Farmacia Introini – Legnano
30 Apr 2019

Come costruire massa magra ovvero muscolare?

È sempre impegnativo dare i 10 comandamenti, infatti difficile che tutti si riconoscano in linee guida ferree che poi, nella pratica, devono sempre e comunque essere personalizzate secondo le caratteristiche del singolo individuo.

Vi diamo quindi 10 regole per aumentare la vostra massa magra ovvero muscolare per un fisico più definito.

  1. Dai spazio al recupero: non è vero che di più è meglio, soprattutto per la frequenza. Vero è che puoi allenare anche solo 1 muscolo al giorno e quindi prima che torni ad allenare quel muscolo passano 6/8 giorni, ma gli organi di “smaltimento” sono sempre gli stessi e corrono il rischio di sovraccaricarsi . Si possono fare brevi periodi con alta frequenza ma questi devono avere poi periodi di supercompensazione.
  2. Dormi molto e bene: non è importante solo la quantità 7/9 ore , ma la qualità del sonno. Un’ ottima componente di sonno profondo, è l’elemento base per il recupero e la crescita. Il sonno deve essere prevalentemente notturno, lo sa bene chi per lavoro fa i turni che il sonno diurno ha qualità diversa.
  3. Mangia spesso: almeno 6 volte, colazione, metà mattina, pranzo, pomeriggio, cena e dopo cena; e comunque usa la regola delle 2,5 ore circa fra un pasto e l’altro. Se passano molte ore fra pranzo e cena introdurre due spuntini nel pomeriggio.
  4. Mangia bilanciato: a ogni pasto dare spazio a tutti i nutrienti. Non solo proteine e glucidi, anche i grassi sono dei grandi alleati, sono dei mediatori ormonali, forniscono calorie interessanti e migliorano i recuperi.
  5. Non fare allenamenti troppo lunghi: volumi intensi di lavoro, e/o l’assidua frequenza, sono parametri da usare con le “molle”. In alcuni casi possono essere dei validi stimoli, quando se ne abusa però, portano inevitabilmente a stress cronico con relativo catabolismo.
  6. Pensa positivo: la mente è un grande alleato per l’ottimizzazione dei processi metabolici; la positività aiuta i sistemi ormonali e a superare la negatività generata dagli inevitabili ostacoli e contrattempi del quotidiano. È fondamentale definire gli obbiettivi ( anche a breve termine) per recarsi in palestra con già le idee chiare, consapevoli che si farà un ottimo training.
  7. Affidati ai movimenti base: squat, stacchi, panca, lenti , sono i fondamentali; non si costruisce massa abusando di alzate laterali , croci o braccia. Dedicati a questi esercizi cambiando serie, ripetizioni, recuperi. Poi ci possono essere periodi in cui i complementari servono per scaricare le articolazioni e dare un tipo diverso di intensità.
  8. Non concentrarti solo su alcuni gruppi muscolari: prima occorre costruire solide fondamenta, non fare come quei principianti che già dopo 6 mesi vogliono concentrarsi solo su uno o due muscoli.
  9. Usa gli integratori giusti: attenzione, non occorre abusarne, semplicemente seleziona i principali ; delle buone proteine, i BCAA (aminoacidi ramificati) oppure un pool di aminoacidi, la glutammina, la creatina, un sostegno per le articolazioni, l’HMB. Già questi sono più che sufficienti per sostenerti e integrare un’alimentazione che deve però avere in se le linee guida corrette.
  10. Scegli una palestra motivante: ben attrezzata ma che abbia ciò che serve veramente, tanti manubri e bilancieri, panche e magari 2 rack per lo squat. Solitamente in questi ambienti potrai anche trovare compagni di allenamento con cui condividere allenamenti, obbiettivi e discussioni. Allenarsi in un ambiente sterile e “moscio” è certamente poco motivante e non si instaura quello spirito necessario per raggiungere gli obbiettivi.

I punti da sviluppare sarebbero ancora molti ma in realtà con i 10 che avete letto siete già a buon punto.

Un successo si costruisce dalle basi, andando ad ottimizzare tutti quei componenti che non sono solo allenamento e alimentazione, ma tutto quel complesso di situazioni che contribuiscono a raggiungere la meta.

Arnold diceva che per crescere occorre “allenare per la massa, mangiare per la massa, pensare per la massa”.

da keforma.com

12 Mar 2019

Ad ogni sport il suo multivitaminico

Nella storia dell’integrazione sportiva il primo posto, sia come consumo e sia come priorità, va senza dubbio ai complessi polivitaminici. È infatti indubbio che un fisico sottoposto a stress costanti e continui abbia bisogno di un surplus di rifornimento vitaminico.

Quello espresso è ormai un concetto assodato che tutti conoscono, ma in pochi si sono posti la questione che il fabbisogno è certo, e il tipo di sforzo che gli atleti producono è molto diverso secondo lo sport svolto; di conseguenza anche il fabbisogno delle vitamine maggiormente richieste cambia.

Un polivitaminico deve infatti essere in grado di sovrapporsi alle reali esigenze scaturite dal tipo di stress, esso deve agire in sinergia fra tutti i suoi componenti dando spazi di personalizzazione della formulazione in base alle esigenze che il metabolismo chiamato in causa richiede.

Ke Forma con la sua linea ALLVIT ha pensato di dividere in tre macro aree sportive che sono:

  1. ALLVIT ENDURANCE
  2. ALLVIT FITNESS
  3. ALLVIT STOP&GO

Con questo tipo di innovazione l’intento è quello di andare incontro alle sofisticate esigenze dei singoli sportivi.

ALLVIT ENDURANCE

allvit endurance mulrivitaminicoSforzi prolungati nel tempo richiedono una massima efficienza del sistema eritropoietico con alta richiesta di ferroacido folico e vitamina B12.

Questi fattori agiscono anche come coadiuvante e energetico; inoltre l’alta attività mitocondriale richiede una più elevata presenza di manganese.

Il substrato energetico utilizzato in questi sport viene dai grassi ma anche da glucidi che trovano nella presenza di cromo il fattore di regolazione metabolica.

Questi fattori sono posti in evidenza nell’ALLVIT ENDURANCE e si miscelano a tutti gli altri componenti al fine di potere sostenere il corpo durante prestazioni di lunga durata.

ALLVIT FITNESS

Il fitness è un sport multidisciplinare che comunque vede principalmente al proprio interno obbiettivi mirati soprattutto al tono muscolare e al tenere sotto controllo la massa grassa.

Allvit fitness multivitaminico keformaA questo fine è stata enfatizzata la presenza di vitamina D responsabile della produzione ormonale, ma anche del tono stesso dei muscoli.

Analogamente lo zinco è uno dei minerali maggiormente responsabili della produzione endogena di testosterone per ottimizzare la forza e per i recuperi. Questo importante ormone con la stanchezza cala vistosamente e la presenza dello zincone favorisce il sostegno.

L’apporto di nutrienti ai muscoli viene sostenuto dalla niacina che ha il compito di favorire la vasodilatazione con aumento dell’affluenza di sangue ai distretti.

Significativa nell’ALLVIT FITNESS l’apporto di cromo, minerale che rappresenta il fattore principale di tolleranza al glucosio, termina la regolazione dell’assimilazione degli zuccheri favorendo così la regolazione del mantenimento della massa grassa.

ALLVIT STOP&GO

Sono tante le discipline durante le quali l’atleta è continuamente sottoposto a scatti ripetuti con accelerazioni, decelerazioni, piccole soste e rallentamenti ma subito sprint massimali.

Sono le condizioni in cui il corpo produce altissimi livelli di acido lattico e lo stress non è solo muscolare ma anche nervoso.

La presenza di vitamina B6 è fondamentale per le regolazioni energetiche dovute alle grandi richieste di ATP; la vitamina B6 è anche importante per il sostegno nervoso.Allvit stop&go multivitaminico keforma

La vitamina C, oltre a regolare i livelli dell’ormone da stress cortisolo, è anche la vitamina più importante per lo smaltimento dell’acido lattico e per l’azione antiossidante svolta a favore delle cellule.

ALLVIT STOP&GO è pensato anche agli stress indotti dal tipo di prestazione, stress che portano facilmente a indebolimenti del sistema immunitario; la sua funzionalità viene invece sostenuto dalla particolare presenza di zinco.

La tipologia di prestazione a impatti potenti e ripetuti crea molte sollecitazioni a ossa e articolazioni, basilare quindi un apporto maggiorato di boro che agisce sul metabolismo osseo.

Con la famiglie delle vitamine sport specifiche Ke Forma vuole dare una formulazione per ogni disciplina, cercando così di personalizzare gli apporti rendendo più equilibrata l’integrazione ma, contemporaneamente mantenendo, per tutti i prodotti della linea, la filosofia di alta sinergia nella quale ogni componente è stato pensato per essere presente in modo proporzionale ed efficace a quella di tutte le altre molecole della formulazione.

da www.keforma.com

05 Mar 2019

PIANO NUTRIZIONALE RUNNING

Durante lo svolgimento del proprio sport, sia in gara che in allenamento, è molto importante seguire una corretta integrazione che permetta di mantenere l’energia durante tutto la prestazione.

Ogni integratore alimentare Keforma è studiato per fornire la giusta integrazione nel momento in cui il nostro organismo ne ha maggior bisogno ed è quindi opportuno assumerlo nei tempi indicati nelle tabelle che trovate qui sotto.

È inoltre importante curare ogni aspetto dell’integrazione che comprende il prima, il durante e il dopo l’attività sportiva.

Da non sottovalutare sono la preparazione allo sforzo fisico e quindi il PRIMA ma soprattutto il recupero ovvero il DOPO per far si che il corpo ritrovi l’energia e sia pronto per l’allenamento del giorno successivo.

26 Feb 2019

I 4 moschettieri

Il primo pensiero è: cosa accomuna il libro di Dumas con un articolo d’integratori? A dire il vero poco ma potrebbe essere interessante riflettere sul fatto che i 3 moschettieri in realtà non erano 3, ma 4 , in quanto anche D’Artagnan fu parte attiva del gruppo.

Detto questo finisce l’escursus letterario ed inizia quello “integrativo” dove il “matrimonio” fra BCAA e Glutammina apparirà evidente.

I BCAA sono uno dei pilastri dell’integrazione sia energetica che plastica. Sono statisticamente gli integratori (insieme a Sali minerali e proteine in polvere) più usati dagli sportivi sia di forza che di resistenza.
I BCAA da soli formano circa il 60% degli Aminoacidi presenti nel muscolo (la glutammina è un altro di quelli più presenti). Questo significa che quando si svolge una attività fisica, BCAA e glutammina sono gli aminoacidi maggiormente coinvolti partecipando sia all’azione “pro anabolica” che a quella “anticatabolica”.
Proporzionalmente alla durata dell’impegno questi amino acidi impediscono che venga distrutto tessuto muscolare durante la prestazione e analogamente forniscono un substrato energetico.
L’aminoacido Valina, componente dei BCAA, e la Glutammina sono classificati come aminoacidi glucogenetici, cioè creano glucosio da piruvato prodotto dalla loro deaminazione; in parte questa azione è svolta anche dagli altri 2 BCAA (Isoleucina e Leucina).
Accanto a queste funzioni anabolico-energetiche i BCAA svolgono anche un’altra importante funzione antifatica. La fatica può essere da esaurimento dei fosfati e/o da un’ acidosi muscolare.
Ma la Glutammina? Abbiamo già detto che rappresenta una quota importantissima degli aminoacidi liberi presenti nel corpo. Questo aminoacido, svolge un azione importante per la muscolatura e il sistema immunitario.
Durante un allenamento uno dei primi aminoacidi a diminuire di concentrazione ematica è la Glutammina; inizia così la sua sintesi.
Per poter produrre Glutammina una delle vie utilizzate può essere quella del catabolismo dei BCAA; il tempo necessario per la sua sintesi può però non coincidere con il momento di reale fabbisogno, causando così una una carenza nei momenti cruciali.
La Glutammina inoltre può concorrere alla riduzione dell’effetto catabolico dell’ormone cortisolo.
Infatti il Cortisolo aumenta il bisogno di Glutammina a livello intestinale,la sua degradazione nel fegato e l’esaurimento di quella ematica e muscolare.
La Glutammina ha anche un beneficio diretto sull’idratazione.
Il consumo di Glutammina a seguito di attività fisica, comporta una perdita di acqua cellulare. Si può quindi mantenere l’idratazione apportando Glutammina, arrestando così anche il processo catabolico e attivare quello anabolico di risposta allo stress.
Ci sono evidenze sul ruolo della Glutammina nel coaudiuvare l’equilibrio acido-base che viene logicamente alterato quando si producono quantità elevate di acido lattico.
Oltre ai benefici già descritti della Glutammina, questo amimo acido svolge un ruolo fondamentale nel sistema immunitario; integrare questa sostanza è fondamentale per evitare che il sistema immunitario stesso vada a sottrarlo dalla muscolatura.
La Glutammina è attiva inoltre come disintossicante e antiossidante tramite la sintesi endogena di Glutatione. L’azione disintossicante si identifica anche nei confronti dello smaltimento dell’ammonio (scoria derivata dalla degradazione delle proteine e che deve essere smaltita in buona parte a livello renale)
Una delle prerogative per cui la Glutammina è conosciuta, è dovuta al fatto che la essa attraversa la barriera emato-encefalica svolgendo un ruolo di sostegno a molte funzioni legate alla memoria e capacità di concentrazione.
Per tutti i motivi riportati la Glutammina è un “partner” ideale dei BCAA. Può infatti essere associata ai ramificati prima (a scopo energetico), durante (con scopo energetico, anticatabolico e di sostegno nervoso) e dopo la prestazione (per azione plastica e di recupero). Nulla toglie che per avere una azione di “sveglia” così come di supporto immunitario, la sua assunzione possa essere fatta anche al mattino.
L’accurata scelta delle materie prime (KeForma usa solo Glutammina Kyowa, certificata ad elevatissimo tenore di purezza) è certamente uno dei criteri da adottare nella scelta del tipo di integratore da adottare.

19 Feb 2019

Somatotipi

Oggi introduciamo un concetto molto importante per poter capire quali tipi di integratori e nutraceutici possono essere più indicati per ogni singolo individuo.

Sappiamo che ciò che siamo (colore dei capelli, occhi, pelle, lineamenti,..) è dovuto al GENOTIPO ovvero espressione dei geni che i nostri genitori ci hanno trasmesso.

È vero però che il GENOTIPO cambia e si esprime in modo diverso a seconda dell’AMBIENTE che frequentiamo e dello stile di vita ed alimentare che scegliamo di seguire; questo causa la FENOTIPIZZAZIONE del GENOTIPO, ovvero l’espressione del GENOTIPO in funzione dell’ambiente in cui viviamo al quale il nostro corpo si adatta esprimendo alcuni geni piuttosto che altri.

Partendo da queste due caratteristiche all’inizio del ‘900 si identificarono i SOMATOTIPI, ovvero le caratteristiche genetiche che portano alla fenotipizzazione dell’individuo. In parole più semplici la tendenza di un individuo a sviluppare determinate caratteristiche fisiche e psicologiche in risposta all’ambiente in cui esso si trova.

Il somatotipo viene definito in base alle caratteristiche antropometriche del soggetto. William H. Sheldon, PhD, MD (1940) fu il primo ad introdurre il concetto di somatotipo, individuando la presenza in ciascun individuo di tre componenti distinte:

ENDOMORFICA:

spalle strette e fianchi larghi, corpo molle, percentuale di grasso corporeo elevato, viscerotonico (tendenza ad accumulare grasso viscerale nell’addome e nei fianchi hanno grande forza del tronco centrale del corpo, tende a sviluppare sovrappeso Ginoide a Pera) – Ottimi atleti in sport di forza e combattimento a terra

MESOMORFICA:

muscoloso, aspetto maturo, pelle spessa, postura corretta, somatotonico (spalle larghe con grande capacità di crescita muscolare ma anche di grasso, il cosiddetto Easy Gainer che tende a sviluppare sovrappeso Androide a Mela) – ottimi atleti in sport di forza e potenza esplosiva

ECTOMORFICA:

aspetto giovanile, alto, poco muscoloso, intelligente, cerebrotonico (soggetti Hard Gainer dalla muscolatura difficile da sviluppare ma con grande qualità e definizione, spalla stretta e tendenza ad accumulo di grasso addominale) – ottimi atleti di endurance e sport da combattimento orientali

Sheldon attribuì anche tratti psichici ai diversi somatotipi:

ENDOMORFI (estrosi, giovanili, espansivi, tolleranti, amanti del cibo, socievoli, bisognosi di affetto)

MESOMORFI (coraggiosi, sicuri, decisi, amanti dell’avventura, del rischio e del pericolo, bramosi di potere, )

ECTOMORFI (introversi, riflessivi, impacciati, ansiosi, con animo artistico)

Con queste conoscenze possiamo quindi capire meglio quali sono le nostre attitudini ma soprattutto quali sono le scelte da fare per allenarci in un modo rispetto ad un altro per ottenere l’obiettivo desiderato, quale stile alimentare scegliere e quali integratori possono essere più adatti di altri, insomma, una consapevolezza per dirigere al meglio ed in maniera vincente le nostre scelte per poter migliorare i limiti di ogni somatotipo, ma soprattutto per esaltare i talenti di ognuno di noi!

Articolo tratto da sito Keforma.com – dott. Lorenzo Bergami

12 Feb 2019

Proteine Vegetali

KeForma, da sempre impegnata nella ricerca di innovazione e qualità delle proprie materie prime, ha deciso di proporre una proteina Vegan Suitable.

È posizione dell’American Dietetic Association che le diete vegetariane correttamente pianificate o vegane sono salutari, adeguate dal punto di vista nutrizionale e possono conferire benefici per la salute nella prevenzione e nel trattamento di alcune patologie.

Le diete vegetariane ben pianificate sono appropriate per individui in tutti gli stadi del ciclo vitale, inclusa gravidanza, allattamento, prima e seconda infanzia, adolescenza, e per gli atleti. (J Am Diet Assoc. 2009; 109: 1266-1282)

L’antropologia, ossia lo studio dell’evoluzione dell’uomo, mette in evidenza come le abitudini alimentari lo hanno condizionato nel suo rapporto con la natura.

Studiosi sostengono che in origine l’uomo era semplice raccoglitore, si cibava solamente di quello che cresceva spontaneamente, quindi era presumibilmente vegano.

La sua natura nel campo evolutivo lo portò però alla scoperta della caccia con la quale diventò nomade, in quando doveva seguire i movimenti degli animali per procacciarsi il cibo, continuando a cibarsi di ciò che poteva raccogliere tra una battuta di caccia e l’altra.

In questa fase l’uomo passò dall’essere vegano all’essere onnivoro, ma non avendo abbondanza di cibo era al riparo da diverse patologie legate ad un consumo eccessivo di cibo (vedi obesità, patologie cardiovascolari, diabete di tipo II).

Successivamente, scoprì l’allevamento e l’agricoltura e divenne forte consumatore di cereali e derivati animali che lo portarono ad un eccessivo consumo di cibo, cattiva abitudine che purtroppo replichiamo ancora nel terzo millennio, con atteggiamento sempre più sociale e culturale, dimenticando spesso la vera natura del cibo: nutrire.

Al giorno d’oggi, considerando la reale alimentazione quotidiana e riflettendo sul tipo di cibo che ingeriamo, possiamo tranquillamente considerare le popolazioni “occidentali” prettamente carnivore, nascoste dietro una maschera di onnivori.

Questo tipo di alimentazione porta con se una serie di problematiche che vanno dall’inquinamento atmosferico allo sviluppo di diverse patologie (obesità, patologie cardiovascolari, diabete di tipo II).

Sicuramente KeForma non si pone l’obiettivo di salvare il mondo e la sua popolazione da questa minaccia, ma nel suo piccolo vuole offrire una serie di soluzioni che possano quantomeno apportare miglioramenti all’alimentazione.

VEG PROTEIN 100% è una novità nel campo proteico e contiene esclusivamente tre fonti di origine vegetale: soia, riso e pisello. Tra queste ricordiamo che il pisello utilizza l’azoto per crescere e la sua coltivazione non richiede quindi l’uso di fertilizzanti azotati dannosi.

Questo mix di proteine risulta avere un eccellente valore biologico grazie alla compensazione proteica che si ha dall’abbinamento delle diverse fonti vegetali. Infatti le carenze di aminoacidi lisina e triptofano delle proteine dei cereali vengono compensate dalle fonti proteiche dei legumi, quest’ultimi carenti di metionina e cisteina.

Le proteine del riso contenute in VEG PROTEIN 100%, vantano il miglior valore biologico come proteine dei cereali, assieme ad avena e segale, rispetto agli altri maggiori (mais e grano) e minori (khorasan, orzo, farro, miglio), ma con assenza di glutine, rendendo quindi VEG PROTEIN 100% un ottimo prodotto privo di lattosio e glutine. Particolarmente indicato per individui che soffrono di queste comuni intolleranze alimentari.

Sono inoltre proteine molto digeribili e non contenendo nessuno degli allergeni più diffusi, avendo per tanto alta biodisponibilità degli aminoacidi. In altri termini, non potendo trarre alcun vantaggio nutrizionale da ciò che non si digerisce, meglio una proteina ad alta tollerabilità che una a più alto valore biologico.

Vegan Protein segna quindi un’innovazione tra le proteine vegetali monoderivate (solo soia, solo riso, solo pisello, solo canapa, etc…) contraddistinguendosi, grazie al suo mix di fonti proteiche, per una maggiore velocità di assorbimento rispetto a una caseina od ovo albumina e una più lenta rispetto alle whey.

Si possono quindi inserire come intermedio eccellente sia per il post workout che come proteina a lento rilascio.
Ottima alternativa per diversificare le fonti alimentari proteiche di qualità negli onnivori, diventa un integratore molto interessante per i vegetariani e fondamentale nel recupero post-allenamento di atleti vegani.

Dott. Lorenzo Bergami

05 Feb 2019

Il recupero nello sport: non solo energia per l’allenamento

La maggioranza degli sportivi è molto attenta e concentrata su quanto fare prima e durante un allenamento o un gara, prestando quindi particolare attenzione, su ciò che riguarda l’energia, il sostegno plastico e l’idratazione.

In pochi sono però sensibili ed informati sull’importanza del recupero, fattore che risulta invece determinante per il miglioramento in qualsiasi sport.

La legge di Seyle dello stress, recupero e supercompensazione evidenzia chiaramente come, dopo uno sforzo in cui si è “stressato” l’organismo, occorre attivare la fase di recupero.

Questa fase porta alla supercompensazione, quindi al raggiungimento di livelli prestativi maggiori che ci mettono in condizioni di affrontare con maggiore efficacia l’allenamento che segue. Assumono una loro efficacia anche tecniche di recupero come massaggi defaticanti e blande saune detossificanti.

I componenti e protagonisti principali dei momenti di recupero e supercompensazione sono il tempo e l’alimentazione. All’interno dell’alimentazione, logicamente ricca e bilanciata dei macronutrienti (proteine , carboidrati, grassi) e micronutrienti (vitamine e sali minerali), trovano un ampio utilizzo (e grande ritorno di efficacia) l’uso di integratori specifici per il post workout (dopo allenamento).

Queste considerazioni sono valide sia per sport aerobici come ciclismo o corsa ma anche per sport a base anaerobica di forza come palestra con pesi, basket, pallavolo ecc.

Le possibili scelte sono molteplici ma essenzialmente per gli sport aerobici si possono avere delle miscele ideali che possono fungere sia da “intra” allenamento (se questo va oltre i 120 minuti) che da post allenamento.

All’interno di questi integratori le molecole immancabili sono quelle che mirano al recupero del glicogeno (zucchero di deposito muscolare ed epatico) che è stato ampiamente consumato durante l’attività. Fra questi zuccheri i più importanti sono il destrosio per una azione immediata ed il fruttosio e le malto destrine per un rilascio più modulare.

La struttura muscolare ha inoltre subito un danno nei suoi mattoni principali, gli aminoacidi ramificati (isoleucina, leucina, valina), ed è quindi importante fornire questo ricambio, ma , altrettanto importante è l’alanina per la ricostruzione energetica così come la glutammina e la glicina per il recupero sia nervoso che muscolare.

Come già detto la presenza di questi amino acidi rende un mix così formulato adatto anche ad essere assunto durante un lungo allenamento, questo proprio al fine di tamponare il catabolismo muscolare.

Chi invece pratica sport anaerobici , magari con l’obbiettivo di preservare o aumentare la massa muscolare, trova preparati che mirano al fornire una base di zuccheri semplici (in questo caso il destrosio ben dosato è utile perché stimola l’ingresso dei nutrimenti nelle cellule).

Sempre una grossa importanza va data alla struttura muscolare che ha subito un danno profondo nei suoi costituenti proteici. Le proteine presenti in un integratore dovrebbero derivare da fonti pregiate come il siero del latte, ricco di tutti gli amino acidi essenziali (non sintetizzabili dall’uomo).

Sempre un ruolo centrale hanno i tre amino acidi ramificati (BCAA), ma questa volta associati alla creatina; infatti negli sport di potenza si usa principalmente la molecola ad alta energia denominata CP (Creatin Fosfato); fornire creatina ne permette la sintesi e contemporaneamente svolge un’azione positiva sul recupero delle fibre muscolari.

Altri due importanti amino acidi sono l’arginina e l’ornitina che svolgono una funzione di modulazione ormonale e contemporaneamente agiscono sul recupero psico-fisico. Sia nel caso delle attività di resistenza (aerobiche) che di potenza (anaerobiche) è sempre indice di qualità la presenza di un vario e completo pool di vitamine che permetta l’ottimizzazione dei processi metabolici legati al recupero.

Facile capire che visto il numero di principi attivi necessari la forma migliore per assumere un integratore per il recupero sia quella in buste, forma che permette di assumere dosaggi effettivamente efficaci e contemporaneamente di usare una forma che consenta una facilità d’uso e un occhio al gusto.

29 Gen 2019

Sapete cosa significa Optipep®? E cosa sono le proteine idrolizzate?

Optipep® sono proteine whey idrolizzate di rapido assorbimento, ricavate dal siero del latte, le quali, grazie a un aminoacido unico con legame peptidico, offrono un perfetto equilibrio tra gusto e impatto nella prestazione fisica.

Gli integratori alimentari sono studiati specificatamente per completare la dieta di ogni atleta e per aiutare a raggiungere obbiettivi fisici e sportivi.

Il recupero è la chiave fondamentale per controllare lo stress causato da intensi sforzi fisici, come per esempio per gli atleti professionisti che svolgono duri carichi di allenamento e modifiche muscolari.

Le proteine whey idrolizzate sono il miglior carburante per ottenere il massimo dalla prestazione fisica.

Optipep® Sports è una proteina whey idrolizzata con livelli ottimali di dipeptidi, tripeptidi e aminoacidi liberi. Questo massimizza l’assorbimento e apporta le proteine essenziali nutrienti per facilitare la crescita e riparazione muscolare, la ricarica e il recupero.

Optipep® Sports è disponibile in due varianti:

  • Optipep® Sports 90 proteine whey idrolizzate isolate – alto contenuto di proteine;
  • Optipep® Sports 80 proteine whey idrolizzate concentrate – incredibili funzionalità.

Molti i benefici che si posso trarre dalle proteine whey idrolizzate Optipep®. Ve li elenchiamo qui di seguito:

  • rapide da digerire e assimilare;
  • per chi fa uso di un’alta quantità di proteine non creano problemi di digestione;
  • aumento della disponibilità di aminoacidi per stimolare maggiormente la sintesi delle proteine nel muscolo e per ottimizzare la sua crescita;
  • reintegra le scorte di glicogeno in caso per poter così aumentare l’intensità di allenamento;
  • ripara i danni muscolari e ne riduce i dolori post esercizi per un recupero più veloce;
  • si adeguano velocemente a un regime intenso di allenamento per raggiungere alte prestazioni;
  • da assume pre e post allenamento come integratore per migliorare forza e massa muscolare;
  • assunte dopo l’attività fisica aiuta il recupero fisico;

Un ottimo recupero post allenamento aiuta a ridurre gli infortuni fisici grazie a una migliore modulazione immunitaria, inoltre ottimizza lo stress ossidativo per raggiungere la massima forma fisica.

Informazioni tratte da www.carbery.com

22 Gen 2019

Antiox – Acido Alfa Lipoico

L’acido alfa-lipoico è tra gli antiossidanti che contribuiscono alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo.

Contenuto negli alimenti che consumiamo tutti i giorni, l’Acido alfa-lipoico (ALA) è un acido grasso di vitale importanza per il corpo umano perché contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo.

Presente in maggiore quantità nella carne rossa (e soprattutto in cuore e fegato), ma anche in alcune verdure verdi, patate, pomodori, crusca di riso, risulta essere efficace nei confronti delle patologie come:

il diabete, interviene in modo favorevole nel metabolismo degli zuccheri potenziando l’efficienza dell’insulina e abbassando la glicemia;

le neuropatie, limita i danni provocati al sistema nervoso periferico dai radicali liberi e lo preserva da una pericolosa degenerazione;

Proprietà dell’Acido alfa-lipoico

Secondo studi recenti l’acido alfa-lipoico ha la capacità di svolgere un’interessante azione protettiva sulle funzionalità cardiovascolari, principalmente inibendo l’ossidazione del colesterolo LDL principale fattore di rischio per le patologie aterosclerotiche.

L’acido alfa-lipoico risulta essere coinvolto in numerose funzioni biochimiche, tra cui principalmente:

  • metabolismo dell’energia;
  • attività antiossidante contro i radicali liberi;
  • perdita di peso.

Grazie alle proprietà antiossidanti di questa molecola, risulta essere un ottimo rimedio anti-aging contribuendo a preservare la corretta integrità funzionale e strutturale dei tessuti e di alcuni organi vitali; è inoltre un prezioso aiuto nell’ottimizzare il metabolismo glucidico, causa dell’invecchiamento.

L’acido alfa-lipoico viene utilizzato nello sport come integratore alimentare, in associazione ad altri antiossidanti, per proteggere l’organismo nei confronti dei danni esercitati dai radicali liberi dell’ossigeno.

 

08 Gen 2019

Presciistica per il sedentario

Per chi scia in inverno e non fa nulla o quasi il resto dell’anno il consiglio è quello di iniziare l’allenamento per la camminata se siete in sovrappeso grave oppure se siete totalmente sedentari. Potete anche iniziare con la corsa se l’età e lo stato di forma iniziale lo consentono. Il ciclismo sarebbe l’ideale anche se un sedentario inizi a praticare ciclismo in autunno, quando si va incontro alla brutta stagione, è difficile. Tra la strada e la mountain bike sarebbe opportuno intraprendere questa attività che è ideale per sviluppare la resistenza alla forza dei quadricipiti.

L’obiettivo è quello, nel giro di tre mesi, di arrivare a superare il fit test. Non è necessario fare esercizi specifici, se siete sedentari e vi presentate abitualmente sulle piste a digiuno di sport, arrivando allenati in questo modo vi sembrerà di volare! È poco utile fare esercizi di presciistica se non si hanno le basi aerobiche e muscolari per ottenere il massimo da questi esercizi. È molto più efficace costruire prima le basi aerobiche e poi, se c’è tempo, fare la presciistica.

Se superate il fit test un mese prima dell’inizio della stagione sciistica potete passare alla presciistica vera e propria, altrimenti potete accontentarvi.