambiente intorno a noi gelido, favorendo la proliferazione dell’influenza, ci porta anche ad accumulare grasso in eccesso.
Uno studio ha infatti confermato quanto l’esposizione alla luce solare, soprattutto alla sua componente blu dello spettro, riesca a restringere le gocce di grasso nelle cellule lipidiche, liberandole all’esterno. Ciò porta a un leggero dimagrimento. Lo studio, svoltosi all’Università di Alberta, in Canada, è nato da un pensiero inverso viste le difficili condizioni metereologiche in cui i Canadesi vivono. Una scoperta nata per caso ma che ha saputo rispondere ai disagi che ognuno di noi va incontro in questi mesi più freddi.

 

Come l’hanno scoperto?
Un vero colpo di fortuna. Così è stata definita la scoperta avvenuta mentre gli scienziati stavano ricreando cellule di grasso ingegnerizzate per produrre insulina in risposta alla luce solare. Durante lo studio si sono resi conto che le cellule rispondevano in maniera precisa allo stimolo solare, assottigliandosi. Non sanno però di quanto tempo abbiano bisogno le cellule per assottigliarsi né quanta luce occorra. Tra le ipotesi spicca quello dell’orologio biologico periferico capace di attivarsi agli stimoli luminosi.

Questa scoperta spiegherebbe il peso che cambia a seconda del periodo dell’anno. Ovviamente, non è un metodo di dimagrimento ma una risposta del nostro corpo alla luce del sole.

Una dieta sana e l’esercizio fisico restano il metodo migliore per essere sempre in forma.

 

02 Gen 2018

BUONI PROPOSITI DI INIZIO ANNO

2 Gennaio: festa dell’ultimo dell’anno alle spalle e voglia di tornare alla normalità.

Ma una normalità rivista e possibilmente migliorata.

Chi di noi infatti non rispetta il rito dei famosi e ambiziosi buoni propositi?

Spesso sono gli stessi di settembre che con gennaio assumono una connotazione temporale diversa, con carattere di urgenza.

Con la fine dell’anno un pò tutti quindi compiliamo la To do list: dieta, amore, attenzione maggiore, sport, cambio lavoro, hobby nuovi.

Moltissimi stilano un elenco di cose che vorrebbero fare o realizzare nell’anno nuovo, ma meno del 10% riesce a portale a termine.
Non a caso i coach consigliano di concentrarsi su un solo obiettivo alla volta. In questo modo non si disperdono energie, si guadagna del tempo e l’autostima ne beneficia.

Come e cosa fare per rispettare la propria lista dei buoni propositi?

  1. Stabiliamo le priorità

Innanzitutto non giochiamo di abbondanza ma di priorità. Perché se è vero che stilare un elenco di obiettivi non costa niente ma dà un’immediata gratificazione, è altrettanto vero che il venir meno può determinare sentimenti non positivi legati da quell’idea di benessere che è l’obiettivo di ogni azione pensata.

  1. Diamoci un timing

Gli obiettivi per essere tali devono avere una data (di partenza, di scadenza e realizzazione), altrimenti rimangono desideri o sogni.

  1. Cambiamo abitudini

Riprogrammiamo le nostre abitudini se il vecchio ci crea problemi o se vogliamo nuove sensazioni di benessere.

 

 

 

“La nostra salute comincia e finisce con la salute del nostro cervello”.

Buon anno!