Farmacia Introini – Legnano
28 Set 2017

AUTODISCIPLINA: SEMPLICI TRUCCHI PER AVERE SUCCESSO!

Posto un obiettivo può succedere, nella quotidianità, di trovarsi difronte ad alcune scelte non propriamente razionalmente previste. Scelte che ci portano a fare qualcosa anche quando sappiamo che è meglio fare altro.

Facciamo un esempio. Quante volte decidiamo di voler perdere qualche chilo di troppo e poi a pranzo non sappiamo quale cibo scegliere, oppure quando siamo in ufficio e optiamo per l’ascensore anziché fare le scale.

La nostra scelta dipende da ciò che chiamiamo forza di volontà, che ha un’enorme influenza sulla nostra salute e sul nostro rendimento (lavorativo, scolastico o sportivo).

Vediamo allora di darci dei paletti e semplici regole in grado di potenziare la nostra autodisciplina.

Il ruolo della volontà

L’autocontrollo determina se studiamo o ci svaghiamo, se ci concentriamo sul lavoro o rimandiamo le scadenze. La mancanza di autocontrollo è a volte sintomo di una serie di disturbi più seri tra cui depressione, disturbo ossessivo-compulsivo e il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività. La parte del cervello responsabile di questo aspetto, la corteccia prefrontale, si trova direttamente dietro alla fronte. La corteccia prefrontale ci permette di pianificare, prestare attenzione e regolare le nostre emozioni e i nostri corpi, generalmente evitando di farci fare azioni di cui ci pentiremmo. In altre parole, ci permette di resistere ai nostri impulsi immediati e di reindirizzarli.

I compiti più gravosi vanno fatti la mattina

Quando il giorno volge al termine, la disciplina si esaurisce. La scelta dell’orario giusto perciò è importante, ma attenzione: se siete dei “gufi” è probabile troviate troppo gravoso “far bene” nelle prime ore della giornata. Provate in questo caso a svolgere i compiti nel pomeriggio inoltrato.

Lontano dalle «tentazioni»

Il modo migliore per resistere a una tentazione-distrazione è semplicemente quello di rimuoverla. Ci sono trucchi relativi al cibo (non comprare determinate cose o metterle negli scaffali ai piani alti) e ad altre “manie” (come guardare compulsivamente il telefono a cena) che vale la pena di mettere in pratica: agevoliamoci il compito. Allontaniamo le tentazioni e non aspettiamoci troppo da noi stessi quando siamo stanchi, stressati o affamati.

Monitorate i progressi

Che si parli disport o di alimentazione tenere un diario o acquistare un dispositivo che lo faccia per noi (come un orologio che monitora il movimento) aiuta molto: infatti osservare, prendere nota e soffermarsi su ciò che facciamo cambierà il risultato delle azioni.

Parcellizzate il tempo a disposizione

Questa è una strategia che si usa nel trattamento comportamentale per il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività. Quando bisogna fare molte cose potete impostare un timer che suoni ogni 3 o 5 minuti. Il tempo così non passerà inosservato e tra l’altro vi accorgerete di quante cose si possono fare in soli cinque minuti. Di più, se sarete in ritardo lo sarete solo di cinque minuti alla volta e potrete facilmente recuperare.

Bisogna anche lasciarsi andare

Se siete dei perfezionisti instancabili o persone che fanno sempre tutto al 110%, seguite qualche volta i vostri impulsi, anche se inopportuni nei tempi e nei modi. Permettetevelo. Anche perché una tentazione è più attraente quando diventa irraggiungibile, se invece ogni tanto ci permettiamo di “sgarrare”, l’oggetto del desiderio perderà un po’ della sua attrattiva.

21 Set 2017

ADERENZA TERAPEUTICA: DI COSA SI TRATTA?

Aderenza Terapeutica: espressione apparentemente complicata, concetto estremamente semplice.
Si tratta del  rispetto  delle  raccomandazioni  del  medico  riguardo  ai tempi,  alle  dosi,  alla  frequenza  e  alla  durata  dell’assunzione  di  un  qualunque farmaco.

L’aderenza  Terapeutica  riguarda  tutti  noi  giacchè a  chiunque  può  essere  prescritta l’assunzione  di  farmaci  (ad  esempio  per  malanni  passeggeri  come  quelli  stagionali) e  tutti dovremmo seguire  scrupolosamente le indicazioni del medico o del farmacista.

E’ questo il primo e fondamentale passaggio per la buona riuscita di qualunque terapia.

La regolare e prolungata assunzione di medicinali specifici è fondamentale nelle cure di lungo periodo  per le  malattie croniche: è  stato ad esempio dimostrato che, dopo  un  infarto  cardiaco,  rispettare  le  indicazioni  di  assunzione  riduce  del  75%  la probabilità  di  recidive,  mentre  non  assumere  con costanza  i  farmaci  anti-ipertensivi aumenta di circa il 30% il rischio di infarto o ictus*.

Ognuno di noi deve dunque avere un ruolo attivo nel seguire una cura, dalla più semplice a quella più articolata, comprendendo bene a cosa servono i farmaci  prescritti  e in che modo  dobbiamo  assumerli.  Un atteggiamento  che,  se  adottato  da  tutti,  può  avere  un impatto positivo sulla salute addirittura più di qualunque innovazione medica!

Nei  paesi  industrializzati  un  cittadino  su  tre  non  segue  le  indicazioni  del  medico, anche per una semplice sindrome influenzale. Nel caso della cura delle malattie croniche si arriva a un livello di aderenza appena un po’ più alto: il 50%.

Ma perchè non seguiamo le indicazioni del medico o del farmacista?

Spesso sottovalutiamo  la  nostra  condizione  di  salute  oppure  i  sintomi  di  una  malattia, senza pensare che i danni possano non essere evidenti, soprattutto all’inizio.

A volte restiamo  perplessi  quando  i  farmaci  da  assumere  sono  due  o  più,  temendo  (e sbagliando!) che possano essere nocivi.

Crediamo  che  possano  bastare  cure  blande  e  i  metodi  “artigianali”  o  “fai  da  te” della tradizione popolare (senza fondamento medico-scientifico).

Può succedere che ci sia una impossibilità economica o che non si riesca a creare  la  routine  (seppur  limitata  nel tempo) dell’assunzione.

Eppure bastano semplici accorgimenti per migliorare l’Aderenza Terapeutica:

– instaurare  un  rapporto  più  aperto  con  il  nostro  farmacista,  concedendo  fiducia  e, quando  necessario,  chiedendo  informazioni  sulla  patologia  e  sulla  terapia.

–  sottoporci  ai  controlli  indicati  (visite,  esami  ecc.)  per  verificare  l’efficacia delle terapie-cure (e convincercene!).

Tutto chiaro? 🙂

Buona aderenza dunque e ci vediamo in farmacia!

19 Set 2017

OBIETTIVO PELLE LUMINOSA!

Durante il periodo estivo –  causa caldo, aria secca, umido, raggi solari – la nostra pelle  subisce notevoli cambiamenti. Può succedere infatti che l’esposizione abbondante al sole, un’alimentazione sregolata o uno sbagliato utilizzo delle creme solari, provochino dei danni e cosi al rientro ci si ritrova con la pelle secca e disidratata.

Ristabilire la normale salute della pelle non è però una impresa impossibile.
Serve tempo, cura e dedizione. Bisogna ripristinare l’equilibrio cutaneo e la normale routine di pulizia e cura.

Particolarmente sensibile è la pelle del viso che richiede una attenzione particolare. Non dimentichiamo che di tutte le parti del corpo umano, la faccia è quella messa più a dura prova. Per questo è fondamentale riprendere il giusto ritmo applicando una crema idratante al mattino e una crema nutriente alla sera. Da non trascurare i trattamenti di bellezza come le maschere, da fare un paio di volte alla settimana e gli scrub settimanali con cui eliminare le cellule morte, favorendone il rigenero.

Non dimentichiamo che una pelle bella e sana ha bisogno di una prevenzione e di una cura continua, già a partire dal periodo in cui ci si espone al sole con filtri protettivi e integratori a base di antiossidanti e carotene.

Poi, al rientro dalle vacanze, la pelle va pulita con detergenti delicati e idratata con maschere specifiche per contrastare la xerosi (secchezza cutanea) o con trattamenti terapeutici ad hoc.

Il nostro consiglio è di detergere la pelle di viso e corpo ogni giorno in maniera costante e aiutarsi con prodotti qualificati per l’idratazione, individuabili meglio con l’aiuto di uno specialista.

Soprattutto per questo domani vi aspettiamo in farmacia. Non solo le nostre dottoresse faranno consulenze approfondite, personalizzate e gratuite. Per tutta la giornata ci sarà uno sconto eccezionale del 30% su tutti i prodotti idratanti!

OBIETTIVO PELLE LUMINOSA!

Ci vediamo in farmacia 🙂

 

14 Set 2017

SPORT E TEMPO!

Qual è la scusa numero uno per evitare di fare sport?
Ovviamente la mancanza di tempo, scusa facile e verità spesso diffusa. D’altronde in un mondo frenetico come il nostro è sempre più complicato ritagliarsi anche solo un’ora da dedicare all’attività fisica, sia per una questione di tempistica che di voglia.

Però quando si desidera ardentemente qualcosa, il tempo per fare un po’ di movimento lo si trova. Inoltre poiché per tenersi in forma non è necessario allenarsi tutti i giorni – bastano tre allenamenti settimanali – con un pizzico di impegno è possibile mettere in pratica le giuste tecniche per organizzare al meglio le proprie giornate e trovare così il tempo di fare sport.

Abbiamo cosi pensato ad alcuni suggerimenti utili alla nostra causa.

  1. Alzatevi un’ora prima

In questo modo non abbiamo più scusanti per saltare l’attività fisica e trarremo anche maggiori benefici dagli allenamenti. Com’è noto allenarsi al mattino oltre a renderci più attivi ed energici, aumenta il metabolismo e aiuta a bruciare più calorie durante il resto della giornata.

  1. Approfittate della Pausa Pranzo

Se la durata della vostra pausa pranzo ve lo permette, potrete facilmente sfruttare questo momento della giornata per dedicarvi alla palestra o all’attività fisica in generale, senza però mai rinunciare al pranzo. Iscrivetevi nella palestra vicina al posto di lavoro e poi pranzate, oppure concedetevi una bella e lunga camminata dopo pranzo.

  1. TV e Fitness

Se non riuscite proprio a ritagliarvi un’ora di tempo per l’attività fisica, un ottimo suggerimento è sostituire il binomio TV + Divano con quello TV + Fitness. Parliamo di un normale allenamento casalingo a base di crunch, pesi, piegamenti davanti al vostro film o programma preferito.

  1. Figli e Sport

Se avete dei bambini e dovete accompagnarli agli allenamenti di calcio, nuoto, tennis e quant’altro, approfittate dell’attesa per correre nella pista di atletica o partecipare a qualche corso di nuoto.

Infine se non riuscite ad allenarvi tre volte la settimana, fatevi furbi e, quando possibile, allungate le sedute d’allenamento da una a due ore. In questo modo recupererete il tempo perso e potrete accontentarvi di meno allenamenti settimanali.

 

Qualcuno diceva che VOLERE E’ POTERE 😉
Buon allenamento!

 

 

12 Set 2017

AMINOACIDI ESSENZIALI

In particolari situazioni, quali sport o regimi dietetici, è importante l’integrazione non solo di aminoacidi ramificati ma di tutto il pacchetto degli aminoacidi essenziali.

Gli aminoacidi essenziali sono nove e sono quelli che il nostro corpo non è in grado di sintetizzare attraverso altri alimenti. Devono essere, quindi, necessariamente introdotti con la dieta in maniera forzata.

Gli aminoacidi essenziali sono: leucina, valina, isoleucina (i tre ramificati), lisina, fenilalanina, treonina, istidina, metionina, triptofano.

Analizziamoli velocemente.

Gli aminoacidi ramificati rappresentano il 50% della struttura muscolare scheletrica, vengono consumati durante l’esercizio fisico (catabolismo) e devono essere ripristinati velocemente.

La lisina è un potente regolatore della produzione del GH (ormone della crescita).

La fenilalanina è un neuro-modulatore correlato alla dopamina (migliore gestione dell’energia), all’adrenalina e alla secrezione degli ormoni tiroidei.

La treonina è un regolatore del turnover proteico, essenziale per la rigenerazione dei tessuti (in particolare collagene ed elastina, essenziali per i tendini).

La metionina viene affiancata alla treonina per aumentare il suo effetto disintossicante epatico e di eliminazione dei metalli pesanti.

L’istidina è un modulatore dell’istamina ed è coinvolta nella formazione dell’emoglobina.

Il triptofano è un neuro-modulatore e stimolatore che, nello sportivo, deve essere usato in basse quantità in modo tale da non stimolare troppo la serotonina.

Gli aminoacidi essenziali devono essere utilizzati in tutti gli sport di alta prestazione che coinvolgono tutto il corpo, nel crossfit e nelle sedute di functional training durante le quali il fisico è sottoposto a molteplici stress durante le lunghe sedute.

Questi sono necessari anche per riequilibrare diete con poche proteine o con alimenti di basso valore biologico (proteine vegetali).

Sono inoltre interessanti per gli sportivi che non riescono a fare gli spuntini proteici per garantire al corpo un rifornimento plastico di prima qualità.

 

Per maggiori dettagli e chiarimenti aspettiamo i vostri commenti o ci vediamo in farmacia per una consulenza!

 

 

07 Set 2017

SPORT: BENEFICI MENTALI OLTRE CHE FISICI

Spesso raccontiamo di quanto lo sport faccia bene alla nostra salute fisica.
Verità assoluta e indiscussa 🙂

I benefici sono noti a tutti e tutti sappiamo quanto praticare in maniera costante uno sport possa consentire un buon livello di salute.

Ma non finisce qui!

Molti sono gli studi scientifici che dimostrano quanto l’attività fisica sia vantaggiosa anche per la salute mentale!

E’ dimostrato che l’attività fisica abbia un effetto antidepressivo molto efficace, al punto da poterla considerare un vero e proprio farmaco antidepressivo. Quest’azione è molto evidente nelle depressioni di tipo “nevrotico” da cui nessuno di noi è completamente libero.
[Per le depressioni di tipo psicotico le cose cambiano, in quanto si tratta di malattie più gravi per le quali occorre l’opera dello specialista.]

Ciò che è provato è che l’attività fisica agisce come antidepressivo, rafforza l’autostima, rilassa ed annulla gli effetti dello stress: è il miglior antidoto per le malattie psicosomatiche.

Questo accade quando l’allenamento non è indirizzato verso l’avversario o la vittoria, ma verso se stessi, verso il proprio corpo. In questo modo si evitano possibili effetti psicopatologici, come la sindrome pre-agonistica e la sindrome post-agonistica.
In verità anche l’agonismo, pensato e vissuto come superamento di se stessi, è altrettanto positivo per la mente, giacchè diventa uno stimolo, uno obbiettivo e una forte motivazione.

In verità lo sport, in tutte le sue forme, associato ad uno stile di vita sano e vissuto come pratica di benessere non può che renderci persone migliori, fisicamente e mentale preparate ad affrontare il quotidiano.

 

31 Ago 2017

FOCUS MULTIVITAMINICO: COME, QUANTO E PERCHE!

Perchè devo assumere un multivitaminico? Quale devo scegliere?

Il rientro alla quotidianità è sempre caratterizzato da nuovi interrogativi e soprattutto rinnovati buoni propositi. Ma andiamo per ordine e racchiudiamo qui le domande/richieste piu frequenti.

 

CONSUMO ABBASTANZA VERDURE E FRUTTI CRUDI E FRESCHI?

Frutta e verdura sono tra le principali fonti di micronutrienti come vitamine e minerali.

Perchè preferirle fresche e crude?

Fresche perchè una volta staccato dalla pianta il frutto o la verdura non saranno più nutrite dalla stessa e quindi consumeranno le proprie energie interne: da questo è possibile comprendere come maggiore sarà il tempo da cui il vegetale è stato raccolto e minore sarà il tenore vitaminico che potrà fornire.

Crude in quanto diverse sostanze di natura vitaminica sono sensibili al calore fornito con la cottura e fotolabili, degradabili quindi dalla radiazione luminosa caratteristica della luce solare. Dunque sia i tempi di cottura che le preparazioni che prevedono il taglio e la sbucciatura del prodotto comportano una perdita ulteriore di queste sostanze.

In assenza della possibilità di consumare fonti vegetali con queste caratteristiche o con queste modalità, il multivitaminico potrebbe mostrarsi una buona soluzione di completamento funzionale.

 

ANCHE SE UTILIZZO FRUTTA E VERDURA NE BRUCIO DI PIU’ DI QUANTI NE INTRODUCO CON LA MIA ATTIVITA’ FISICA?

La quantità delle diverse sostanze vitaminiche è strettamente correlata al livello di attività fisica in quanto fisiologicamente utilizzate come antiossidanti (come per esempio la vitamina C, la A, la E …) oppure nei processi biochimici correlati alle funzioni metaboliche (come per esempio le vitamine del gruppo B).

Quindi maggiore sarà il livello di attività fisica, maggiore sarà la produzione di specie radicaliche dell’ossigeno e di conseguenza maggiore sarà il fabbisogno di specie vitaminiche ad azione antiossidante.

Stesso discorso vale per i cofattori metabolici. Infatti maggiore sarà la richiesta metabolica dell’organismo, maggiore sarà la richiesta per esempio di vitamine del gruppo B.

Il quantitativo di micronutrienti dovrà quindi essere bilanciato sulla base del livello di attività dell’utilizzatore finale, completando se necessario quanto fatto con l’alimentazione anche con l’integrazione.

 

– NE ASSUMO ABBASTANZA PER LA MIA ETA’ E CONDIZIONE?

Un soggetto nell’età dello sviluppo avrà una massa corporea e un metabolismo variabile, diversamene da un soggetto nella terza età.

Oltre all’età anche il sesso rappresenta un’importante discriminante. Infatti l’assunzione vitaminica deve essere attentamente personalizzata, soprattutto nel periodo fertile per il sesso femminile, dove il turn over tissutale comporta un importante impegno sia metabolico che sintetico (tissutale ed emopoietico).

 

Per una integrazione corretta dovremo quindi considerare:

 

  • Possibilità alimentari
  • Età
  • Sesso
  • Livello di attività fisica

 

Il nostro farmacista esperto in integrazione ti aiuterà ad individuare il prodotto corretto per le tue esigenze. Ti aspettiamo a Legnano, in via Pontida!

 

29 Ago 2017

SINDROME DA RIENTRO: CINQUE REGOLE DI SOPRAVVIVENZA!

Terminate le ferie, il rientro potrebbe rivelarsi un vero e proprio trauma.

A livello psicologico i benefici del riposo guadagnato svaniscono lasciando spazio a sentimenti e umori come stanchezza, tristezza e nostalgia.  Tornati in ufficio si possono accusare sintomi come difficoltà di concentrazione, mal di testa, stanchezza, sensazione di confusione, perdita di entusiasmo e irritabilità, ma anche dolori muscolari, eccesso di sudorazione, tachicardia.

Tutto il corpo insomma dice «no» al ritorno alla routine, ma un «atterraggio morbido» è possibile. Per questo abbiamo pensato a cinque semplici regole da seguire.

 

  1. Rientro graduale

Lasciarsi uno o due giorni di ferie da trascorrere in città prima di tornare alla routine aiuta a riprendersi spazi e tempi. Anche una volta tornati alla scrivania è bene cercare di non farsi sopraffare dagli impegni, ma stilare una lista di urgenze da sbrigare. La gradualità aiuta a superare le angosce da rientro.

 

  1. Porsi obiettivi raggiungibili

Inutile voler fare tutto subito. Bisogna procedere passo per passo dandosi mete ragionevoli sia in ufficio che nella ripresa della forma fisica. Vietato strafare quindi!

  1. Avere cura di sé

Il benessere da ferie deriva dal mix di buone abitudini che dovremmo mantenere una volta tornati a casa: trovare ogni giorno il tempo per una coccola a se stessi fa bene all’umore e aiuta a mantenere più a lungo i benefici del riposo estivo.

 

  1. Recuperare i ritmi giusti

La vacanza spesso è sinonimo di sregolatezza. Per rientrare nella routine bisogna poco a poco ritrovare i ritmi giusti, innanzitutto tornando a dormire un adeguato numero di ore per notte (non meno di 6-7 ore) e andando a letto più o meno sempre alla stessa ora. Secondo passo, mangiare a orari altrettanto regolari: anche i pasti, come il sonno, “sincronizzano” l’organismo e lo aiutano a tornare alla routine.

 

  1. Fare movimento

L’attività fisica è essenziale per mantenersi in forma e per contrastare i malesseri da sindrome da rientro come affaticamento, irritabilità, cattivo umore: anche in questo caso è essenziale la gradualità.

24 Ago 2017

NOVE REGOLE PER GENGIVE PERFETTE

Abbiamo parlato di sorriso e denti. Spesso pero il vero cruccio è rappresentato dalle gengive.

L’infiammazione delle gengive causata spesso da un eccesso di batteri può essere l’origine di numerosissimi fastidi, sino a fare da apripista alla parodontite, una malattia che è la prima causa di perdita di denti nella terza età.

Per questo abbiamo cercato di racchiudere in dieci punti le regole principali da seguire. Regole base per non correre rischi, né da giovani né in tarda età.

  1. Non fumare.
  2. Lavare bene denti e gengive. Preferire lo spazzolino elettrico a quello manuale.
  3. Pulire gli spazi interdentali è fondamentale. Quando lo spazio lo consente utilizzare gli scovolini al posto del filo.
  4. Lavare denti e gengive almeno due volte al giorno per 4 minuti.
  5. Introdurre adeguate quantità di vitamina C e antiossidanti attraverso una dieta ricca di frutta e verdura.
  6. Sottoporsi almeno due volte all’anno a una seduta di igiene professionale e a un controllo dal dentista.
  7. Durante la visita di controllo chiedere di eseguire sempre il test PSR per controllare la salute delle gengive. Si tratta di un test indolore che in 5 minuti permette di valutare la presenza di gengive sane, la presenza di infiammazione superficiale (gengivite) o un problema profondo (parodontite).
  8. Se le gengive sanguinano, sono arrossate o l’alito è cattivo, andare subito dal dentista.
  9. Non trascurare le infiammazioni gengivali anche superficiali per evitare che si trasformino in parodontite.
16 Ago 2017

AGOSTO: TEMPO DI VACANZA E BILANCI!

Piccola pausa ed eccoci nuovamente qui, online e anche in farmacia.

Abbiamo riposato, abbiamo ricaricato le pile e siamo pronti per ricominciare.

Perché Agosto è davvero un mese speciale. Non è semplicemente il mese delle ferie. E’ il mese dello stacco. Del fermo – anche forzato – che ci permette di riposare ma soprattutto di riflettere.

 

Ad agosto prepariamo il terreno per quello sarà. Pensiamo a cosa siamo in quel momento e a quello che vorremmo essere. Pensiamo al desiderio sempre presente ma spesso sopito di realizzazione e serenità. Dal lettino o dal fresco di una baita riponiamo aspettative verso il mese che sarà. Perche se Agosto è il mese del fermo, Settembre è il mese della ripresa. Il vero inizio anno.

 

Voi che pensieri avete fatto?

 

Che aspettative state elaborando?

 

La nostra è stata una primavera ricca. Il sito nuovo, il lancio del blog, la nostra nuova avventura comunicativa.  L’estate è stata magica tra solari, ferie e stelle cadenti. L’autunno lo immaginiamo frizzante. Abbiamo tante idee in mente. Alcune sono progetti, altre sono nel cassetto.

 

Ferragosto è proprio il capodanno estivo. Superata quella data, l’estate volge al termine e noi abbiamo gia l’adrenalina di quello che sarà.