Farmacia Introini – Legnano
20 Giu 2024

Maltodestrina Agenanova: l’integratore energetico a rilascio graduale

Sei stanco di provare integratori energetici che provocano picchi di zucchero e cali improvvisi? La maltodestrina Agenanova è la soluzione che stavi cercando: un carboidrato complesso derivato dall’amido di mais che fornisce un rilascio graduale di energia senza sbalzi glicemici.

Caratteristiche della Maltodestrina Agenanova

Energia Sostenibile La maltodestrina Agenanova rilascia energia in modo costante e prolungato, ideale per sostenere le attività fisiche e mentali più intense senza cali di rendimento.

Alto Apporto Calorico, Basso Indice Glicemico Nonostante il suo elevato valore calorico, questo integratore ha un basso indice glicemico che evita picchi di zuccheri nel sangue, rendendolo una fonte sicura di carboidrati.

Facilmente Digeribile A differenza di alcuni carboidrati complessi, la maltodestrina Agenanova è facilmente digeribile e assimilabile dall’organismo.

Priva di Glutine Adatta anche per chi soffre di intolleranze alimentari come la celiachia.

Vantaggi della Maltodestrina Agenanova

Prestazioni Migliori Previene l’affaticamento e i cali di energia, migliorando le tue prestazioni fisiche e mentali.

Recupero Muscolare Fornisce l’energia necessaria per una pronta ricostruzione dei tessuti muscolari dopo l’allenamento.

Glicemia Stabile Il basso indice glicemico mantiene costanti i livelli di zucchero nel sangue, evitando pericolosi sbalzi.

Ideale per Uno Stile di Vita Attivo Che tu sia un atleta professionista, uno sportivo amatoriale o semplicemente un’amante dell’attività fisica, questo è l’integratore perfetto per te.

Consigli per l’Assunzione

  • Dosi consigliate: 30-60g circa 30 minuti prima dell’attività fisica o dell’allenamento
  • Per il recupero post-sforzo: 30-60g insieme a proteine entro 30 minuti
  • Può essere mescolata con acqua, succhi di frutta o latte secondo le preferenze

Dati e Ricerche a Supporto

Uno studio del 2018 dell’Università del Queensland ha dimostrato che l’assunzione di maltodestrina prima dell’esercizio fisico prolungato migliora le prestazioni aerobiche e ritarda l’insorgenza dell’affaticamento rispetto al placebo.

Inoltre, una ricerca del 2020 dall’American College of Sports Medicine ha evidenziato che integrare maltodestrina dopo l’allenamento accelera il recupero muscolare e la ricostituzione delle riserve di glicogeno.

Conclusione

Non accontentarti di integratori energetici che promettono e non mantengono. Scegli la maltodestrina Agenanova, la fonte affidabile di energia a rilascio graduale che ti permetterà di dare il massimo nelle tue attività quotidiane senza compromettere la tua salute. Provalo oggi stesso e scopri la differenza!

11 Giu 2024

Gli Oli MCT: Un Prezioso Alleato per la Vostra Salute

Cosa sono gli oli MCT? Gli oli MCT (trigliceridi a catena media) sono grassi sani estratti principalmente dall’olio di cocco e di palma. Questi oli speciali stanno guadagnando popolarità nel mondo della nutrizione e del benessere grazie ai loro numerosi benefici per la salute.

Perché gli oli MCT sono unici? A differenza dei grassi a lunga catena, gli oli MCT vengono metabolizzati in modo particolare dal nostro corpo:

  1. Non richiedono bile per la digestione
  2. Vengono assorbiti rapidamente
  3. Si trasformano velocemente in chetoni, una fonte alternativa di energia

5 Benefici Chiave degli Oli MCT

  1. Supporto alla Perdita di Peso
    • Aumentano il senso di sazietà
    • Promuovono la combustione dei grassi
  2. Miglioramento delle Prestazioni Fisiche
    • Forniscono energia rapida ai muscoli
    • Potenziano la resistenza durante l’esercizio
  3. Potenziamento delle Funzioni Cognitive
    • Offrono energia al cervello
    • Migliorano la lucidità mentale
  4. Salute del Cuore
    • Possono aumentare il colesterolo HDL (buono)
    • Contribuiscono a ridurre i trigliceridi
  5. Supporto al Sistema Immunitario
    • Hanno proprietà antimicrobiche
    • Possono rafforzare le difese naturali

Come Integrare gli Oli MCT nella Dieta Quotidiana

  1. Nel caffè: Aggiungete un cucchiaio al vostro caffè mattutino
  2. In cucina: Utilizzateli per cucinare a basse temperature
  3. Negli smoothie: Incorporate una dose nei vostri frullati
  4. Come condimento: Ideali per insalate e verdure
  5. Integratore puro: Assumeteli direttamente, iniziando con piccole dosi

Precauzioni e Consigli

  • Iniziate con 1 cucchiaino al giorno, aumentando gradualmente
  • Monitorate eventuali effetti collaterali gastrointestinali
  • Consultate un professionista prima di iniziare l’integrazione
  • Ricordate: gli oli MCT sono grassi concentrati, usateli con moderazione

Conclusione Gli oli MCT offrono una vasta gamma di benefici per la salute e possono essere facilmente integrati in una dieta equilibrata. Sperimentate con questi oli versatili e scoprite come possono migliorare il vostro benessere quotidiano.

Per consigli personalizzati sull’uso degli oli MCT, non esitate a consultare il nostro team di esperti in farmacia. Siamo qui per guidarvi verso uno stile di vita sano e ottimale.

04 Giu 2024

I 5 Benefici Sorprendenti dell’Estratto di Stigmi di Zafferano per la Salute

Lo zafferano, conosciuto come “oro rosso”, è da secoli una delle spezie più preziose al mondo. Gli stigmi del Crocus sativus, pianta originaria dell’Asia e del Medio Oriente, non sono solo un tesoro culinario, ma una ricca fonte di composti bioattivi con straordinari benefici per la salute. In questo articolo, esploreremo in dettaglio le proprietà dell’estratto di stigmi di zafferano e come può migliorare significativamente il nostro benessere.

  1. Migliora l’Umore e Combatte Depressione L’estratto di stigmi di zafferano ha dimostrato notevoli effetti antidepressivi e ansiolitici in numerosi studi clinici. Il meccanismo d’azione principale coinvolge i composti crocina e safranale, che influenzano positivamente i livelli di serotonina e dopamina nel cervello.

Approfondimento:

  • Uno studio pubblicato sul Journal of Ethnopharmacology ha confrontato l’efficacia dell’estratto di zafferano con l’imipramina, un antidepressivo triciclico, rilevando risultati comparabili nel trattamento della depressione lieve-moderata.
  • La ricerca suggerisce che lo zafferano può aumentare la disponibilità di serotonina nel cervello, inibendo il suo riassorbimento, similmente agli SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina).
  • A differenza di molti farmaci antidepressivi, l’estratto di zafferano presenta minori effetti collaterali, rendendolo una potenziale alternativa naturale per alcune persone.
  1. Allevia i Sintomi della Sindrome Premestruale L’assunzione regolare di estratto di zafferano può significativamente ridurre molti dei fastidiosi sintomi associati alla sindrome premestruale (PMS).

Approfondimento:

  • Uno studio condotto su 35 donne, pubblicato nel BJOG: An International Journal of Obstetrics & Gynaecology, ha dimostrato che l’assunzione di 30 mg di estratto di zafferano al giorno per due cicli mestruali ha ridotto significativamente i sintomi della PMS rispetto al placebo.
  • L’effetto è attribuito alle proprietà antinfiammatorie e alla capacità dello zafferano di modulare i neurotrasmettitori coinvolti nella regolazione dell’umore.
  • I benefici includono la riduzione di crampi addominali, mal di testa, affaticamento e irritabilità.
  1. Promuove la Salute Cerebrale La crocetina, uno dei principali carotenoidi dello zafferano, ha mostrato promettenti effetti neuroprotettivi in diversi studi.

Approfondimento:

  • Ricerche su modelli animali, pubblicate su Neuroscience Letters, suggeriscono che la crocetina potrebbe proteggere le cellule cerebrali dal danno ossidativo e dall’infiammazione, fattori implicati in disturbi neurodegenerativi come l’Alzheimer e il Parkinson.
  • Uno studio clinico su pazienti con Alzheimer lieve-moderato ha mostrato che l’assunzione di estratto di zafferano (30 mg al giorno per 16 settimane) ha migliorato le funzioni cognitive rispetto al placebo.
  • Si ipotizza che lo zafferano possa anche migliorare la plasticità sinaptica e la neurogenesi, processi cruciali per l’apprendimento e la memoria.
  1. Regola i Livelli di Zucchero nel Sangue L’estratto di stigmi di zafferano ha mostrato potenziali benefici nella gestione del diabete e nel controllo glicemico.

Approfondimento:

  • Uno studio pubblicato sul Journal of Medicinal Food ha evidenziato che l’assunzione di estratto di zafferano (30 mg al giorno per 8 settimane) ha migliorato significativamente la sensibilità all’insulina in pazienti con diabete di tipo 2.
  • I meccanismi proposti includono la riduzione dello stress ossidativo nelle cellule beta del pancreas e l’aumento dell’espressione dei trasportatori del glucosio GLUT-4.
  • Inoltre, lo zafferano sembra avere un effetto ipolipemizzante, riducendo i livelli di colesterolo totale e trigliceridi, fattori di rischio associati al diabete.
  1. Protegge il Sistema Cardiovascolare Grazie al suo potente effetto antiossidante e antinfiammatorio, l’estratto di stigmi di zafferano contribuisce alla salute cardiovascolare.

Approfondimento:

  • Studi pubblicati sull’International Journal of Cardiology hanno dimostrato che i composti dello zafferano possono inibire l’aggregazione piastrinica e ridurre l’infiammazione delle pareti arteriose, fattori chiave nella formazione di placche aterosclerotiche.
  • La crocina e il safranale hanno mostrato effetti vasodilatatori, contribuendo potenzialmente alla riduzione della pressione sanguigna.
  • Ricerche preliminari suggeriscono che lo zafferano potrebbe aumentare la produzione di ossido nitrico endoteliale, migliorando la funzione vascolare.

Come Assumere l’Estratto di Stigmi di Zafferano: L’estratto di stigmi di zafferano è disponibile in diverse forme:

  • Capsule: La forma più comune, con dosaggi standardizzati.
  • Tintura madre: Utile per chi preferisce l’assunzione liquida.
  • Polvere: Può essere aggiunta a bevande o alimenti.

Il dosaggio consigliato varia da 30 a 200 mg al giorno, a seconda dell’uso specifico. È fondamentale consultare un professionista sanitario prima di iniziare qualsiasi regime di integrazione.

Precauzioni e Considerazioni:

  • Sebbene gli effetti collaterali siano generalmente lievi (come lieve secchezza delle fauci), l’estratto di zafferano può interagire con alcuni farmaci, in particolare anticoagulanti e antidepressivi.
  • Le donne in gravidanza dovrebbero evitare dosi elevate di zafferano, in quanto potrebbe stimolare le contrazioni uterine.
  • La qualità e la purezza dell’estratto sono cruciali; è consigliabile scegliere prodotti standardizzati da fonti affidabili.

Conclusione: L’estratto di stigmi di zafferano si rivela un concentrato di benessere dalle molteplici virtù terapeutiche. Questa spezia millenaria continua a sorprendere la medicina moderna con il suo potenziale nel migliorare diversi aspetti della nostra salute, dal benessere mentale alla protezione cardiovascolare. Mentre la ricerca continua a svelare i suoi segreti, lo zafferano si conferma non solo come un prezioso ingrediente culinario, ma come un vero alleato per la nostra salute.

16 Set 2021

AA CHETOGENICI

Il nuovo prodotto KETONAM della Linea MCT di KEFORMA è una formula chetogenica di aminoacidi studiata specificamente per i regimi dietetici a ridotto apporto glucidico ma ad alto apporto di grassi.

Proteine e diete chetogeniche
Non sempre una dieta che rispetti un basso dosaggio di carboidrati può dirsi chetogenica. Se ad esempio si eccede nell’apporto proteico, l’organismo può reagire utilizzando gli aminoacidi provenienti dalla lisi proteica e, attraverso la glucogenesi, convertirli in glucosio andando quindi a “minare” il regime di chetosi.

Questo perché se il regime di chetosi non è ben avviato (spesso nelle fasi iniziali), qualsiasi substrato possa essere convertito in glucosio, deve essere evitato, pena un allungamento dei tempi di entrata a regime.

Leucina e lisina rappresentano gli unici aminoacidi non interconvertibili, quindi energia e costruzione muscolare senza compromissione del regime cheto.

KETONAM come funziona?
Gli aminoacidi chetogenici leucina e lisina vengono convertiti direttamente nell’aceto-acetato dei corpi chetonici, se disponibili in quantità sufficienti, contribuiscono quindi ad aumentare il numero di corpi chetonici che il fegato può altrimenti produrre solo dal grasso.

KETONAM rappresenta un valido aiuto per mantenere l’organismo permanentemente nello stato ottimale di chetosi. Per questo motivo gli aminoacidi chetogenici sono particolarmente vantaggiosi anche per chi si approccia alla dieta chetogenica.

Dopo aver rinunciato ai carboidrati, il corpo deve prima formare determinati enzimi e ormoni prima di poter produrre corpi chetonici dal grasso. In questa situazione, gli aminoacidi chetogenici sono il perfetto aiuto all’avviamento.

Meliloto estratto secco titolato in cumarine: Il suo effetto drenante assume un ruolo molto importante specialmente nella fase iniziale della chetosi nel drenare le tossine che si producono in queste circostanze.

Quando assumere KETONAM:

  • come integrazione di sostegno in diete keto;
  • supportare la massa magra in restrizione calorica;
  • nelle fasi iniziali di diete keto per contrastare i sintomi definiti come keto flu: spossatezza, nausea, mal di testa;
  • nelle fasi iniziali con azione detox su fegato e reni grazie alle proprietà drenanti, detossificanti ed antinfiammatorie del meliloto.

da www.keforma.com

12 Mag 2021

Controllo del peso con gli estratti naturali

Il controllo del peso corporeo si rivela per molti un elemento veramente critico nella quotidianità.

Questo per diversi fattori in quanto c’è chi non ci riesce per motivazioni di carattere personale, c’è chi ha difficoltà che invece dipendono dall’esterno, come ad esempio ritmi imposti dall’attività lavorative e infine troviamo tutta quella serie di situazioni intermedie dove contribuiscono parimenti caratteristiche personali e fattori esterni.

A prescindere da quelle che siano le motivazioni, avere a disposizione un aiuto che possa essere di supporto nel periodo di transizione verso uno stile di vita più virtuoso o comunque tamponando quello che a motivo di eventi esterni si riesce a fare.

Quali sostanze di natura nutraceutica possono mostrarsi utili nel controllo del peso?

Ce ne sono molto di cui alcune possono mostrarsi di particolare interesse.

 

Fucoxantina

Una prima risorsa nutraceutica è la fucoxantina, pigmento naturale della famiglia dei carotenoidi, responsabile della tipica colorazione delle alghe brune.

Il suo impiego nel trattamento del sovrappeso e dell’obesità è stato proposto con multipli meccanismi d’azione tra cui prevalentemente:

  • Stimolo delle proteine disaccoppianti della linea UCP-1 che si traduce in un incremento nel consumo calorico particolarmente evidente a livello dei grassi.
  • Soppressione dell’attività dell’enzima glicerolo-3-fosfato deidrogenasi, che si manifesta con una ridotta capacità di differenziazione e maturazione degli adipociti, questo fattore sembra ostacolare in maniera molto interessante di fatto l’accumulo di grassi.
  • Regolazione dell’attività PPAR-γ, fattore responsabile dell’espressione di geni adipogenici.
  • Studi effettuati sul modello animale hanno correlato l’assunzione di fucoxantina anche alla riduzione dei livelli di glucosio, ulteriore effetto potenzialmente molto utile nel favorire un profilo metabolico più favorevole alla perdita di peso.

 

Gelso bianco

Tradizionalmente il frutto viene impiegato nelle medicine etniche orientali in numerose preparazioni. Dal punto di vista nutrizionale mostra interessanti contenuti di micronutrienti e soprattutto di una grande varietà di polifenoli, probabilmente responsabili degli effetti biologici riscontrati. Particolarmente interessanti si mostrano le capacità dell’estratto del frutto di gelso bianco nell’agire con un doppio meccanismo d’azione:

  • Come ipoglicemizzante grazie alla capacità da un lato di favorire una riduzione resistenza della resistenza insulinica e
  • Come inibitore delle α-amilasi e delle α-glucosidasi. L’inibizione di α-amilasi e α-glucosidasi sta alla base della capacità di questo estratto nel ridurre l’assorbimento dei carboidrati assunti con l’alimentazione.

 

Fagiolo

L’estratto di fagiolo viene tradizionalmente impiegato nel favorire la riduzione di peso corporeo per almeno due effetti potenzialmente spendibili attribuiti alla presenza di faseolammina, una proteina naturalmente prodotta nella pianta:

  • Soppressore dell’appetito grazie alla capacità della faseolammina di agire sulla colecistochinina (sostanza ad azione ormonale con funzione anoressizzante)
  • Inibizione dell’azione delle α-glucossidasi, riducendo la capacità dell’organismo di ottenere e quindi utilizzare carboidrati dagli alimenti ingeriti.

Diversi studi presenti in letteratura scientifica riportano interessanti dati a sostegno dell’utilizzo di questo strumento nutraceutico, dove in linea generale viene riportata oltre ad una riduzione del peso anche quella dei parametri antropometrici principalmente esaminati dopo soli 30 giorni di trattamento.

Un utilizzo razionale e bilanciato di queste risorse nutraceutiche può mostrarsi uno strumento estremamente interessante nel supportare durante un programma per la riduzione del peso, sostenendo la transizione verso uno stile di vita sempre maggiormente virtuoso.

da www.nutrifarma.it

 

Bibliografia:

1) A E Jeukendrup, R Randell: Fat Burners: Nutrition Supplements That Increase Fat Metabolism. Obes Rev, 12 (10), 841-51 Oct 2011

2)Hayato Maeda, Shogo Kanno… Kazuo Miyashita: Fucoxanthinol, Metabolite of Fucoxanthin, Improves Obesity-Induced Inflammation in Adipocyte Cells . Mar Drugs, 13 (8), 4799-813 2015 Aug 4.

3) Qingxia Yuan, Longyan Zhao: The Mulberry (Morus Alba L.) Fruit-A Review of Characteristic Components and Health Benefits. J Agric Food Chem, 65 (48), 10383-10394 2017 Dec 6.

4) Sirichai Adisakwattana, Thanyachanok Ruengsamran… Weerachat Sompong In Vitro Inhibitory Effects of Plant-Based Foods and Their Combinations on Intestinal α-Glucosidase and Pancreatic α-Amylase BMC Complement Altern Med, 12, 110 2012 Jul 31. (i grafici vengono da questo articolo).

5) Jay Udani, Ollie Tan, Jhanna Molina: Systematic Review and Meta-Analysis of a Proprietary Alpha-Amylase Inhibitor From White Bean ( Phaseolus vulgaris L.) on Weight and Fat Loss in Humans. Foods, 7 (4) 2018 Apr 20.

6) Leonardo Celleno, Maria Vittoria Tolaini… Harry G Preuss :A Dietary Supplement Containing Standardized Phaseolus Vulgaris Extract Influences Body Composition of Overweight Men and Women. Int J Med Sci, 4 (1), 45-52 2007 Jan 24.

02 Dic 2020

Sistema immunitario, alimentazione ed integrazione

Una sana e corretta alimentazione e integrazione, influenzano in modo estremamente significativo, le potenzialità di protezione del nostro sistema immunitario, così come un’alimentazione squilibrata può portare ad una diminuzione di efficacia.

La prima regola da seguire è quella di eliminare gli abusi di cibi che “infiammano” l’organismo, come l’eccesso di carboidrati e di zuccheri semplici; che oltre ad un effetto “ingrassante” possono innescare una disbiosi intestinale, situazione che indebolisce la nostra risposta immunitaria perché l’intestino e la sua flora batterica ne sono dei componenti principali del nostro sistema immunitario, favorendo l’insorgenza di varie patologie. Ricordiamo che l’introduzione di zuccheri semplici per una donna deve essere limitata ad un massimo di 16 grammi per la donna e 24 gr per l’uomo…una cifra molto facile da raggiungere.

Allo stesso tempo, per migliorare il nostro sistema immunitario sono necessarie alte fonti di vitamine e minerali, provenienti essenzialmente da frutta e verdura, ma anche da olii e cibi ricchi di grassi “buoni” come ad esempio il pesce e la frutta secca.

Diversi studi scientifici hanno dimostrato che esiste una correlazione fra presenza di disbiosi intestinale e incremento della severità delle infezioni, risulta, inoltre, che anche la produzione endogena degli interferoni, antivirali naturali, sia legata alla funzionalità del microbiota intestinale.

Il corretto ed efficace nutrimento per la microflora batterica è costituito da: fibre solubili di frutta, verdura e cereali, alimenti ricchi di polifenoli, omega 3 e altri antiossidanti”.

Un probiotico come Vo2 PROBIOTIC, dedicato agli sportivi a base di fermenti lattici vivi, specifico per reintegrare continuamente i ceppi e mantenere un equilibrio positivo del microbiota. Vo2 PROBIOTIC deve essere assunto per 10 gg. al mese, anche per periodi molto lunghi e soprattutto in caso di attività fisica intensa.

OMEGA 3 preziosa fonte di grassi essenziali EPA e DHA, certificata IFOS 5 STAR e GOED. Questi esercitano una potente azione antifiammatoria.

Importante ed efficace è l’integrazionme con un complesso antiossidante a base di ACIDO LIPOICO e N ACETIL CISTEINA, due supporti fondamentali per la difesa dai radicali liberi e per tutelare la salute delle cellule. L’assunzione consigliata prevede trattamenti a mesi alternati.

Un MULTIVITAMINICO specificamente formulato per ogni sportivo sotto stress di allenamento. L’integrazione polivitaminico/minerale è una delle basi fondamentali per le difese immunitarie da assumere quotidianamente al mattino.

D VIT. 2000 U.I. vitamina D3 purissima ad alta concentrazione, contributo essenziale al sistema immunitario, soprattutto nei periodi di allenamento ad alta intensità o nei mesi con minore esposizione alla luce del sole, autunno e inverno. Bassi livelli di VIT D sono chiaramente e ripetutamente correlati ad una bassa efficacia del nostro complesso sistema di difesa.

GLUTAMMINA, aminoacido alla base del nutrimento del sistema immunitario. Questo aminoacido è possibile utilizzarlo anche in cronico per lunghi periodi magari frazionandolo in 2 dosi, 1 al mattino e 1 dopo l’allenamento.

Articolo tratto da www.keforma.com e integrato con approfondimenti propri.

18 Nov 2020

MCT energia metabolica

I trigliceridi a catena media MCT (Medium Chain Triglycerides) sono risorse nutraceutiche con interessanti possibilità applicative nella nutrizione salutistica e sportiva. Gli MCT sono complessi di acidi grassi saturi di lunghezza compresa tra 6 e 10 atomi di carbonio e glicerolo.

 

Cosa sono gli MCT?

Le categorie di MCT presenti in natura sono:

Acido caproico C6:0 (da burro o formaggi),

Acido caprilico C8:0 (da olio di cocco o palmisto)

Acido caprico C10:0 (da olio di cocco, palmisto o formaggi di capra)

Acido laurico C12:0 viene comunemente considerato un MCT, ma in realtà mostra proprietà intermedie, pertanto non è un MCT a tutti gli effetti.

La digestione dei trigliceridi inizia a livello della bocca e dello stomaco, dove la lunghezza della catena non influenza la velocità di svuotamento gastrico. La lunghezza della catena diventa invece determinante nei successivi processi di digestione a livello intestinale. Gli acidi grassi a lunga catena (LCT) stimolano infatti il rilascio di bile e lipasi pancreatica, vengono emulsionati e assorbiti dalle cellule intestinali, inclusi nei chilomicroni e veicolati nel sistema linfatico.

Gli acidi grassi a catena media (MCT), mostrano una migliore biodisponibilità, diffondono passivamente prima nelle cellule intestinali, da cui vengono direttamente immessi nel circolo ematico entero-portale bypassando il sistema linfatico.

L’assorbimento degli MCT risulta quindi molto più rapido rispetto agli LCT massimizzando la velocità ed efficienza nella produzione di energia con una dinamica di assorbimento e distribuzione simile a quella del glucosio, ma con l’alta capacità energetica tipica dei grassi. (Bibliografie 8, 13, 31, 32)

 

MCT proenergetico

Le dinamiche digestive provocano un assorbimento prevalentemente a carico del fegato, dove gli MCT vengono direttamente assorbiti e utilizzati nei mitocondri, senza l’intervento della carnitina che rimane disponibile per l’utilizzo degli LCT.

Quì vengono rapidamente veicolati alla beta ossidazione, da cui deriva una notevole produzione di acetil-CoA, molecola fondamentale in numerose vie metaboliche tra cui le principali sono:

Ciclo di Krebs e successiva fosforilazione ossidativa: produzione di ATP;

Chetogenesi: l’acetil-CoA non impiegato nel ciclo di Krebs viene utilizzato per la produzione di corpi chetonici. Gli MCT hanno una funzione prevalentemente energetica e rappresentano in tal senso una via metabolica alternativa e/o complementare all’assunzione di zuccheri ed amidi, permettendo un risparmio di glicogeno, ma anche di aminoacidi a livello muscolare. Inoltre, rispetto ai carboidrati, forniscono un apporto energetico nettamente superiore, 8,3 kcal/g, contro 4 kcal/g dei carboidrati. (Bibliografie 54, 55, 56)

Ossidazione totale dei grassi durante un esercizio a carico costante per oltre 15 giorni

 

Risaprmio energetico

L’impiego metabolico di MCT è correlato al risparmio di carboidrati e ad una minore produzione di lattato, prolungando così la capacità di esercizio fisico (time to exhaustion).

È stato dimostrato che l’assunzione di MCT e glucidi è associata, dopo 5 gg di utilizzo, nel contesto di una dieta ricca in lipidi, a una netta riduzione e risparmio dei glucidi durante l’esecuzione di una sollecitazione (esercizio) a carico costante. (Bibliografie 54, 55, 56)

 

Controllo della glicemia: effetti degli MCT sul glucosio

Diversi studi riportano effetti positivi dell’assunzione degli MCT sul metabolismo del glucosio. Il consumo di 1 g/Kg di MCT, in adulti sani, è in grado di aumentare i livelli insulinici a digiuno da 9,3 um/mL a 15,4 um/mL dopo circa un’ora, con una significativa riduzione della glicemia.

Un ulteriore valutazione ha dimostrato una significativa riduzione dell’insulino-resistenza periferica: la somministrazione di MCT in soggetti diabetici di tipo 2, è stata correlata al miglioramento dell’insulino-sensibilità del 17% contro il 7% del gruppo controllo, contestualmente al miglioramento dell’indice HOMA (HOmeostasis Model Assessment), fattore prognostico positivo in particolare in caso di sindrome metabolica. (Bibliografie 34, 37, 49)

Il consumo di MCT garantisce una migliore ossidazione dei substrati di natura lipidica, dimostrata sia nel modello animale sia nel modello umano. Il consumo di MCT implementa anche l’ossidazione degli acidi grassi a catena lunga. Questo fattore è molto interessante nel trattamento dell’obesità, dato che il soggetto obeso tende ad avere ridotte capacità di ossidazione degli LCT.

Studi effettuati su modelli animali sovralimentati, riportano un minor incremento di peso quando la quota lipidica è rappresentata da MCT rispetto a LCT.

Valutazioni eseguite su soggetti obesi (IMC >30) dimostrano che l’assunzione di 10 g di MCT, nel contesto di una dieta fortemente ipocalorica è associato ad un maggiore incremento di corpi chetonici, contestualmente ad una minore escrezione di azoto, che suggerisce un netto effetto anticatabolico con risparmio di quote proteiche (massa magra).

Alcuni studi ritengono che la diminuzione di peso e di massa grassa, che si verifica con l’assunzione di MCT, sia dovuta all’attivazione del tessuto adiposo bruno con incremento della termogenesi. (Bibliografie 38, 40, 41, 43, 44, 45, 46, 47, 50)

 

MCT e lucidità mentale

Gli MCT attraversano rapidamente la barriera ematoencefalica incrementando la produzione di corpi chetonici, a supporto della funzione cognitiva.

I corpi chetonici vengono impiegati con finalità energetiche dal tessuto cerebrale, uno studio in doppio cieco crossover che ha preso in considerazione 20 soggetti anziani con deficit cognitivo lieve-moderato e possibile malattia di Alzheimer, ha riportato come il consumo di 40 ml di MCT è stato correlato a un significativo miglioramento del punteggio sulla Alzheimer’s Disease Assessment Scale-Cognitive Subscale (ADAS-cog).

Un successivo studio effettuato su 140 soggetti con diagnosi di malattia di Alzheimer ha dimostrato come il consumo di 20 g di MCT sia correlato a un notevole miglioramento del punteggio sulla ADAS-cog dopo 45 giorni di assunzione, mantenuti a livelli simili anche a 90 giorni. (Bibliografie 24, 25, 26, 29, 30, 31, 32, 33)

 

MCT e sistema nervoso

L’assunzione di quote comprese tra 10 e 40 g di MCT è correlata a una riduzione dell’assunzione calorica nei pasti successivi compresa tra le 40 e le 165 kCal, rispetto ad analoghe somministrazioni di altre fonti lipidiche, perchè in grado di modulare la sensazione di appetito.

Variando, in uno studio randomizzato, il rapporto tra MCT e LCT da 0.5:1 a 2:1, con assunzione complessiva di grassi e degli altri macronutrien- ti costante per 2 settimane si assiste a una significativa riduzione nell’assunzione alimentare stimata, mediamente, in 250 kCal al giorno.

Il consumo di MCT nel contesto di una VLCD (Very Low Calories Diet) è correlato ad un maggior senso di sazietà con conseguente riduzione dell’appetito dopo 1 settimana di assunzione. (Bibliografie 14, 26, 29, 30, 31, 32, 47)

 

Sicurezza e tossicologia

L’assunzione di MCT è stata collegata, anche, ad un miglior equilibrio del microbiota, con effetto protettivo favorendo una ridotta permeabilità intestinale. Nel modello animale l’assunzione singola e quella in cronico non hanno evidenziato effetti avversi.Logo NEOBEE®Gli MCT NEOBEE® utilizzati sono altamente purificati attraverso un processo di produzione brevettato e certificato che garantisce la purezza della materia prima rimuovendo acidi grassi residui e monocloropropandioli (MCPD) sostanze nocive per la salute umana.

Le materie prime sono ottenute mediante coltivazione ecosostenibile certificata RSPO. In un modello animale la sostituzione di oli insaturi con MCT ha dimostrato effetti protettivi nello sviluppo di steatosi e danno epatico. (Bibliografie 6, 7)

 

articolo tratto da www.kerforma.com

 

Bibliografia

1. https://examine.com/supplements/MCTs/research/#citations

2. Babayan V. Medium chain length fatty acid esters and their medical and nutritional applications. J Am Oil Chem Soc. (1981)

3. Sigalet DL, Winkelaar GB, Smith LJ. Determination of the route of medium-chain and long-chain fatty acid absorption by direct measurement in the rat. JPEN J Parenter Enteral Nutr. (1997)

4. Bach AC, Babayan VK. Medium-chain triglycerides: an update. Am J Clin Nutr. (1982)

5. Ghosh S, Bhattacharyya DK. Medium-chain fatty acid-rich glycerides by chemical and lipase-catalyzed polyester-monoester interchange reaction. J Amer Oil Chem Soc. (1997)

6. Traul KA, et al. Review of the toxicologic properties of medium-chain triglycerides. Food Chem Toxicol. (2000)

7. Nair AB, Jacob S. A simple practice guide for dose conversion between animals and human. J Basic Clin Pharm. (2016)

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Nota: le informazioni contenute in questa scheda non intendono sostituire i consigli del medico, al quale spetta qualsiasi prescrizione ed indicazione terapeutica. Queste note sono una guida informativa da non divulgare assolutamente al pubblico; riservata solamente alle persone qualificate nei settori della Medicina, Alimentazione e Farmacia (art. 6 comma II del D.L. 111 del 27.01.92)

28 Gen 2020

I TERMOGENICI

termogenici rappresentano un importante strumento nutraceutico utilizzato per supportare programmi dietetici e di attività fisica, volti al controllo del peso.

Nel corso degli anni, sono stati proposti diversi prodotti termogenici sia sotto forma di monocomponenti sia di pluricomponenti, nell’intento di favorire il consumo energetico attingendo in prevalenza, con diversi meccanismi fisiologici, agli accumuli di tessuto adiposo in eccesso.

Tra gli strumenti nutraceutici utilizzati, alcuni si mostrano particolarmente interessanti, costituendo una sorta di “evergreen” capaci di resistere alla prova degli anni, confermando storicamente un buon profilo di efficacia unito a una soddisfacente sicurezza di impiego.

Quali sono i termogenici?

La caffeina

La caffeina rappresenta senza ombra di dubbio la capostipite tra gli strumenti nutraceutici termogenici, chimicamente è un alcaloide contenuto nelle foglie e nei semi di diverse tipologie di piante tra cui principalmente caffè, cacao, tè, cola, guaranà, mate e ovviamente nei prodotti da essi derivati.

Il principale motivo alla base del suo impiego è da ricercarsi nelle sua interessanti capacità stimolanti a livello del sistema nervoso, in particolare nella sua componente ortosimpatica dove causa un incremento nei livelli attivi di adrenalina e noradrenalina.

La caffeina inoltre si dimostra particolarmente efficace nell’agire come inibitore delle fosfodiesterasi, prolungando gli effetti derivanti dall’azione dell’adenosin monofosfato ciclico (cAMP) che si traducono in un incrementato consumo e mobilizzazione di lipidi.

L’arancio amaro

L’arancio amaro rappresenta un ulteriore interessantissimo strumento nutraceutico in ambito metabolico, prevalentemente per il suo tenore in sinefrina, una sostanza in grado di stimolare i recettori bersaglio dell’adrenalina (adrenergici) tra cui in particolare i recettori β 3, che si rinvengono in prevalenza a livello del tessuto adiposo bruno, dove i grassi possono essere utilizzati preferenzialmente con la finalità di produrre calore.

Il peperoncino

Con finalità simili viene proposto l’utilizzo di estratto di peperoncino, particolarmente utile nella ricerca di un effetto termogenico per la sua presenza in capsaicina, sostanza responsabile da un lato della “piccantezza” della spezia e dall’altro capace di attivare, come la sinefrina i recettori β 3adrenergici, favorendo quindi l’utilizzo di grassi per la produzione di calore.

La capsaicina

La capsaicina mostra inoltre interessanti capacità nel modulare l’appetito, favorendo in seguito all’assunzione il senso di sazietà, mostrandosi quindi nel complesso utile sia nel favorire un maggior dispendio energetico.

Il cacao

Ultimo ma non per questo meno importante si rivela il cacao, in prevalenza grazie al suo contenuto in teobromina, un alcaloide (presente in quantitativi minimali anche in diverse tipologie di tè) che mostra buone capacità di stimolo del sistema nervoso centrale in particolare favorendone l’attività delle connessioni sinaptiche, che ne permettono una coordinata attività.

La teobromina inoltre si mostra una sostanza termogenica ulteriormente funzionale grazie alla capacità di esercitare un’azione vasodilatatrice unita a un moderato effetto diuretico.

Utilizzati in maniera singola questi componenti nutraceutici dall’effetto termogenico si rivelano piuttosto interessanti ma è in sinergia che possono dare veramente il meglio completando l’uno l’azione dell’altro nel supporto funzionale di piani di allenamento e indirizzi alimentari volti alla riduzione del grasso in eccesso con un vero e proprio approccio metabolico “a tutto tondo”. Intervenendo su meccanismi che possano favorire tutti quei processi, possono essere utilmente sfruttati per favorire il consumo del tanto indesiderato grasso in eccesso.

articolo tratto da www.keforma.com

28 Mag 2019

Perdere Peso

Con l’arrivo della bella stagione, l’eliminazione di qualche chilo di troppo diventa uno degli obiettivi più frequentemente richiesti dagli utilizzatori di prodotti nutraceutici.
Le strade possibili e gli approcci disponibili sono decisamente tanti e basati su una serie di razionali funzionali tra loro molto diversi.

Com’è possibile per l’utente finale orientarsi relativamente al prodotto o alla gamma di prodotti che maggiormente rispecchiano le proprie necessità?

Un ottimo metodo potrebbe essere quello di semplificare, riducendo le varie soluzioni proposte in due macro-aree principali, dove prendere in considerazione le soluzioni in grado di esercitare uno stimolo o meglio un supporto metabolico piuttosto che le soluzioni in grado di intervenire a livello nutricinetico frenando la velocità di assorbimento dei nutrienti assunti.

Partendo dall’analisi delle soluzioni nutricinetiche è possibile identificare una serie di strumenti dalle caratteristiche interessanti, che hanno in comune la capacità di formare, a contatto con l’acqua, una matrice viscosa comunemente definita gel.

Quali sono i benefici derivanti dall’assunzione di fibre viscose?
La viscosità della fibra permette da un lato un’efficiente miscelazione con il materiale in digestione e dall’altro una sorta di modulazione, se non vera e propria riduzione, nella velocità di digestione enzimatica dei nutrienti in esso contenuti.

Quali sono alcune tra le principali risorse nutraceutiche?
Molto interessanti si mostrano la gomma di acacia, che unisce da un lato la capacità di formare gel viscosi, dall’altro quella di essere fermentata, agendo così come sostegno energetico nutrizionale per i bifidobatteri, specie fondamentali per un equilibrato benessere intestinale.

Con questa finalità diviene ulteriormente interessante l’abbinamento ai frutto oligo saccaridi (FOS), altra sostanza prebiotica fondamentale per il sostegno di questi batteri positivi, utile inoltre nel ridurre l’assorbimento dei grassi.

Un’ ulteriore sapiente miscela di fibre viscose, che possa includere per esempio il guar, gli arabinogalattani e il glucomannano può ulteriormente contribuire nella modulazione della velocità e nell’entità dell’assorbimento dei nutrienti, favorendo dinamiche più equilibrate e funzionali al dimagrimento, eliminando i potenziali effetti collaterali derivanti dall’assunzione di una singola fibra in quantità importanti.

Effetto sazietà per un controllo alimentare
L’effetto saziante inoltre dimostrato si rende molto adatto nel supportare tutti quei soggetti che trovano difficoltà nel seguire un piano alimentare controllato.

Supporto e stimolo del metabolismo
Quando invece si parla di supporto e stimolo metabolico la situazione si complica leggermente, in quanto vengono messe insieme molecole dagli effetti anche marcatamente diversi, che contribuiscono sinergicamente all’ottenimento del risultato.

Quali elementi aiutano a trasformare i grassi in energia?
Molto interessante a tal proposito è il contributo fornito dal peperoncino grazie al suo contenuto in capsaicina, sostanza molto interessante nello stimolo dell’attività del sistema nervoso, favorendo in particolare il consumo lipidico come fonte di energia.

Il suo utilizzo si rivela particolarmente interessante contestualmente a quello della caffeina, noto stimolante metabolico in grado di agire efficacemente sulla risposta nervosa e cardiovascolare, completando sinergicamente l’effetto del peperoncino. Non essendoci in questo caso un effetto saziante di natura meccanica, come nel caso delle fibre viscose, si rivela molto utile l’utilizzo di arancio amaro, proprio in virtù della sua capacità di modulazione nei confronti dell’appetito.

Il maitake, fungo dalle notevoli proprietà tonico-adattogene, modula il performance status dell’utilizzatore, derivante da un equilibrato stimolo delle diverse componenti metaboliche. Si mostra quindi particolarmente indicato oltre che per coloro che stanno seguendo un programma di dimagrimento soprattutto per quei soggetti con alterazioni dei principali parametri metabolici, come per esempio quelli implicati nella sindrome metabolica.

Ultimo ma non meno importante deve essere considerato il benessere intestinale, che spesso viene meno quando si inizia un piano di alimentazione controllata, queste problematiche non sussistono generalmente per i prodotti a base di fibre solubili in quanto il gel viscoso di per se costituisce un ottimo supporto meccanico alla defecazione e assumendole con buoni livelli di acqua le fibre solubili tendono ad aumentare la massa e l’idratazione fecale.

Utilizzando invece un approccio di stimolo metabolico, l’utilizzo di una micro-dose di lassativi antrachinonici come la senna e/o il rabarbaro possono favorire il mantenimento dell’equilibrio intestinale.

Le soluzioni quindi possono essere funzionalmente raggruppate, in base alle esigenze che accomunano diverse categorie di soggetti, garantendo ad ognuno un approccio efficace, sicuro e adatto alla propria situazione.

da www.nutrifarma.it

11 Set 2018

Vitamina D e performance – 1

Esistono numerose evidenze scientifiche e review che mettono in evidenza il fatto che la vitamina D sia essenziale per la struttura muscolare e la sua ottimizzazione.

All’inizio del XX secolo, si diceva che gli atleti ricorressero alle radiazioni UVB per migliorare le prestazioni rispetto agli avversari.
Più specificamente, negli ultimi anni è stata individuata una relazione tra insufficienza di vitamina D, atrofia delle fibre muscolari scheletriche di tipo II e aumento della deposizione di grasso intramuscolare. È dimostrato che la somministrazione di vitamina D capovolge gli effetti dell’atrofia muscolare negli anziani e aumenta la forza (quindi gli atleti di un secolo fa ci avevano visto giusto).

Negli ultimi anni diversi ricercatori hanno scoperto che il misterioso recettore della vitamina D è un’intera “superfamiglia” di ormoni steroidei, con numerosi e svariati effetti di promozione della crescita a livello genetico (effetti genomici).

La vitamina D viene attivata dal sole con una esposizione di 30 minuti e ¾ della superficie corporea esposta.

Negli alimenti la troviamo:

  • Olio di fegato di merluzzo (1 cucchiaio) 800UI
  • Salmone fresco (85 g) 288UI
  • Tonno in scatola (85 g) 76UI
  • Uova (1 uovo medio intero) 14UI
  • Cereali per colazione fortificati (27 g) 22UI