Farmacia Introini – Legnano
17 Mar 2021

Glutathione Setria nello sport

L’atleta può garantirsi un vantaggio competitivo con Setria associato alla L-citrullina.

Un aiuto per raggiungere quei risultati di potenza fisica che desiderate mantenendo anche dopo l’esercizio fisico una maggiore produzione di ossido d’azoto. Nuove ricerche condotte fra persone di sesso maschile impegnate in esercizi di resistenza suggeriscono che il glutatione Setria® possa supportare la produzione di NO quando sia abbinato alla L-citrullina.

Ottenete i risultati di potenza che state cercando grazie ad una produzione prolungata di ossido di azoto (NO). Nuove ricerche mostrano che il glutatione Setria® supporta la produzione di NO quando sia abbinato alla L-citrullina.** È anche noto che Setria® contribuisce a sostenere i livelli di NO, che possono ridurre l’affaticamento e abbreviare i tempi di recupero.* Se state cercando quella spinta in più, aggiungete il glutatione Setria® ai vostri esercizi.*

Una settimana di integrazione orale assunto quotidianamente con 200 mg di Setria e 2 grammi di L-citrullina innalza i livelli di NO fino a 30 minuti dopo l’esercizio fisico.

 

Glutatione Setria® ed L-citrullina possono aiutare:

  • Sostengono i livelli di NO*
  • Mantengono i livelli di NO per un effetto di lunga durata*
  • Contribuisce alla vasodilatazione, per alimentare i muscoli*

informazioni tratte da https://setriaglutathione.com/it

04 Mar 2021

MCT Keforma

I prodotti KEFORMA della Linea MCT comprendo integratori e alimenti con MCT – Acidi grassi a catena media studiati per ottenere la massima efficacia e rapida assimilazione.

L’energia può essere definita come la forza dinamica indispensabile per il movimento di ogni sistema semplice o complesso del nostro organismo.

I carboidrati, fino ad oggi, nelle diverse declinazioni hanno rappresentato per gli sportivi la fonte primaria, quasi esclusiva, di approvvigionamento o ricarica energetica.

In realtà, moderni studi, hanno dimostrato che gli sportivi possono avere a disposizione un’ulteriore fonte super energetica, sicura e performante, da utilizzare, in sinergia o in alternativa ai carboidrati, costituita dagli MCT – acidi grassi a media catena, più precisamente i trigliceridi a catena selezionata C6 – C8 – C10 – C12

Gli acidi grassi a catena media (MCT), garantiscono una massima efficacia, perché dopo l’ingestione si diffondono passivamente nel microcircolo dei villi intestinali, da cui vengono direttamente immessi nel circolo ematico, bypassando il sistema linfatico, garantendo, così, la piena biodisponibilità funzionale agli “organi bersaglio”, muscoli e cervello.

L’assorbimento degli MCT risulta quindi molto rapido, massimizzando la velocità ed efficienza nella produzione di energia, con una dinamica di assorbimento e distribuzione paragonabile a quella del glucosio, ma nettamente superiore dal punto di vista energetico.

Il progetto KEFORMA MCT Line è basato su una attenta analisi e studio delle numerose pubblicazioni scientifiche mondiali, in ambito clinico e sperimentale, che si è avvalsa della compartecipazione di ricercatori universitari, medici nutrizionisti ed atleti per effettuare test di verifica della efficacia delle formulazioni.

KEFORMA, con i prodotti MCT line, mette a disposizione dell’atleta una linea, estremamente tecnica, arricchita con MCT di qualità NeoBee® con l’obiettivo di fornire una innovativa soluzione energetica, particolarmente performante, adatta per funzionalità e per facilità di utilizzo per chiunque pratica attività sportiva a qualsiasi livello.

I vantaggi determinanti di questo tipo di integrazione?

  • Supporto energetico, per rapido assorbimento e quantità di Kcal per grammo
  • Diminuzione dei cataboliti es. lattato = minore senso di stanchezza e dolore
  • Risparmio di glicogeno ed effetto anti-catabolico
  • Effetto cognitivo di supporto alla concentrazione nella prestazione
  • Effetto sulla massa magra e riduzione della massa grassa, dieta chetogenica
  • Procream crema proteica spalmabile Keforma

Tra i prodotti specifici per le attività di endurance, segnaliamo MCT GEL confezione monodose pronta all’uso che fornisce energia immediata, e MCT ENERGY bustine da ricostituire in acqua, che rappresenta un eccezionale supporto energetico di sostegno e contrasto dell’acidosi (DOMS).

Tema importante dei grassi MCT è l’attività chetogenica diretta, che promuove anche l’insorgenza della sensazione di sazietà.

Grassi MCT: dimagrimento e dieta chetogenica

La dieta chetogenica è una filosofia alimentare che tende ad utilizzare i grassi come “carburante”; infatti l’alimentazione è a base di grassi, proteine, fibre e, in misura significativamente ridotta, carboidrati fino ad un massimo di 25 g al giorno.

Gli studi sulle alimentazioni chetogeniche sono ormai innumerevoli e l’alimentazione supportata dai prodotti a base di MCT abbinata a un buon bilanciamento di tutte le componenti nutrizionali è sicura, affidabile e efficace nei risultati.

I corpi chetonici, che si generano durante questo regime dietetico, hanno diverse peculiarità fra cui, rivestono particolare importanza, quella di svolgere un miglioramento della lipolisi stessa (combustione dei grassi), un controllo sull’appetito e un miglioramento del tono dell’umore.

I prodotti della HEALTHY FOOD MCT Line sono funzionali, ma anche buoni, tutti i prodotti sono a base di proteine deglutinate, arricchiti con MCT, Olio Extravergine di oliva, gluten free ed a basso contenuto di sale.

In questo contesto, KEFORMA ha sviluppato una intera linea di prodotti da forno dedicata agli MCT: grissini, schiacciatine, biscotti, plumcake e fette biscottate.

La linea copre tutte le esigenze nutrizionali giornaliere, iniziando dalla colazione del mattino con il MCT COFFEE un cremoso energetico, i biscotti (FROLLINI, NUVOLE BISCUITS) e l’ottimo mini cake, che possono essere accompagnati dalla ottima crema iperproteica PROCREAM.

KEFORMA con la linea MCT vuole offrire una nuova opportunità tecnica per affrontare regimi dietetici volti al dimagrimento, ma senza rinunciare al gusto e introducendo molecole che amplificano l’impatto metabolico.

La qualità degli integratori KEFORMA MCT LINE

KEFORMA ha selezionato e utilizzato MCT NeoBee (pure MCT oil C8-C10) migliore fonte di MCT, altamente purificati attraverso un processo di produzione brevettato e certificato che garantisce la purezza della materia prima rimuovendo acidi grassi residui e contaminanti, come i monocloropropandioli (MCPD) sostanze nocive per la salute umana.

Le materie prime sono ottenute mediante coltivazione ecosostenibile certificata RSPO.

25 Feb 2021

MCT

Gli MCT (Trigliceridi a catena Media) rappresentano un’interessante risorsa nutrizionale tutta da “riscoprire” in particolare per la grande versatilità energetico-metaboliche che la rendono di particolare interesse anche nell’ambito sportivo. Integratori alimentari che contengono questi elementi risultano essere un valido alleato per migliorare le performance atletiche, soprattutto nel ciclismo. Ma procediamo per gradi.

 

Prima di tutto che cosa sono gli MCT?

Gli MCT sono dei complessi formati da una molecola di glicerolo e tre di acidi grassi a catena media, cioè di lunghezza compresa tra 6 e 10 atomi di carbonio. Tra gli acidi grassi a catena media troviamo l’acido Caproico (C6:0), il Caprilico (C8:0) e il Caprico (C10:0). Questi acidi grassi non sono molto diffusi in natura, piccole quantità possono essere ottenute dal cocco, dal palmisto, dal burro e dai prodotti lattiero caseari di origine caprina. Proprio perchè non sono molto diffusi in natura, l’ideale è assumerli con integratori alimentari (soprattutto se sei un ciclista).

 

Cosa rende questi acidi grassi così diversi dagli altri?

La loro lunghezza contenuta permette dinamiche di assorbimento molto rapide rispetto ad atre tipologie di grassi.

Diffondono infatti passivamente a livello intestinale (senza necessità di particolari dinamiche di assorbimento) raggiungendo rapidamente il fegato, dove senza richiedere l’intervento di carnitina (che può essere impiegata per la metabolizzazione di acidi grassi a catena lunga) vengono impiegati per produrre energia; se disponibile una piccola quota di carboidrati in maniera diretta (ciclo di Krebs e fosforilazione ossidativa), mentre se non disponibili carboidrati contribuiscono alla chetogenesi rimanendo comunque spendibili per la produzione di energia.

Ovviamente il contributo di queste diverse modalità di produzione è inversamente proporzionale, al crescere dell’una tende a ridursi l’altra.

 

Quali potenziale di utilizzo mostrano gli MCT nel ciclismo e nell’Endurance?

Una valutazione eseguita in doppio cieco crossover su 8 atleti ha dimostrato come assumendo 6g di MCT al giorno nei 14 giorni precedente la valutazione (rispetto ad acidi grassi a lunga catena) si assista a un minor utilizzo dei carboidrati e a una minore produzione di acido lattico contribuendo in maniera significativa a sostenere la capacità di esercizio.

Tra gli studi eseguiti successivamente si dimostra particolarmente interessante quello eseguito su ciclisti tenuti a dieta iperlipidica nei 15 giorni precedenti a cui è sono stati somministrati 600 ml/h di una soluzione realizzata con il 10% d glucosio e il 3.4% di MCT, confermando anche in questo caso come si verifichi una maggiore capacità nell’utilizzo dei lipidi come fonte di energia (rispetto a soggetti che hanno mantenuto costanti le proprie abitudini alimentari).

 

Come è possibile pensare all’utilizzo di MCT nella quotidianità e in allenamento?

MCT line KEFORMA rappresenta una soluzione appositamente ideata per sfruttarne appieno le potenzialità: per esempio volendo riprodurre una somma delle soluzioni studiate si potrebbe pensare all’utilizzo di MCT Coffee (in grado di fornire ben 9 g di MCT/giorno) a colazione almeno nelle due settimane precedenti alla prestazione di interesse così da favorire i processi di adattamento che possano favorire l’efficienza nell’utilizzo dei lipidi.

Come soluzione pre e durante è possibile pensare all’impiego di MCT Energy, prodotto che abbina agli MCT una piccola quota di carboidrati funzionale al loro impiego metabolico, contestualmente ad un pool multivitaminico e nutraceutici quali Betaina e Tè verde in grado di ottimizzare ulteriormente i processi metabolici implicati.

Questa soluzione può essere utilizzata sia come assunzione unica prima dell’attività sia in borraccia da consumare durante il tragitto.

Modulabile in abbinamento/sostituzione in corso di attività troviamo MCT Gel, prodotto estremamente innovativo in grado di fornire ben 6 g di MCT per ogni confezione monouso in una formula esclusiva ad altissima digeribilità che unisce all’ottimizzazione metabolica già realizzata per MCT Energy anche nutraceutici in grado di velocizzare e ottimizzare i processi digestivi, le dinamiche circolatorie e di contrastare la nausea che può insorgere nel corso di attività fisica intensa.

Il suo impiego ideale è in corso di attività con una cadenza di 60-75 minuti circa.

Nel pianificare il proprio piano di supplementazione con prodotti a base di MCT è bene ricordare che i dosaggi complessivi di MCT generalmente ben tollerati sono compresi tra 30 e 40 g giorno (evitando di raggiungerle in mono somministrazione), non facilmente raggiungibili durante un allenamento convenzionale “di tutti i giorni” ma a cui è bene prestare attenzione durante le gare o le uscite più lunghe.

Considerate queste caratteristiche gli MCT si dimostrano sicuramente degli strumenti nutraceutici molto interessanti in grado di costituire una preziosa risorsa nell’ottimizzazione della performance, con la possibilità di impiegare una linea flessibile e modulare funzionalmente alle più diverse necessità.

 

Vieni in farmacia, sapremo darti consigli personalizzati per gestire gli MCT Keforma e MCT Racer nella sua attività sportiva.

 

articolo tratto da www.keforma.com

 

Bibliografia

1. Nosaka N, Suzuki Y, Nagatoishi A, Kasai M, Wu J, Taguchi M. Effect of ingestion of medium-chain triacylglycerols on moderate- and high-intensity exercise in recreational athletes. J Nutr Sci Vitaminol (Tokyo). 2009 Apr;55(2):120-5. doi: 10.3177/jnsv.55.120.

2. Goedecke JH, et al. Metabolic adaptations to a high-fat diet in endurance cyclists. Metabolism. 1999. PMID: 10599981 Clinical Trial.

3. Wang Y, Liu Z, Han Y, Xu J, Huang W, Li Z. Medium Chain Triglycerides enhances exercise endurance through the increased mitochondrial biogenesis and metabolism. PLoS One. 2018 Feb 8;13(2):e0191182. doi: 10.1371/journal.pone.0191182. eCollection 2018. PMID: 29420554

22 Feb 2021

Probiotici e Sport

I probiotici sono un ottimo supporto per problematiche gastrointestinali e sistema immunitario di chi pratica sport intenso. Vediamo assieme quali sono i benefici.

Tutti gli sportivi conoscono bene l’entusiasmo e la carica di adrenalina che si prova durante una gratificante attività fisica; sono proprio queste sensazioni che portano gli amanti dello sport a lanciarsi con determinazione verso nuove sedute allenanti, questo con il rischio che si vada in zona “overtraining” con tutti i sintomi legati ai momenti di fatica e recuperi difficili.

A volte non occorre neppure arrivare al vero e proprio sovrallenamento, ma basta una serie di allenamenti ripetuti, frequenti ed intensi per mettere in crisi il recupero organico e la sua risposta.

Da una parte abbiamo tutto il supporto che possono dare aminoacidi con funzioni plastiche come gli aminoacidi essenziali (AMINO 9) di cui si parla in un altro articolo di questa rivista, ma occorre che l’intervento non si fermi al muscolo e organi nervosi o emuntori, necessita analizzare cosa accade quando il corpo è stanco, e uno dei primi apparati che inizia a rallentare il suo funzionamento è il sistema immunitario.

VO2 PROBIOTIC l’integratore innovativo di probiotici studiato per gli sportivi

Il gruppo di ricercatori di KEFORMA ha messo a punto il VO2 PROBIOTIC, un integratore innovativo che si pone l’obbiettivo di completare la risposta alle necessità corporee durante i periodi di intenso stress allenante.

Il VO2 PROBIOTIC ha una composizione che vede un’elevata concentrazione (10 mld di Unità facenti colonia) di 2 selezionati probiotici: Lactobacillus Rhamnosus SGL06 e Bifidobacterium Lactis BL-04.

Lactobacillus Rhamnosus, protegge l’intestino per un migliore assorbimento dei nutrienti

Il Lactobacillus Rhamnosus riesce a regolarizzare l’assorbimento dei nutrienti (i probiotici sono sui villi intestinali e possono favorire la permeabilità degli stessi) migliorando la disponibilità energetica; questa prerogativa rende questo probiotico utile ed efficace anche nei momenti in cui si ricerca un dimagrimento.

Il L. Rhamnosus è inoltre un protettivo delle problematiche infiammatorie gastro intestinali e urinarie.

Stress da sport e i disturbi gastrointestinali durante e dopo la prestazione fisica

Occorre focalizzare come lo stress da sport possa facilmente portare a disordini gastrici; infatti una percentuale compresa tra il 30% e il 50% degli atleti di sport di resistenza soffrono di sintomi gastrointestinali durante o subito dopo le manifestazioni sportive.

Analogamente anche l’apparato urinario trae beneficio dalle possibili infezioni da stress sportivo.

Bifidobacterium Lactis BL-04, probiotico che tutela la salute gastrointestinale e rinforza il sistema immunitario

Il secondo probiotico presente nel VO2 PROBIOTIC, il Bifidobacterium Lactis BL-04 si affianca al precedente nella tutela della salute gastrointestinale, con una forte azione a favore del sistema immunitario. È infatti consolidato come lo stress e la stanchezza abbiano come primo effetto la caduta delle difese immunitarie con facilità di innesco di tutte le malattie da raffreddamento o altre problematiche virali .

Questo probiotico ha dimostrato di potere aumentare la resistenza alle infezioni alle vie respiratore riducendone l’impatto sull’organismo.

La vitamina C, azioni a sostegno del sistema immunitario e controllo del cortisolo

Il VO2 PROBIOTIC è stato arricchito con altri componenti fra cui la vitamina C, molecola da sempre conosciuta per le sue azioni a sostegno del sistema immunitario, ma questa vitamina risulta efficace anche nel controllo dei picchi di cortisolo, tipico ormone da stress.

Oltre a questo la vitamina C amplifica l’azione a tutela delle problematiche di infezioni. La vitamina C presente nel VO2 PROBIOTIC è in forma ricoperta, questo per garantire un effetto time-relase ed evitarne una dispersione gastrica.

Il succo di barbabietola ricco di nitrati, ottimo supporto negli sforzi di endurance

L’ultimo elemento presente in questo innovativo integratore è il concentrato di succo di barbabietola naturalmente ricco di nitrati, molecole di provato supporto negli sforzi di endurance i cui studi indicano come, a parità di watt espressi dall’atleta, si impieghi un livello più basso di potenza metabolica (Vo2 Max) garantendo una maggiore disponibilità di ATP per protrarre l’esercizio nel tempo.

Inoltre il succo di barbabietola influenza le dinamiche circolatorie e il metabolismo muscolare; questo agendo sull’aumento della produzione di ossido nitrico nei muscoli con la conseguenza di apportare maggiore ossigeno ai tessuti.

Con questa combinazione di principi attivi il VO2 PROBIOTIC si presenta sul mercato come una risposta efficace e immediata alle molteplici problematiche presenti negli sportivi impegnati in attività intense, con caratteristiche uniche che non si fermano alla funzione dei singoli componenti ma creano un’azione sinergica che ne amplifica l’efficacia.

da www.keforma.com

13 Gen 2021

Sistema immunitario e Stress

Nel linguaggio comune classifichiamo nella macroscopica definizione di “stress” tutta una serie di fattori che in qualche modo possono esercitare, soprattutto nel lungo periodo, effetti negativi sull’organismo o comunque ridurne in maniera significativa le prestazioni.

Volendolo definire correttamente dovremmo parlare di “sindrome generale di adattamento” (SGA) come definita da Hans Selye nel 1936 o in pratica una situazione di squilibrio che si genera quando le sollecitazioni ricevute dall’organismo superano le risorse che possono essere messe a disposizione per affrontarle.

 

Include generalmente 3 momenti fondamentali:

 

Stadio 1 – Reazione di allarme:

Prevede una prima fase, definita fase di Shock dove l’organismo “rileva” l’agente o lo stimolo stressogeno senza ancora aver modo di elaborare una risposta. Viene seguita da una prima risposta acuta che l’organismo mette in atto precocemente, definita fase antishock, che include tutti quei meccanismi fisici e mentali tipici della reazione di attacco o fuga che permettono il “fronteggiamento (coping)”. Esempio di questa risposta sono l’incremento della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa, del tono muscolare e in generale dell’attivazione psicofisiologica (arousal) eccetera.

Stadio 2 – Resistenza:

L’organismo tenta di combattere l’affaticamento prolungato impiegando anche le risorse di adattamento dagli effetti ad insorgenza più lenta, ma in grado di causare anche cambiamenti più profondi come ad esempio quelle di natura endocrina, dalla vasta gamma di effetti.

Stadio 3 – Esaurimento o Recupero:

in questa fase viene messo in gioco il risultato finale dell’intero processo. Se lo stimolo stressogeno persiste, in assenza di possibilità di adattamento, si arriva ad un vero e proprio esaurimento delle capacità di risposta con conseguenze negative dal punto di vista fisico e psicologico. Se invece l’organismo riesce a innalzare la soglia nella capacità di risposta si realizza lo scopo ultimo della sindrome di adattamento in grado di sostenere o di risolvere la situazione.

Caratteristica del secondo stadio è la risposta ormonale che implica variazioni nella secrezione di cortisolo, appunto comunemente noto come “ormone dello stress”.

Gli effetti esercitati da questo ormone sono funzionali al supporto energetico, alla modulazione della risposta infiammatoria e di quella immunitaria, favorendo quindi una più efficiente ed efficace capacità di risposta dell’organismo nel breve periodo; questo comporta la capacità di orientare le risorse disponibili in questa direzione.

Questo può significare che anche “partendo” da una condizione non ottimale, quantomeno nel breve periodo, si verifichi un aumento della capacità fronteggiare gli agenti stressogeni.

Se nel breve periodo questo si dimostra utile, prolungando questa situazione la conseguente riduzione della risposta infiammatoria e immunitaria può esporre a un maggior rischio di contrarre malattie infettive o di ritardarne la risoluzione.

Questo rischio può essere ridotto supportando l’organismo con una sufficiente fornitura di macro e micronutrienti, in modo da minimizzare gli effetti derivanti da potenziali carenze.

Oltre ad essere necessari i macronutrienti per un corretto apporto energetico e strutturale, sono necessari anche adeguanti livelli di micronutrienti per consentire all’organismo di utilizzarli in maniera pienamente efficiente ed efficace.

Lo stato nutrizionale si rivela quindi un elemento cruciale per la capacità di un organismo nel far fronte agli eventi stressogeni.

 

Le linee guida fornite dal Prof. Calder, ricercatore del NIHR Southampton Biomedical Research Centre, si rivelano particolarmente interessanti, suggerendo a completamento di un alimentazione corretta, sana e varia, realizzata con alimenti freschi e di stagione, ricchi in macro e micronutrienti, una supplementazione che includa:

Multivitaminico multiminerale: che supporti il 100% del fabbisogno di Vitamine A, B6, B12 E, acido folico, e minerali quali ferro, selenio, magnesio e rame;

Vitamina C: Assunzione di 200 mg/giorno nel soggetto sano e quote comprese tra 1000 e 2000 mg/giorno in soggetti malati (a seconda della situazione con il monitoraggio del curante);

Vitamina D: 2000 UI/giorno pari a 50 mcg/giorno;

Zinco: tra 8-11 mg/giorno;

Omega 3 (EPA+DHA): 250 mg/giorno di EPA+DHA.

 

Fonte bibliografica:

Calder PC, Carr AC, Gombart AF and Eggersdorfer M: Optimal Nutritional Status for a Well-Functioning Immune System Is an Important Factor to Protect against Viral Infections Nutrients 2020, 12(4), 1181; https://doi.org/10.3390/nu12041181

https://www.mdpi.com/2072-6643/12/4/1181

https://www.nutrifarma.it/stress-e-sistema-immunitario

18 Dic 2020

Omega 3 di qualità – Come riconoscerli

Pochi integratori come gli Omega 3 stanno godendo di un’ampia attenzione perché racchiudono una lunga serie di proprietà salutistiche utili nella vita di tutti i giorni ed anche agli sportivi.

Molti studi hanno chiarito il meccanismo attraverso cui gli Omega 3 modulano la risposta immunitaria e l’infiammazione. Il loro effetto dipende da diversi fattori, come il tipo e la quantità di acidi grassi introdotti con l’alimentazione e la durata di assunzione di supplementi e integratori alimentari.

Diversi studi clinici hanno dimostrato l’efficacia degli integratori a base di olio di pesce, ricco di Omega 3, di modulare l’attività delle molecole proinfiammatorie e dei fattori coinvolti nella risposta immunitaria.

Tra le tante altre peculiarità migliorano la circolazione sanguigna, agevolano le funzioni cerebrali, proteggono la vista, contribuiscono a mantenere normali i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue.

Gli sportivi sono particolarmente soggetti a sviluppare infiammazioni sia nel tessuto muscolare che articolare; gli Omega 3 riescono a ridurre e controllare l’infiammazione sia legata all’attività fisica che ad altri fattori. Inoltre una maggiore ossigenazione torna certamente a supporto dell’afflusso di ossigeno ai muscoli.

Ma non tutti gli Omega 3 sono uguali: quelli usati nella nostra linea Nutrifarma e Keforma usano una materia prima certificata OLIO DI PESCE KINOMEGA CERTIFICATO IFOS 5 STAR, GOED.

L’IFOS è l’abbreviazione di International Fish Oil Standards: si tratta di un protocollo di analisi rilasciato da un ente indipendente (Nutrasource Diagnostic inc.) con sede presso l’Università di Guelph in Canada, che dispone delle più costose e avanzate tecnologie necessarie per testare la qualità degli Omega 3.

La certificazione IFOS è la massima garanzia di qualità per il consumatore che può controllare in un registro pubblico . Nella procedura utilizzata per ottenere il principio attivo dei nostri OMEGA3 l’olio di pesce è sottoposto a processi di ultra filtrazione e distillazione sempre più raffinati per aumentare un’elevata quantità di EPA e DHA nel prodotto finito.

Tutto il processo di distillazione e di estrazione è orientato a garantire sia un alto tenore di EPA e DHA, ma anche l’assenza di sostanze tossiche (come il mercurio, la diossina, il pcb ecc.).

Gli Omega 3 presenti negli integratori di Nutrifarma e Keforma sono nella forma di trigliceridi per fare in modo di ottenere la massima bio-disponibilità rispetto ad altre forme che sono sotto forma di estere etilico.

GOED (Global Organization for EPA and DHA) rappresenta l’industria mondiale degli Omega 3 EPA e DHA e stabilisce gli standard di qualità per offrire i massimi livelli di purezza. Il suo obiettivo è di garantire ai consumatori che i membri di questa associazione producano prodotti della massima qualità.

NUTRIFARMA e KEFORMA garantiscono ai suoi utilizzatori un prodotto con la massima efficacia e purezza, in grado di supportare l’ allenamento, il recupero e la salute.

da www.keforma.com

02 Dic 2020

Sistema immunitario, alimentazione ed integrazione

Una sana e corretta alimentazione e integrazione, influenzano in modo estremamente significativo, le potenzialità di protezione del nostro sistema immunitario, così come un’alimentazione squilibrata può portare ad una diminuzione di efficacia.

La prima regola da seguire è quella di eliminare gli abusi di cibi che “infiammano” l’organismo, come l’eccesso di carboidrati e di zuccheri semplici; che oltre ad un effetto “ingrassante” possono innescare una disbiosi intestinale, situazione che indebolisce la nostra risposta immunitaria perché l’intestino e la sua flora batterica ne sono dei componenti principali del nostro sistema immunitario, favorendo l’insorgenza di varie patologie. Ricordiamo che l’introduzione di zuccheri semplici per una donna deve essere limitata ad un massimo di 16 grammi per la donna e 24 gr per l’uomo…una cifra molto facile da raggiungere.

Allo stesso tempo, per migliorare il nostro sistema immunitario sono necessarie alte fonti di vitamine e minerali, provenienti essenzialmente da frutta e verdura, ma anche da olii e cibi ricchi di grassi “buoni” come ad esempio il pesce e la frutta secca.

Diversi studi scientifici hanno dimostrato che esiste una correlazione fra presenza di disbiosi intestinale e incremento della severità delle infezioni, risulta, inoltre, che anche la produzione endogena degli interferoni, antivirali naturali, sia legata alla funzionalità del microbiota intestinale.

Il corretto ed efficace nutrimento per la microflora batterica è costituito da: fibre solubili di frutta, verdura e cereali, alimenti ricchi di polifenoli, omega 3 e altri antiossidanti”.

Un probiotico come Vo2 PROBIOTIC, dedicato agli sportivi a base di fermenti lattici vivi, specifico per reintegrare continuamente i ceppi e mantenere un equilibrio positivo del microbiota. Vo2 PROBIOTIC deve essere assunto per 10 gg. al mese, anche per periodi molto lunghi e soprattutto in caso di attività fisica intensa.

OMEGA 3 preziosa fonte di grassi essenziali EPA e DHA, certificata IFOS 5 STAR e GOED. Questi esercitano una potente azione antifiammatoria.

Importante ed efficace è l’integrazionme con un complesso antiossidante a base di ACIDO LIPOICO e N ACETIL CISTEINA, due supporti fondamentali per la difesa dai radicali liberi e per tutelare la salute delle cellule. L’assunzione consigliata prevede trattamenti a mesi alternati.

Un MULTIVITAMINICO specificamente formulato per ogni sportivo sotto stress di allenamento. L’integrazione polivitaminico/minerale è una delle basi fondamentali per le difese immunitarie da assumere quotidianamente al mattino.

D VIT. 2000 U.I. vitamina D3 purissima ad alta concentrazione, contributo essenziale al sistema immunitario, soprattutto nei periodi di allenamento ad alta intensità o nei mesi con minore esposizione alla luce del sole, autunno e inverno. Bassi livelli di VIT D sono chiaramente e ripetutamente correlati ad una bassa efficacia del nostro complesso sistema di difesa.

GLUTAMMINA, aminoacido alla base del nutrimento del sistema immunitario. Questo aminoacido è possibile utilizzarlo anche in cronico per lunghi periodi magari frazionandolo in 2 dosi, 1 al mattino e 1 dopo l’allenamento.

Articolo tratto da www.keforma.com e integrato con approfondimenti propri.

18 Nov 2020

MCT energia metabolica

I trigliceridi a catena media MCT (Medium Chain Triglycerides) sono risorse nutraceutiche con interessanti possibilità applicative nella nutrizione salutistica e sportiva. Gli MCT sono complessi di acidi grassi saturi di lunghezza compresa tra 6 e 10 atomi di carbonio e glicerolo.

 

Cosa sono gli MCT?

Le categorie di MCT presenti in natura sono:

Acido caproico C6:0 (da burro o formaggi),

Acido caprilico C8:0 (da olio di cocco o palmisto)

Acido caprico C10:0 (da olio di cocco, palmisto o formaggi di capra)

Acido laurico C12:0 viene comunemente considerato un MCT, ma in realtà mostra proprietà intermedie, pertanto non è un MCT a tutti gli effetti.

La digestione dei trigliceridi inizia a livello della bocca e dello stomaco, dove la lunghezza della catena non influenza la velocità di svuotamento gastrico. La lunghezza della catena diventa invece determinante nei successivi processi di digestione a livello intestinale. Gli acidi grassi a lunga catena (LCT) stimolano infatti il rilascio di bile e lipasi pancreatica, vengono emulsionati e assorbiti dalle cellule intestinali, inclusi nei chilomicroni e veicolati nel sistema linfatico.

Gli acidi grassi a catena media (MCT), mostrano una migliore biodisponibilità, diffondono passivamente prima nelle cellule intestinali, da cui vengono direttamente immessi nel circolo ematico entero-portale bypassando il sistema linfatico.

L’assorbimento degli MCT risulta quindi molto più rapido rispetto agli LCT massimizzando la velocità ed efficienza nella produzione di energia con una dinamica di assorbimento e distribuzione simile a quella del glucosio, ma con l’alta capacità energetica tipica dei grassi. (Bibliografie 8, 13, 31, 32)

 

MCT proenergetico

Le dinamiche digestive provocano un assorbimento prevalentemente a carico del fegato, dove gli MCT vengono direttamente assorbiti e utilizzati nei mitocondri, senza l’intervento della carnitina che rimane disponibile per l’utilizzo degli LCT.

Quì vengono rapidamente veicolati alla beta ossidazione, da cui deriva una notevole produzione di acetil-CoA, molecola fondamentale in numerose vie metaboliche tra cui le principali sono:

Ciclo di Krebs e successiva fosforilazione ossidativa: produzione di ATP;

Chetogenesi: l’acetil-CoA non impiegato nel ciclo di Krebs viene utilizzato per la produzione di corpi chetonici. Gli MCT hanno una funzione prevalentemente energetica e rappresentano in tal senso una via metabolica alternativa e/o complementare all’assunzione di zuccheri ed amidi, permettendo un risparmio di glicogeno, ma anche di aminoacidi a livello muscolare. Inoltre, rispetto ai carboidrati, forniscono un apporto energetico nettamente superiore, 8,3 kcal/g, contro 4 kcal/g dei carboidrati. (Bibliografie 54, 55, 56)

Ossidazione totale dei grassi durante un esercizio a carico costante per oltre 15 giorni

 

Risaprmio energetico

L’impiego metabolico di MCT è correlato al risparmio di carboidrati e ad una minore produzione di lattato, prolungando così la capacità di esercizio fisico (time to exhaustion).

È stato dimostrato che l’assunzione di MCT e glucidi è associata, dopo 5 gg di utilizzo, nel contesto di una dieta ricca in lipidi, a una netta riduzione e risparmio dei glucidi durante l’esecuzione di una sollecitazione (esercizio) a carico costante. (Bibliografie 54, 55, 56)

 

Controllo della glicemia: effetti degli MCT sul glucosio

Diversi studi riportano effetti positivi dell’assunzione degli MCT sul metabolismo del glucosio. Il consumo di 1 g/Kg di MCT, in adulti sani, è in grado di aumentare i livelli insulinici a digiuno da 9,3 um/mL a 15,4 um/mL dopo circa un’ora, con una significativa riduzione della glicemia.

Un ulteriore valutazione ha dimostrato una significativa riduzione dell’insulino-resistenza periferica: la somministrazione di MCT in soggetti diabetici di tipo 2, è stata correlata al miglioramento dell’insulino-sensibilità del 17% contro il 7% del gruppo controllo, contestualmente al miglioramento dell’indice HOMA (HOmeostasis Model Assessment), fattore prognostico positivo in particolare in caso di sindrome metabolica. (Bibliografie 34, 37, 49)

Il consumo di MCT garantisce una migliore ossidazione dei substrati di natura lipidica, dimostrata sia nel modello animale sia nel modello umano. Il consumo di MCT implementa anche l’ossidazione degli acidi grassi a catena lunga. Questo fattore è molto interessante nel trattamento dell’obesità, dato che il soggetto obeso tende ad avere ridotte capacità di ossidazione degli LCT.

Studi effettuati su modelli animali sovralimentati, riportano un minor incremento di peso quando la quota lipidica è rappresentata da MCT rispetto a LCT.

Valutazioni eseguite su soggetti obesi (IMC >30) dimostrano che l’assunzione di 10 g di MCT, nel contesto di una dieta fortemente ipocalorica è associato ad un maggiore incremento di corpi chetonici, contestualmente ad una minore escrezione di azoto, che suggerisce un netto effetto anticatabolico con risparmio di quote proteiche (massa magra).

Alcuni studi ritengono che la diminuzione di peso e di massa grassa, che si verifica con l’assunzione di MCT, sia dovuta all’attivazione del tessuto adiposo bruno con incremento della termogenesi. (Bibliografie 38, 40, 41, 43, 44, 45, 46, 47, 50)

 

MCT e lucidità mentale

Gli MCT attraversano rapidamente la barriera ematoencefalica incrementando la produzione di corpi chetonici, a supporto della funzione cognitiva.

I corpi chetonici vengono impiegati con finalità energetiche dal tessuto cerebrale, uno studio in doppio cieco crossover che ha preso in considerazione 20 soggetti anziani con deficit cognitivo lieve-moderato e possibile malattia di Alzheimer, ha riportato come il consumo di 40 ml di MCT è stato correlato a un significativo miglioramento del punteggio sulla Alzheimer’s Disease Assessment Scale-Cognitive Subscale (ADAS-cog).

Un successivo studio effettuato su 140 soggetti con diagnosi di malattia di Alzheimer ha dimostrato come il consumo di 20 g di MCT sia correlato a un notevole miglioramento del punteggio sulla ADAS-cog dopo 45 giorni di assunzione, mantenuti a livelli simili anche a 90 giorni. (Bibliografie 24, 25, 26, 29, 30, 31, 32, 33)

 

MCT e sistema nervoso

L’assunzione di quote comprese tra 10 e 40 g di MCT è correlata a una riduzione dell’assunzione calorica nei pasti successivi compresa tra le 40 e le 165 kCal, rispetto ad analoghe somministrazioni di altre fonti lipidiche, perchè in grado di modulare la sensazione di appetito.

Variando, in uno studio randomizzato, il rapporto tra MCT e LCT da 0.5:1 a 2:1, con assunzione complessiva di grassi e degli altri macronutrien- ti costante per 2 settimane si assiste a una significativa riduzione nell’assunzione alimentare stimata, mediamente, in 250 kCal al giorno.

Il consumo di MCT nel contesto di una VLCD (Very Low Calories Diet) è correlato ad un maggior senso di sazietà con conseguente riduzione dell’appetito dopo 1 settimana di assunzione. (Bibliografie 14, 26, 29, 30, 31, 32, 47)

 

Sicurezza e tossicologia

L’assunzione di MCT è stata collegata, anche, ad un miglior equilibrio del microbiota, con effetto protettivo favorendo una ridotta permeabilità intestinale. Nel modello animale l’assunzione singola e quella in cronico non hanno evidenziato effetti avversi.Logo NEOBEE®Gli MCT NEOBEE® utilizzati sono altamente purificati attraverso un processo di produzione brevettato e certificato che garantisce la purezza della materia prima rimuovendo acidi grassi residui e monocloropropandioli (MCPD) sostanze nocive per la salute umana.

Le materie prime sono ottenute mediante coltivazione ecosostenibile certificata RSPO. In un modello animale la sostituzione di oli insaturi con MCT ha dimostrato effetti protettivi nello sviluppo di steatosi e danno epatico. (Bibliografie 6, 7)

 

articolo tratto da www.kerforma.com

 

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Nota: le informazioni contenute in questa scheda non intendono sostituire i consigli del medico, al quale spetta qualsiasi prescrizione ed indicazione terapeutica. Queste note sono una guida informativa da non divulgare assolutamente al pubblico; riservata solamente alle persone qualificate nei settori della Medicina, Alimentazione e Farmacia (art. 6 comma II del D.L. 111 del 27.01.92)

19 Ago 2020

NUTRIZIONE E PERFORMANCE

Lo stato nutrizionale da tempo è stato identificato come un fattore critico strettamente correlato con il mantenimento dello stato di salute e la prevenzione di patologie.

In particolare con stato nutrizionale ci si riferisce alla disponibilità di nutrienti da parte dell’organismo. Questo si rivela di notevole importanza per tutte le sostanze definite nutrienti, sia quindi i macronutrienti (proteine, carboidrati e grassi) che i micronutrienti (vitamine e minerali), con particolare accento sulle sostanze definite essenziali.

Un inadeguato apporto di nutrienti essenziali è generalmente correlato a una ridotta efficienza ed efficacia dell’organismo, situazione che se protratta può evolvere in una vera e propria patologia.

Non esistE un solo nutriente essenziale più importante di altri ma si dimostrano tutti ugualmente importanti in quanto, anche se a diverse riprese, può essere messo l’accento su una o sull’altra.

Quello che si rivela fondamentale è l’equilibrio tra l’insieme di tutte queste sostanze: volendo banalizzare il concetto come un’automobile per funzionare correttamente ha bisogno di carburante, olio, fluido di raffreddamento e acidi (che consentono il funzionamento della batteria), anche l’organismo, per mostrare appieno le sue piene e complete funzionalità, ha bisogno di tutte le sostanze necessarie.

L’organismo, per garantire la sua sopravvivenza, ha necessità di ricavare energia da nutrienti definiti appunto “nutrienti energetici”, cioè che tra le altre cose possono essere utilizzati anche per la produzione di energia. Tra questi troviamo: grassi, carboidrati e proteine.

Ad esempio risulta molto interessante vedere come a partire da qualunque nutriente energetico si vada a impiegare, per portare a termine tutti i processi che permettono di utilizzarli per ottenere energia, vi sia la necessità di utilizzare vitamine del gruppo B a cui nel caso delle proteine si aggiunge la vitamina C.

Ogni giorno, inoltre, l’organismo si trova a dover gestire sostanze ossidanti, derivate da processi interni (es. collaterali alla produzione di energia), dall’alimentazione (es. collaterali alla presenza di sostanze indesiderate) o dallo svolgimento di attività fisica (es. collaterali all’utilizzo di energia e alla sollecitazione delle strutture muscolo-scheletriche).

A prescindere dall’origine delle sostanze ossidanti, l’organismo risponde mediante un sistema che vede come elemento centrale una sostanza chiamata glutatione, che però una volta ossidata, ha bisogno di essere “rigenerata” o meglio ridotta da altre sostanze, che quindi si trovano ad agire come una vera e propria “catena” di sostanze che rispondono allo stress ossidativo tra cui troviamo l’acido lipoico, vitamina E, vitamina C, NADPH etc.

Ovviamente, anche in questo contesto, non avrebbe particolare senso assumere ad esempio mega dosaggi di vitamina C senza preoccuparsi di tutte le altre sostanze che intervengono nella risposta allo stress ossidativo. Per cui, emerge nuovamente il concetto di equilibrio nello stato nutrizionale come elemento alla base di una sufficiente, efficiente ed efficace capacità di risposta.

Questi piccoli esempi dovrebbero aver chiarito come l’importanza per la piena efficienza metabolica non sia tanto l’aggiunta di una singola sostanza in quantitativi molto alti, ma piuttosto una fornitura equilibrata di tutte quelle sostanze che intervengono a diverso livello nella realizzazione di questi processi.

Come in tanti altri aspetti, anche da questo punto di vista la nostra “natura” ricerca biochimicamente l’equilibrio che porta ad una piena capacità di risposta, che metterà l’organismo in grado di sfruttare al meglio la sua capacità di risposta alle sfide di tutti i giorni, soprattutto nei periodi più difficili o impegnativi.

Tratto da www.keforma.com

24 Giu 2020

DOMS – Dolori muscolari post allenamento

dal magazine  keforma.com

Puntuale come il maltempo il primo giorno di ferie, il dolore post allenamento è ormai un “compagno di viaggio” per molti atleti e appassionati di sport. C’è chi se lo aspetta valutandolo come un indice di efficacia dell’allenamento, c’è invece chi lo teme, al di là delle più diverse opinioni quello che ci serve è conoscerlo.

 

Cosa causa i dolori muscolari post allenamento?

Prima di illustrare cosa causa i dolori muscolari post allenamento è molto importante capire da dove NON deriva.

Una leggenda metropolitana attribuisce questo dolore alla formazione di acido lattico e nel 2020 ancora molti, compreso addetti ai lavori, ci credono.

Le cose non stanno così: semplificando, l’acido lattico è una sostanza che nel nostro organismo si forma prevalentemente in relazione all’intensità dell’esercizio e non alla durata, ovvero quando in seguito a uno sforzo muscolare molto intenso, le richieste muscolari di ossigeno superano la capacità dell’organismo di assorbirlo e utilizzarlo, si passa quindi da una fase prevalentemente aerobica a una prevalentemente anaerobica, che se prolungata oltre pochi secondi porta alla produzione di acido lattico.

 

Perché produciamo acido lattico?

Perché il nostro organismo è un gran risparmiatore, quello che non riesce ad utilizzare al momento a causa della carenza di ossigeno, lo “mette da parte” sotto forma di acido lattico, che sarà successivamente rilavorato dall’organismo per fornire nuovamente energia, quindi costituisce una sorta di riserva o meglio risparmio di sostanze, utilizzabili per produrre energia.

 

In quanto tempo viene rilavorato l’acido lattico?

Mediamente in un periodo compreso tra 30 e 120 minuti con un processo chiamato ciclo di Cori. Quindi non può essere l’acido lattico a causarci dolori che hanno il loro picco tra 48 e 72 ore dopo l’esercizio.

 

Allora a che cosa è dovuto il dolore muscolare post allenamento?

I dolori muscolari post allenamento (delayed-onset muscle soreness – DOMS) rientrano in un quadro molto più complesso correttamente definito “Danno muscolare indotto dall’esercizio” (Exercise-induced muscle damage – EIMD) che può essere valutato oltre che con l’intensità e la durata dei DOMS, anche mediante analisi ematochimiche dei marcatori di danno muscolare (es CPK, ALT ecc) e con marcatori dell’infiammazione (es IL-6, PCR ecc).

Quindi i DOMS sono direttamente correlati a un danno muscolare causato dall’allenamento.

 

A che cosa è dovuto il danno muscolare alla base dei DOMS?

A tanti fattori tra loro connessi, tra questi un particolare ruolo è stato attribuito alle contrazioni muscolari eccentriche, in pratica a quelle sollecitazioni che forniamo al muscolo quando i suoi due capi sono tra loro lontani (la situazione opposta viene definita sollecitazione concentrica, cioè quando i capi muscolari sono tra loro vicini). In questa situazione si generano delle micro-lesioni a livello della struttura della fibra muscolare, che porteranno al rilascio dei marcatori di danno, a una risposta infiammatoria e infine ai DOMS.

 

Come possiamo prevenire i DOMS ?

Partendo dal presupposto che rimangono ovviamente valide tutte le comuni indicazioni relative a buona idratazione e ottimizzazione dello status nutrizionale, diventa molto interessante considerare alcuni passi semplici, pratici e facilmente comprensibili per la prevenzione dei DOMS:

 

1. Attività

Il primo passo è costituito dal praticare attività che siamo effettivamente in grado di praticare, alle intensità che ragionevolmente possiamo sostenere, aumentandole progressivamente con gradualità.

È fondamentale prima abituarsi al gesto atletico e poi a sostenerlo ad intensità crescenti. Qualcuno tende a ritenere i DOMS come un indicatore di allenamento efficace, in realtà non è così, piuttosto stanno ad indicare che in quel distretto corporeo al momento c’è qualcosa che non va e quindi “suggeriscono” di non ripetere la stessa attività, quantomeno nel breve periodo.

 

2. Riscaldamento

Prima di iniziare l’attività praticare un buon riscaldamento dedicando tutto il tempo necessario può aiutare nel ridurre l’insorgenza dei DOMS.

 

3. Recupero attivo

Anche praticare il recupero attivo tra una sessione e l’altra può rivelarsi molto utile, facilitando lo smaltimento dei cataboliti e il metabolismo muscolare.

 

4. Nutraceutici specifici

Nel prevenire ma anche nel trattare i DOMS molti approcci a base di sostanze dal ruolo antiossidante ed antinfiammatorio come ad esempio gli estratti di curcuma, boswellia, artiglio del diavolo oppure i comuni antiossidanti possono avere un ruolo di supporto.

Si dimostra invece particolarmente interessante l’impiego di succo o estratto di ciliegia in quanto documentato in letteratura come utile nella riduzione dei dolori e del danno muscolare, evidenziando dopo una prestazione di endurance (come ad esempio una maratona) oltre alla riduzione dei sintomi e a una migliore capacità muscolare anche la riduzione dei marcatori di infiammazione e l’aumento della capacità antiossidante totale del plasma, evidenziabili dalle analisi ematochimiche.

L’utilizzo di un estratto secco si può dimostrare molto pratico in quanto semplice da assumere e disponibile tutto l’anno, in letteratura è documentato con ottimi risultati l’impiego di un estratto di ciliegia di Montmorency dall’alto profilo qualitativo commercializzato con il marchio CherryPURE®.

Questi semplici accorgimenti rappresentano aspetti essenziali, semplici e pratici, che se applicati una volta compreso cosa sono i DOMS e perché si presentano, potranno favorire una gestione più funzionale dell’allenamento e del recupero.

 

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