Farmacia Introini – Legnano
22 Dic 2017

BUON NATALE!

Natale è il giorno in cui ci si vizia con gli abbracci, i baci e la riconoscenza e non con il cibo abbondante e i regali spropositati.

Natale è il giorno dell’Amore e non degli interessi.

Natale è il giorno del sentimento e non dell’ostentazione.

Natale siamo noi, fiduciosi e positivi gli uni verso gli altri.

 

 

Che sia per tutti voi un Natale sereno, in salute e con una rinnovata speranza e motivazione!

Noi facciamo sempre il tifo per Voi 🙂

 

Tanti auguri da tutto il Team della Farmacia Introini!

14 Dic 2017

CHE NATALE SAREBBE SENZA REGALI?

Che Natale sarebbe senza regali?

Oltre ogni valore, oltre ogni buon proposito di risparmio e consapevolezza, non esiste Natale senza regali. Senza quella corsa – più o meno discutibile – di ricerca al dono più bello e necessario.

Ma oltre questo e oltre ogni lecita frenesia sarebbe opportuno avviare e vivere un Natale sostenibile.

Attenzione: è meno complicato di quello che può sembrare.

Basterà usare testa e cuore, fare scelte e acquisti consapevoli, senza essere schiacciati dalla morsa del tempo e dal temuto stress.
Il tutto – magari – con l’ausilio non di macchine ma mezzi fisici (piedi) o con i mezzi pubblici.

Ma andiamo piu nello specifico.

Parliamo dell’Albero. Negli ultimi anni oltre 3,5 milioni di abeti veri sono stati acquistati per essere addobbati. Il suggerimento è di addobbare le piante che abbiamo già in casa oppure di acquistare qualche sempreverde come il ginepro, il corbezzolo, l’arancio o il limone. Se proprio vogliamo un abete scegliamone uno coltivato da un produttore locale. Da decorare utilizzando materiali di recupero (legno, vetro, stampelle, etc.).

Luci. Le lampade a led illuminano bene, durano fino a 30 volte di più e consumano fino all’80% in meno di quelle a incandescenza. Sono dunque ideali dunque per un Natale sostenibile.
Sono anche più sicure poiché generano poco calore minimizzando il rischio di incendi dovuti al surriscaldamento delle decorazioni natalizie.

Food. Occhio alle specie ittiche che mettiamo in tavola! L’anguilla, ad esempio, è classificata come specie a rischio nella Lista Rossa (pericolo critico) internazionale. Evitiamo di comperare datteri di mare, la cui pesca è vietata, mentre il caviale deve essere certificato con il marchio che identifica la pesca sostenibile: MSC (Marine Stewardship Council). Evitiamo aragoste, astici e granchi, cucinati con metodi che causano grande sofferenza agli animali. Così come è bene non mettere in tavola il paté di fegato d’oca.

Natale è generosità, abbondanza ma non spreco. Riduciamo al massimo lo spreco alimentare e non solo (pensiamo ad esempio alla carta usate per confezionare regali e piccoli pensieri).

E infine regaliamo bellezza e pensieri utili. Regaliamo cio che pensiamo possa far bene!
In farmacia abbiamo tante idee e per questo, come ogni giorno, vi aspettiamo in via pontida 2, a Legnano 🙂

 

 

 

12 Dic 2017

DIPENDENZA DALLA TECNOLOGIA

Dipendenza dalla tecnologia.
Abbiamo detto che l’influenza è un malanno di stagione.
Ma ci sono “situazioni” che vanno oltre le stagioni e riguardano i contesti storici. Qualche anno fa non ci sarebbe stato motivo di parlarne. Oggi non è piu cosi.

Parliamo della dipendenza dalla tecnologia.

Ossessione e Patologia

Da una parte c’è la smania irrefrenabile che porta a controllare fino a 70 volte al giorno lo smartphone: a caccia di notifiche, email, messaggi e telefonate. Dall’altra ci sono le vittime e i carnefici del cyberbullismo.

I due fenomeni, la dipendenza e il cyberbullismo, non sono così separati. Il filo conduttore è dato dall’eccessivo ricorso alla tecnologia, alla base tanto del primo quanto del secondo comportamento.

«Impariamo a usare la rete, non a farci usare», ha dichiarato recentemente lo psicoterapeuta Giuseppe Lavenia, vicepresidente dell’Ordine degli Psicologi delle Marche e presidente dell’Associazione nazionale dipendenze tecnologiche e cyberbullismo.

Iniziamo a parlare di vere e proprie patologie

Si va dalla nomofobia alla cosiddetta «Fomo»: ovvero la paura di non avere con sé il cellulare, di non poter controllarlo, la paura di essere tagliati fuori da qualcosa. Ci sono anche le sindromi multidimensionali, vale a dire quelle che portano ai giochi di ruolo online con assiduità o a crearsi un’identità virtuale.

Le compulsioni legate al web tengono le persone incollate agli strumenti digitali e questo determina una serie di complicazioni su vari ambiti.
La vita sociale ne risente in modo compromettente.
La salute anche ne risente! Spesso viene alterato il ciclo sonno-veglia, spesso viene compromesso il benessere visivo e possono esserci cambiamenti anche a livello caratteriale.

E’ bene intervenire subito perché risulta assai rischioso il conseguente isolamento sociale: quando si arriva all’alienazione fino a rinchiudersi nella propria stanza rifiutando la scuola/lavoro e ogni contatto reale.

Difficile l’altra problematica connessa: il cyberbullismo.
Tra bullismo e cyberbullismo non c’è una grande differenza. Via reale o virtuale parliamo sempre di violenza, isolamento.
I casi di cronaca sono purtroppo numerosi e ancora poco si fa per una educazione di correzione.

Intervenire subito, alle prime avvisaglie, è fondamentale. Serve per limitare i danni e giungere alla fine di situazioni dannose e nocive.

05 Dic 2017

L’ALLENAMENTO VALE ANCHE PER L’INTELLIGENZA?

Parliamo spesso di allenamento e potenziamento. Ma è possibile impegnarsi anche per aumentare l’intelligenza?Attenzione: non è una domanda ironica 🙂
E la risposta vuole essere il piu possibile attendibile.

Aumentare l’intelligenza è sempre possibile.
Nonostante sia vero che nasciamo con un bagaglio genetico che ci rende inclini a essere più o meno intelligenti, è anche vero che il cervello è un organo dotato di grande plasticità. Questo significa che cambia, che si modifica in funzione delle esperienze.

Sono tantissime le definizioni e interpretazioni del concetto intelligenza. Per alcuni, si tratta della capacità di apprendimento. Per altri è l’abilità nell’applicare le conoscenze.

Forse la definizione più universale è nel concepire l’intelligenza come la capacità di trovare nuove soluzioni a vecchi problemi. L’intelligenza risiederebbe dunque nalla capacità di flessibilità, resilienza.

D’altra parte, diversi modelli sostengono che l’intelligenza, invece che unica, debba essere intesa come un insieme di intelligenze: intelligenza emotiva, intelligenza sociale, intelligenza logica, ecc..

Ma oltre le definizioni l’intelligenza non è mai solo applicabile all’ambito professionale. E, in un modo o nell’altro, essere più intelligenti ci aiuta anche a essere più felici, perché ci rende maggiormente capaci di uscire da situazioni difficili.
Vale dunque la pena di lavorare per aumentare l’intelligenza e a tale scopo abbiamo cercato di indicare 6 trucchi ingegnosi.

  1. La meditazione
    La meditazione aiuta ad aumentare l’intelligenza perchè ci rende più vigili e consapevoli.
    La meditazione ci rende migliori osservatori per quanto concerne ciò che accade fuori e dentro di noi. Non si tratta di una semplice considerazione, ma di una conclusione supportata da numerosi studi. In diversi esperimenti, monitorati mediante le risonanze magnetiche, è stato evidenziato che il cervello funziona meglio dopo una sessione di meditazione.
    Non dimentichiamo che non esiste nemico peggiore dello stress per il funzionamento cerebrale. In presenza di questo stato si secerne il cortisolo, un ormone che compromette la concentrazione e la memoria. La meditazione riduce dunque lo stress. Sia chiaro: non serve diventare dei monaci tibetani, è sufficiente prendere l’abitudine di praticare esercizi di respirazione e rilassamento.
  1. Vivere esperienze nuove
    Tutte le cose nuove rappresentano uno stimolo per la nostra l’intelligenza. La novità crea nuove connessioni nel cervello e questo succede perché si deve mettere in atto un processo del pensiero per assorbire nuove informazioni, comprenderle e incorporarle a ciò che sappiamo già.
    Uno sport nuovo, un viaggio, una visita in un posto che non conosciamo, la lettura di un nuovo libro o qualsiasi altra esperienza che non sia frequente è una grande fonte di alimentazione per la nostra intelligenza. Restare nella nostra zona di comfort rende la nostra mente sempre più pigra.
  1. Fare attività fisica e mentale con regolarità
    L’attività fisica ossigena il cervello e ne migliora il funzionamento. È anche un modo per ridurre lo stress e ripristinare l’igiene mentale. La mente e il corpo sono sempre connessi fra loro. Un corpo sano è la condizione essenziale per avere una mente sana, nelle condizioni di migliorare le proprie abilità.
  1. Accettare e creare nuove sfide
    Ok le abitudine, ma il “nuovo” non è affascinante solo per una questione concettuale. E’ stimolante e ci scatena nuove energie, sia fiche che mentali. Cerchiamo da soli il percorso da compiere per arrivare a un risultato. Questo ci renderà più creativi e intelligenti. Oltre ad aumentare la sicurezza in noi stessi.
  1. Rapportarsi a qualsiasi tipo di persona
    Proprio come è importante fare nuove esperienze, lo è entrare in contatto con diverse persone. Ogni relazione ci impone la sfida di vedere, captare e comprendere il punto di vista altrui e questo consente di aumentare l’intelligenza. È positivo avere amici di diversa età, provenienza, idee, ecc. Se ci relazioniamo solo alle persone che ci somigliano, limitiamo in modo significativo il nostro campo di esperienza e poniamo anche dei limiti alla nostra attività cerebrale.
  1. Riposare a sufficienza e in modo adeguato
    Il riposo è importante tanto quanto il lavoro. Gli sportivi a livello agonistico lo sanno bene, dato che lavorano raggiungendo livelli di stanchezza molto alti.
    Il cervello, a sua volta, ha bisogno di alcune per funzionare in maniera adeguata. In mancanza di riposo, il cervello sarà intorpidito, funzionerà in modo più lento e con un’abilità molto ridotta.
    Nel riposo sono inclusi tre aspetti: le pause attive durante il lavoro, il tempo dedicato al sonno e il tempo dedicato al divertimento. Tutte queste dimensioni hanno una grande importanza.
    Le pause attive sono un mezzo di protezione quotidiana per evitare l’intorpidimento cerebrale.
    Il sonno è fondamentale affinché il cervello possa processare l’informazione che ha assorbito.
    E il tempo dedicato al divertimento è assolutamente necessario per mantenere un buon funzionamento cerebrale a lungo termine.

 

 

 

24 Nov 2017

BLACK FRIDAY IN FARMACIA

Il Black Friday (“venerdì nero” in italiano) è negli Stati Uniti il giorno successivo al Giorno del ringraziamento e tradizionalmente dà inizio alla stagione dello shopping natalizio.

Si tratta di un giorno, per quanto non festivo, particolarmente importante sotto l’aspetto commerciale e che con il tempo è diventato abitudine e appuntamento fisso anche in Italia.

Tutti, o quasi, fanno il Black Friday. Anche noi 🙂 

Perche’ anche noi celebriamo il Black Friday?

Perché è una ulteriore occasione di scambio e convenienza.

Ogni giorno ricordiamo che sono le persone a rendere possibile tutto.

Ogni giorno rinnoviamo la consapevolezza per la quale siete voi che date la possibilità del confronto e della crescita.

Oggi è un giorno in cui commercialmente questo scambio viene favorito. Oggi abbiamo la scusa della convenienza che mette sempre di buon umore e che favorisce la possibilita dell’incontro.

Ci vediamo in farmacia e buon Black Friday a tutti!

 

10 Ott 2017

SETTE REGOLE PER NON AMMALARSI

L’autunno è arrivato e con il cambio di temperature, spesso, arrivano anche i malanni di stagione. Per questo, sulla base anche di uno studio americano, abbiamo pensato a sette semplici azioni da adottare per ridurre il rischio di raffreddori, tosse, mal di gola e influenza.

1) DORMIRE ALMENO 7 ORE PER NOTTE 

Dormire è fondamentale perche una carenza, specie se cronica, porta con sé il serio abbassamento delle difese immunitarie.

2) MANGIARE SANO 

Per non ammalarsi è fondamentale mangiare sano. Non saltare mai la colazione, fare tre pasti completi che comprendano sempre frutta e verdura, evitare bibite e cibi con troppo zucchero che rallentano la funzione immunitaria. E’ importante non arrivare affamati al pasto perché il corpo percepisce il digiuno come uno stress importante.

3) PRATICARE ATTIVITA’ FISICA 

È importante la pratica di attività fisica, basta anche una camminata tutti i giorni: l’esercizio riattiva la circolazione del sangue potenziando la funzione immunitaria.

4) LAVARSI LE MANI 

Fondamentale regola anti-contagio è il lavaggio delle mani: mai mangiare, mai toccarsi naso, occhi e bocca con le mani sporche.

5) CONTROLLARE LO STRESS 

Lo stess va tenuto a bada. Attraverso gli ormoni che mette in circolo, lo stress indebolisce le difese del corpo. Se la vita è troppo piena di impegni e frenetica, bisogna darsi un tempo per recuperare, onde evitare che lo stress vada fuori controllo.

6) RIDERE

Sesta regola, tenere alto lo spirito, ridere e frequentare persone piacevoli: la socialità infatti aumenta le difese immunitarie.

7) COPRIRSI ADEGUATAMENTE 

Infine è importante non prendere freddo. Un corpo ben riscaldato può prevenire il contagio di virus.

Superati i rischi dei malanni, l’autunno rimane una stagione magica da vivere.

Ci vediamo in farmacia per approfondire l’argomento 😉

21 Set 2017

ADERENZA TERAPEUTICA: DI COSA SI TRATTA?

Aderenza Terapeutica: espressione apparentemente complicata, concetto estremamente semplice.
Si tratta del  rispetto  delle  raccomandazioni  del  medico  riguardo  ai tempi,  alle  dosi,  alla  frequenza  e  alla  durata  dell’assunzione  di  un  qualunque farmaco.

L’aderenza  Terapeutica  riguarda  tutti  noi  giacchè a  chiunque  può  essere  prescritta l’assunzione  di  farmaci  (ad  esempio  per  malanni  passeggeri  come  quelli  stagionali) e  tutti dovremmo seguire  scrupolosamente le indicazioni del medico o del farmacista.

E’ questo il primo e fondamentale passaggio per la buona riuscita di qualunque terapia.

La regolare e prolungata assunzione di medicinali specifici è fondamentale nelle cure di lungo periodo  per le  malattie croniche: è  stato ad esempio dimostrato che, dopo  un  infarto  cardiaco,  rispettare  le  indicazioni  di  assunzione  riduce  del  75%  la probabilità  di  recidive,  mentre  non  assumere  con costanza  i  farmaci  anti-ipertensivi aumenta di circa il 30% il rischio di infarto o ictus*.

Ognuno di noi deve dunque avere un ruolo attivo nel seguire una cura, dalla più semplice a quella più articolata, comprendendo bene a cosa servono i farmaci  prescritti  e in che modo  dobbiamo  assumerli.  Un atteggiamento  che,  se  adottato  da  tutti,  può  avere  un impatto positivo sulla salute addirittura più di qualunque innovazione medica!

Nei  paesi  industrializzati  un  cittadino  su  tre  non  segue  le  indicazioni  del  medico, anche per una semplice sindrome influenzale. Nel caso della cura delle malattie croniche si arriva a un livello di aderenza appena un po’ più alto: il 50%.

Ma perchè non seguiamo le indicazioni del medico o del farmacista?

Spesso sottovalutiamo  la  nostra  condizione  di  salute  oppure  i  sintomi  di  una  malattia, senza pensare che i danni possano non essere evidenti, soprattutto all’inizio.

A volte restiamo  perplessi  quando  i  farmaci  da  assumere  sono  due  o  più,  temendo  (e sbagliando!) che possano essere nocivi.

Crediamo  che  possano  bastare  cure  blande  e  i  metodi  “artigianali”  o  “fai  da  te” della tradizione popolare (senza fondamento medico-scientifico).

Può succedere che ci sia una impossibilità economica o che non si riesca a creare  la  routine  (seppur  limitata  nel tempo) dell’assunzione.

Eppure bastano semplici accorgimenti per migliorare l’Aderenza Terapeutica:

– instaurare  un  rapporto  più  aperto  con  il  nostro  farmacista,  concedendo  fiducia  e, quando  necessario,  chiedendo  informazioni  sulla  patologia  e  sulla  terapia.

–  sottoporci  ai  controlli  indicati  (visite,  esami  ecc.)  per  verificare  l’efficacia delle terapie-cure (e convincercene!).

Tutto chiaro? 🙂

Buona aderenza dunque e ci vediamo in farmacia!

12 Set 2017

AMINOACIDI ESSENZIALI

In particolari situazioni, quali sport o regimi dietetici, è importante l’integrazione non solo di aminoacidi ramificati ma di tutto il pacchetto degli aminoacidi essenziali.

Gli aminoacidi essenziali sono nove e sono quelli che il nostro corpo non è in grado di sintetizzare attraverso altri alimenti. Devono essere, quindi, necessariamente introdotti con la dieta in maniera forzata.

Gli aminoacidi essenziali sono: leucina, valina, isoleucina (i tre ramificati), lisina, fenilalanina, treonina, istidina, metionina, triptofano.

Analizziamoli velocemente.

Gli aminoacidi ramificati rappresentano il 50% della struttura muscolare scheletrica, vengono consumati durante l’esercizio fisico (catabolismo) e devono essere ripristinati velocemente.

La lisina è un potente regolatore della produzione del GH (ormone della crescita).

La fenilalanina è un neuro-modulatore correlato alla dopamina (migliore gestione dell’energia), all’adrenalina e alla secrezione degli ormoni tiroidei.

La treonina è un regolatore del turnover proteico, essenziale per la rigenerazione dei tessuti (in particolare collagene ed elastina, essenziali per i tendini).

La metionina viene affiancata alla treonina per aumentare il suo effetto disintossicante epatico e di eliminazione dei metalli pesanti.

L’istidina è un modulatore dell’istamina ed è coinvolta nella formazione dell’emoglobina.

Il triptofano è un neuro-modulatore e stimolatore che, nello sportivo, deve essere usato in basse quantità in modo tale da non stimolare troppo la serotonina.

Gli aminoacidi essenziali devono essere utilizzati in tutti gli sport di alta prestazione che coinvolgono tutto il corpo, nel crossfit e nelle sedute di functional training durante le quali il fisico è sottoposto a molteplici stress durante le lunghe sedute.

Questi sono necessari anche per riequilibrare diete con poche proteine o con alimenti di basso valore biologico (proteine vegetali).

Sono inoltre interessanti per gli sportivi che non riescono a fare gli spuntini proteici per garantire al corpo un rifornimento plastico di prima qualità.

 

Per maggiori dettagli e chiarimenti aspettiamo i vostri commenti o ci vediamo in farmacia per una consulenza!

 

 

16 Ago 2017

AGOSTO: TEMPO DI VACANZA E BILANCI!

Piccola pausa ed eccoci nuovamente qui, online e anche in farmacia.

Abbiamo riposato, abbiamo ricaricato le pile e siamo pronti per ricominciare.

Perché Agosto è davvero un mese speciale. Non è semplicemente il mese delle ferie. E’ il mese dello stacco. Del fermo – anche forzato – che ci permette di riposare ma soprattutto di riflettere.

 

Ad agosto prepariamo il terreno per quello sarà. Pensiamo a cosa siamo in quel momento e a quello che vorremmo essere. Pensiamo al desiderio sempre presente ma spesso sopito di realizzazione e serenità. Dal lettino o dal fresco di una baita riponiamo aspettative verso il mese che sarà. Perche se Agosto è il mese del fermo, Settembre è il mese della ripresa. Il vero inizio anno.

 

Voi che pensieri avete fatto?

 

Che aspettative state elaborando?

 

La nostra è stata una primavera ricca. Il sito nuovo, il lancio del blog, la nostra nuova avventura comunicativa.  L’estate è stata magica tra solari, ferie e stelle cadenti. L’autunno lo immaginiamo frizzante. Abbiamo tante idee in mente. Alcune sono progetti, altre sono nel cassetto.

 

Ferragosto è proprio il capodanno estivo. Superata quella data, l’estate volge al termine e noi abbiamo gia l’adrenalina di quello che sarà.

10 Ago 2017

AGOSTO IN UFFICIO: COME SOPRAVVIVERE!

E’ vero: in questo periodo parlano tutti di ferie e vacanze. Ma non proprio tutti partono e alcuni rimangono in ufficio.

Agosto è un pò cosi! Porta con se la voglia di stacco. E’ il famoso ponte tra il divertimento insito in luglio e la grande ripresa di settembre, vero e proprio nastro di partenza per l’anno che verrà.

 

Eppure, non sono poche le persone che lavorando nel mese del riposo per eccellenza.

Lavoro, stress e caldo possono metterci però ko. Possono renderci stanchi e tendenzialmente rabbiosi. Tuttavia basterebbe guardare le cose dalla giusta prospettiva e seguire qualche consiglio utile.

Qui abbiamo individuato tre suggerimenti assolutamente da seguire!  

 

1.DOSIAMO LE ENERGIE

Può capitare di dover intensificare il ritmo di lavoro proprio in quei momenti dell’anno in cui ci si aspetterebbe di poter riprendere fiato. In questi casi può essere molto importante imparare a dosare le proprie energie e massimizzare le proprie capacità di recupero.

 

2. RITROVIAMO LA CONCENTRAZIONE

Cosa fare per ritrovare la concentrazione perduta? Bisogna cominciare a osservare il livello della nostra attenzione. Non si è mai davvero disattenti, la nostra attenzione è sempre rivolta in una certa direzione. In certi momenti della giornata è rivolta all’esterno, in altri tende a spostarsi verso l’interno. In questi momenti la realtà interna delle persone comincia a diventare più vivida. Ricordi, emozioni, immagini mentali vengono percepite con una maggiore chiarezza. Bisogna imparare a intercettare questi cicli e fare delle pause durante questi momenti di spostamento dell’attenzione. In questo modo si ottimizzano i ritmi di lavoro e migliora la gestione delle energie psicofisiche.

 

3.PRENDIAMOCI DELLE PAUSE

Lavorare ad agosto può avere i suoi lati positivi: il telefono non squilla di continuo, i capi sono in ferie, il carico di lavoro diminuisce, non c’è traffico e si trova facilmente parcheggio. Focalizzare l’attenzione su questi aspetti può aiutare! Riconoscere i momenti di mare calmo e imparare a goderseli può permettere di portare un po’ di rilassamento anche sul luogo di lavoro.

Un ritmo più disteso può essere l’opportunità piu giusta per dedicarsi a se, al libro abbandonato per mancanza di tempo, allo sport trascurato e a quello che più si ama.

 

 

E’ vero che la stanchezza dell’anno si accumula ma, come in tutte le situazioni e contesti quotidiani, l’approccio può davvero fare la differenza!