Farmacia Introini – Legnano
14 Nov 2017

AUTUNNO IN PALESTRA

Si, l’autunno è la stagione ideale per tornare in palestra e costruire la massa muscolare.

In questo periodo molti infatti preferiscono dedicare un congruo periodo (6/8 settimane) al miglioramento della forza. Questo perché simile allenamento – seppur non dia riscontri diretti sull’aumento di volume – dona caratteristiche atletiche che poi possono essere convenientemente usate per le sedute più specificatamente dedicate all’ipertrofia.

Per il raggiungimento di questo obiettivo si consiglia un’alimentazione “abbondante” seppur “pulita”. Quindi si prevedono i 3 pasti principali (colazione, pranzo, cena) e 2/3 spuntini (metà mattina, metà pomeriggio ed eventualmente post cena).
In questo contesto assumono una grande importanza i grassi e i carboidrati che devono essere adeguatamente ed equamente distribuiti in ogni pasto.

L’integrazione gioca un ruolo molto importante in quanto offre al corpo la possibilità di potere dare quel qualcosa in più che permette sia di spingere l’allenamento verso nuovi limiti che di esaltare i recuperi.
Per questo – e non solo – vi aspettiamo direttamente in farmacia!

Mixando allenamento, alimentazione e recupero sarà possibile avviare con successo un autunno di muscolazione.

10 Nov 2017

ANZIANI: LO SPORT AIUTA A CONTRASTARE IL DECLINO COGNITIVO

A una certa età, allenarsi per rafforzare i muscoli potrebbe rallentare l’invecchiamento del cervello.
È quanto emerge da uno studio realizzato da un team di ricercatori australiani. Dallo studio emerge che il miglioramento delle funzioni cognitive sia legato all’aumento della forza muscolare. Più le persone diventano forti, maggiore è il beneficio per il loro cervello.

Gli autori hanno coinvolto 100 adulti di età compresa tra 55 e 86 anni, che soffrivano di decadimento cognitivo lieve (Mci): un disturbo che intacca alcune capacità cognitive, come la memoria, ma consente ai malati di restare autonomi.
Ai partecipanti è stato chiesto di svolgere attività fisica due/tre volte a settimana per un periodo di sei mesi. In particolare, i soggetti sono stati incaricati di praticare il sollevamento pesi per rafforzare la muscolatura. Tutte le sedute erano programmate per fare in modo che ogni volontario impiegasse l’80% della propria forza. Pertanto, con il passare dei mesi, man mano che i soggetti diventavano più forti, la quantità di peso da sollevare è stata aumentata in modo che continuassero ad adoperare l’80% della loro forza.
Dopo i sei mesi di allenamento, è emerso che l’aumento della massa muscolare dei partecipanti era associato a un miglioramento delle loro funzioni cognitive. Questo dato è stato confermato dalla scansione cerebrale dei volontari, eseguita tramite la risonanza magnetica, che ha evidenziato un significativo aumento del volume di alcune aree del cervello, rispetto all’inizio dello studio.
I ricercatori, infine, hanno scoperto che i benefici ottenuti con l’allenamento muscolare erano evidenti anche a distanza di 12 mesi dal termine dell’esperimento.

Ecco dunque che praticare uno sport – in maniera continuativa e costante – contribuisce a raggiungere un invecchiamento sano della popolazione.
La chiave è esercitarsi frequentemente, almeno due volte a settimana, e con un’intensità elevata, in modo da aumentare il più possibile la forza fisica. Questo garantirà al cervello il massimo beneficio.

07 Nov 2017

SPORT E MOTIVAZIONE!

Il richiamo del piumone, il calore confortante della casa … svegliarsi per la corsa o l’allenamento prefissato non è per molti un gesto privo di sacrifici.

Ma i benefici sono indiscussi e cosi proviamo a trovare qualche motivo per lasciare il comodo nido domestico e mettersi in moto anche di prima mattina!

Pronti? Otto ragioni che motivano, spronano e incentivano!

1) Preparatevi un out-fit la sera prima
Alzarsi ancora prima dell’orario previsto solo per preparare l’attrezzatura sportiva è uno dei deterrenti più efficaci contro l’allenamento mattutino. Evitate alibi preparando l’occorrente la sera prima e scegliete abiti comodi e che vi mettano di buon umore!

2) Niente ore piccole
Secondo l’esperta Michelle Segar, una condizione “non negoziabile” per il work-out mattiniero è andare a letto presto. Al momento della sveglia saremo più riposati e meglio disposti al traumatico distacco col cuscino.

3) Impostate due sveglie
Troppo facile allungare il braccio e silenziare la sveglia. Con due timer settati a pochi minuti di distanza invece, sapremo che è proprio ora di alzarci e di andare a fare il nostro dovere nei confronti di noi stessi!

4) Accendete la luce!
Il buio è amico del sonno. Appena aprite gli occhi quindi, accendete le luci o aprite le finestre. Questo è un ottimo modo per mettersi in moto!

5) Ricordatevi che lo sport mattutino fa bene!
Quando si finisce un allenamento ci si sente sempre bene, sia fisicamente (grazie al rilascio di endorfine) che mentalmente. Ricordiamocelo quando ci stiamo ancora stropicciando gli occhi, in modo da motivarci a dovere.

6) Bevete spremute
Le spremute di agrumi sono energia allo stato liquido. In più sono gustose, quindi solleticate il vostro appetito mattutino con questa coccola tonificante.

7) Non opprimetevi con obiettivi troppo ambiziosi
Siate consapevoli che l’esercizio vi fa sempre e comunque bene, anche se non si diventa delle sculture greche!

8) Pianificate una routine
Trovare il giusto programma di allenamento è essenziale per allenarsi con risultati e con motivazione.

02 Nov 2017

SPORT & INVERNO

Chi ha detto che in inverno vanno abbandonate scarpe da ginnastica e attività fisiche all’aperto?

In inverno ci sono almeno due motivi in più per fare attività motoria.
Prima di tutto, d’inverno, con l’accorciarsi delle giornate e la diminuzione della luce solare, aumentano i sintomi dovuti ai disturbi dell’umore, come per alcune forme di depressione, e fare attività fisica si sa migliora l’umore.
Un secondo fattore spinge a mantenere buoni livelli di attività fisica quando fa freddo in quanto l’attività fisica rafforza il sistema immunitario e quindi aiuta a combattere i malanni di stagione come i raffreddori e l’influenza.

Le persone in buona salute non hanno particolari problemi ad allenarsi all’aperto con temperature anche molto basse, purché seguano alcune indicazioni.
Anche i bambini possono correre, giocare e muoversi all’aperto con il freddo. Basta ricordare che, a causa della loro conformazione fisica, tendono a disperdere più velocemente il calore corporeo rispetto agli adulti e a raffreddarsi più facilmente. Bisogna quindi controllare che non stiano all’aperto troppo a lungo.
Le persone che hanno qualche malattia, come un problema cardiovascolare, devono invece consultare prima il proprio medico per valutare l’intensità dell’attività fisica da praticare con il tempo freddo.

Superati dunque eventuali dubbi e consapevoli dello scenario, tutti possiamo fare sport anche d’inverno.
Teniamo a mente qualche suggerimento.
Ovvero:

  • Consultiamo le previsioni del tempo: è ad esempio sconsigliato fare attività fisica quando il terreno è ghiacciato, oppure quando piove o tanto vento.
  • Attenzione al nostro abbigliamento: l’errore più frequente tra le persone che fanno attività fisica all’aperto è vestirsi in modo troppo pesante. In questo caso si rischia di sudare in quantità, rimanere con i vestiti umidi e sentire freddo.
  • Idratiamoci: anche se l’inverno non viene spesso collegato all’idea di una bibita fresca, è necessario idratarsi bene per non perdere minerali. Il minore stimolo a bere rispetto all’estate è un ulteriore buon motivo per fare attenzione a questo aspetto. Bisogna idratarsi prima, durante e dopo l’esercizio fisico. L’acqua disseta, senza riempire di zuccheri e calorie inutili, ed è da preferire alle bevande energetiche.

In conclusione, il clima rigido non è in sé un ostacolo allo svolgimento di attività fisica all’aperto.
Per cui buono sport a tutti … e per nuovi dubbi vi aspettiamo in farmacia 🙂

 

26 Ott 2017

PRENDETEVI CURA DI VOI STESSI, ADESSO!

Sui nostri integratori riprendiamo la frase di Schopenhauer: la salute non è tutto ma senza salute tutto è niente.

Perché è così importante farsi del bene e abituarsi a curarsi? Perché la salute e il suo mantenimento sono alla base di tutto?

Spesso – colti da x fattori sterni e dal ritmo travolgente della quotidianità – dimentichiamo quello che vogliamo, perdiamo di vista le priorità e noi stessi.

Eppure il prendersi cura di sé dovrebbe essere un nostro primo pensiero.  Un pensiero che ci fa capire che siamo una persona importante, che abbiamo delle necessità uniche.

Bisognerebbe capire che i falsi piaceri sono veleni per il corpo (fumo, alcool, droghe, cibo in eccesso, etc.), e in realtà non ne abbiamo alcun bisogno per sentirci bene.
Bisognerebbe riprender sé stessi, non essere dipendenti e schiavi di qualcosa, senza lasciarsi andare.

Il nostro fisico, il nostro corpo, aspetta solo una nostra maggiore attenzione.
Si, bisognerebbe imparare ad avere cura di sé stessi, ad avere amore per sé stessi.
Non lasciarsi andare all’ozio è una delle armi più potenti di cui disponiamo: bisogna fare dell’ozio una terapia e non uno stato di vita costante.

Passo dopo passo possiamo rendere il nostro fisico migliore, volerci bene e di conseguenza essere in pace con noi stessi e trovare una pura felicità.

Perché sì, la vita scorre. Ed è troppo importante avere una buona salute e un equilibrato benessere.

Si può realmente avere una salute invidiabile, invecchiare bene, prevenire le malattie, avere una vita gratificante fino all’ultimo dei nostri giorni.
Si può avere un cervello migliore.
Si può onorare al meglio la nostra unica vita.

Assumendo il controllo totale dei nostri pensieri consci, possiamo determinare la direzione della nostra vita. Assumendone il controllo, ci sentiremo felici, potenti, sicuri e liberi.
Ed è tutto un complesso di cose che ci fa fare da trampolino di lancio verso la vita, verso il pensare, verso lo stare allenati nel fare ogni giorno il meglio nelle nostre cose.

Perché è lo stare in sintonia con noi stessi, il ricordarsi di noi stessi, il volersi bene ogni giorno, incessantemente che ci prepara al meglio della vita.

E’ una forma mentis di primaria importanza alla quale dovremmo essere ben abituati fin dall’età dello sviluppo, attraverso una cultura che “insegni” il benessere.

Per questo in farmacia siamo legati al concetto e al servizio della consulenza e dell’informazione corretta sulla salute.

La cura della propria salute non è solo andare dal medico ogni tanto e farsi qualche analisi. E’ molto di più. E’ uno stile di vita. E’ capire.

E così è importante conoscere la salute e prendersi cura di sé stessi anzitutto autonomamente nel proprio quotidiano perché la salute è qualcosa di troppo importante.

Il mantenimento di uno stile di vita che sia al massimo salutare sia per il fisico che per la mente è fondamentale ed è da ricercare ed attuare.

Prendetevi cura di voi stessi. Adesso!

 

10 Ott 2017

SETTE REGOLE PER NON AMMALARSI

L’autunno è arrivato e con il cambio di temperature, spesso, arrivano anche i malanni di stagione. Per questo, sulla base anche di uno studio americano, abbiamo pensato a sette semplici azioni da adottare per ridurre il rischio di raffreddori, tosse, mal di gola e influenza.

1) DORMIRE ALMENO 7 ORE PER NOTTE 

Dormire è fondamentale perche una carenza, specie se cronica, porta con sé il serio abbassamento delle difese immunitarie.

2) MANGIARE SANO 

Per non ammalarsi è fondamentale mangiare sano. Non saltare mai la colazione, fare tre pasti completi che comprendano sempre frutta e verdura, evitare bibite e cibi con troppo zucchero che rallentano la funzione immunitaria. E’ importante non arrivare affamati al pasto perché il corpo percepisce il digiuno come uno stress importante.

3) PRATICARE ATTIVITA’ FISICA 

È importante la pratica di attività fisica, basta anche una camminata tutti i giorni: l’esercizio riattiva la circolazione del sangue potenziando la funzione immunitaria.

4) LAVARSI LE MANI 

Fondamentale regola anti-contagio è il lavaggio delle mani: mai mangiare, mai toccarsi naso, occhi e bocca con le mani sporche.

5) CONTROLLARE LO STRESS 

Lo stess va tenuto a bada. Attraverso gli ormoni che mette in circolo, lo stress indebolisce le difese del corpo. Se la vita è troppo piena di impegni e frenetica, bisogna darsi un tempo per recuperare, onde evitare che lo stress vada fuori controllo.

6) RIDERE

Sesta regola, tenere alto lo spirito, ridere e frequentare persone piacevoli: la socialità infatti aumenta le difese immunitarie.

7) COPRIRSI ADEGUATAMENTE 

Infine è importante non prendere freddo. Un corpo ben riscaldato può prevenire il contagio di virus.

Superati i rischi dei malanni, l’autunno rimane una stagione magica da vivere.

Ci vediamo in farmacia per approfondire l’argomento 😉

05 Ott 2017

CAPELLI: AUTUNNO O ORMONI?

Abbiamo parlato di capelli, abbiamo affrontato l’autunno e dato qualche piccolo suggerimento.

Ma oltre al passaggio fisiologico di una stagione possono esserci altre mille e personali sfumature.

Nel caso delle donne ad esempio ci sono gli ormoni che giocano – come sempre – un ruolo fondamentale.

Dopo il parto, durante l’allattamento, in un periodo di stress, quando si interrompe la pillola contraccettiva. Quando l’ovaio ha qualche alterazione o sta per cessare la sua attività, con la menopausa.
Sono tutte occasioni in cui gli ormoni in subbuglio possono creare problemi alla chioma femminile più folta.
Vedi una caduta più abbondante, fino a un diradamento evidente o, nei casi estremi, un’alopecia androgenetica, cioè una perdita legata a un surplus di ormoni maschili.

La prima cosa da fare è risalire alle cause del problema rivolgendosi come sempre a personale qualificato e competente.

Prendiamo ad esempio come riferimento il periodo successivo alla gravidanza durante la quale gli estrogeni avevano reso meravigliosi pelle e capelli. Lo stress del parto, il calo ormonale post-gestazione e, contemporaneamente, l’aumento della prolattina che stimola la produzione di latte materno, creano condizioni decisamente sfavorevoli. In fase di allattamento, perdipiù si perdono anche sali minerali altrettanto preziosi per i capelli.

Anche l’interruzione della pillola contraccettiva, con un conseguente calo degli estrogeni portati dal farmaco, può causare un passeggero squilibrio.

Ma sono fenomeni del tutto transitori. E anche in questi periodi è possibile prevenire l’eccessiva caduta: dopo una consulenza approfondita si può ricorrere a lozioni a base di proteine, in particolare di cheratina, nonché a integratori a base di sostanze come la biotina.

Come sempre accade la consapevolezza rappresenta il primo e fondamentale step per conquistare salute,  benessere e bellezza.

03 Ott 2017

CAPELLI E AUTUNNO

Con l’autunno e con l’avanzare della famosa #ToDoList tendiamo a prestare maggiore attenzione anche ai capelli.

Succede anche che in questa stagione specifica i capelli si trovino in un momento preciso definito da alcuni proprio “caduta fisiologica dei capelli”.

Mediamente gli esperti stimano che ognuno di noi perda, quasi senza accorgersene, tra i 50 e i 70 capelli al giorno.

Nel periodo autunnale il fenomeno si intensifica, ma si tratta di qualcosa di naturale: i capelli hanno, infatti, un loro ciclo di crescita che durante l’autunno e la primavera, mesi in cui ci accorgiamo di perderli, tende ad accelerare a causa del cambiamento climatico. Si tratta dunque di una sorta di “rinnovamento” del cuoio capelluto che non deve destare particolari preoccupazione a meno che la quantità sia davvero eccessiva.

Per cui niente allarmismo, ma qualche attenzione in più.

Ma non solo.

Qui i nostro suggerimenti:

  1. CAPELLI E ALIMENTAZIONE

Nutrirsi nel modo giusto è di primaria importanza per una capigliatura sana e robusta.
Largo spazio deve essere dato a frutta e verdura fresche, preziose fonti di vitamine, minerali e antiossidanti, che vanno consumate quotidianamente. Tra le vitamine più importanti c’è la B, la cui mancanza è tra le prime cause di caduta, poiché stimola la crescita dei capelli, oltre a combattere l’eccesso di sebo. La si può reperire mangiando cereali integrali, pesce grasso (come salmone, aringa e sgombro), piselli e yogurt.
La vitamina A, invece, presente in carote, fegato e patate dolci, rinforza il fusto. Infine, la vitamina C di cui sono ricchi agrumi, kiwi e peperonl, favorisce la crescita, mentre la vitamina E, che si trova in cereali, riso integrale, olio di oliva, mandorle e noci regola la produzione di sebo.
Per la salute della chioma sono importanti anche i sali minerali: il ferro, presente nella carne, e il rame, di cui è ricco il fegato. Lo zinco è assimilabile consumando carne di manzo e pane bianco. Il selenio è reperibile attraverso cereali, uova e pollame e, infine, il manganese, disponibile in pane integrale e avocado.
Non si dimentichi che a causare la perdita dei capelli può essere anche una dieta sbilanciata. Se l’alimentazione è povera di proteine che formano il fusto del capello, questo si indebolisce, diventa secco, opaco, sottile e facile a spezzarsi, fino a cadere. È utile anche bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, lontano dai pasti, come assumere cure con complessi vitaminici.

  1. NEMICO NERVOSISMO

Ansia e stress possono ripercuotersi sui capelli a causa di alterazioni ormonali. Tra gli ormoni prodotti in condizioni di stress ci sono quelli surrenalici, che riducono la vita media del capello.

  1. LONTANI DA DETTI E CREDENZE POPOLARI

Non è  vero che tagliare i capelli serve a rinforzarli, in quanto la parte viva è il follicolo pilifero sul cuoio capelluto, non la lunghezza.
Non è vero che i capelli vanno lavati meno frequentemente.
La caduta di capelli non si evita con l’uso di lozioni, creme, balsami e oli.

Come sempre accade la consapevolezza ci indicherà la strada giusta. E’ importante rivolgersi sempre a personale qualificato e insieme scegliere i percorsi giusti da seguire.

E’ importante individuare i prodotti giusti, non aggressivi e specifici per ogni precisa e personale esigenza (qui qualche idea).

Felice e ricco autunno 🙂

 

 

 

 

 

 

 

28 Set 2017

AUTODISCIPLINA: SEMPLICI TRUCCHI PER AVERE SUCCESSO!

Posto un obiettivo può succedere, nella quotidianità, di trovarsi difronte ad alcune scelte non propriamente razionalmente previste. Scelte che ci portano a fare qualcosa anche quando sappiamo che è meglio fare altro.

Facciamo un esempio. Quante volte decidiamo di voler perdere qualche chilo di troppo e poi a pranzo non sappiamo quale cibo scegliere, oppure quando siamo in ufficio e optiamo per l’ascensore anziché fare le scale.

La nostra scelta dipende da ciò che chiamiamo forza di volontà, che ha un’enorme influenza sulla nostra salute e sul nostro rendimento (lavorativo, scolastico o sportivo).

Vediamo allora di darci dei paletti e semplici regole in grado di potenziare la nostra autodisciplina.

Il ruolo della volontà

L’autocontrollo determina se studiamo o ci svaghiamo, se ci concentriamo sul lavoro o rimandiamo le scadenze. La mancanza di autocontrollo è a volte sintomo di una serie di disturbi più seri tra cui depressione, disturbo ossessivo-compulsivo e il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività. La parte del cervello responsabile di questo aspetto, la corteccia prefrontale, si trova direttamente dietro alla fronte. La corteccia prefrontale ci permette di pianificare, prestare attenzione e regolare le nostre emozioni e i nostri corpi, generalmente evitando di farci fare azioni di cui ci pentiremmo. In altre parole, ci permette di resistere ai nostri impulsi immediati e di reindirizzarli.

I compiti più gravosi vanno fatti la mattina

Quando il giorno volge al termine, la disciplina si esaurisce. La scelta dell’orario giusto perciò è importante, ma attenzione: se siete dei “gufi” è probabile troviate troppo gravoso “far bene” nelle prime ore della giornata. Provate in questo caso a svolgere i compiti nel pomeriggio inoltrato.

Lontano dalle «tentazioni»

Il modo migliore per resistere a una tentazione-distrazione è semplicemente quello di rimuoverla. Ci sono trucchi relativi al cibo (non comprare determinate cose o metterle negli scaffali ai piani alti) e ad altre “manie” (come guardare compulsivamente il telefono a cena) che vale la pena di mettere in pratica: agevoliamoci il compito. Allontaniamo le tentazioni e non aspettiamoci troppo da noi stessi quando siamo stanchi, stressati o affamati.

Monitorate i progressi

Che si parli disport o di alimentazione tenere un diario o acquistare un dispositivo che lo faccia per noi (come un orologio che monitora il movimento) aiuta molto: infatti osservare, prendere nota e soffermarsi su ciò che facciamo cambierà il risultato delle azioni.

Parcellizzate il tempo a disposizione

Questa è una strategia che si usa nel trattamento comportamentale per il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività. Quando bisogna fare molte cose potete impostare un timer che suoni ogni 3 o 5 minuti. Il tempo così non passerà inosservato e tra l’altro vi accorgerete di quante cose si possono fare in soli cinque minuti. Di più, se sarete in ritardo lo sarete solo di cinque minuti alla volta e potrete facilmente recuperare.

Bisogna anche lasciarsi andare

Se siete dei perfezionisti instancabili o persone che fanno sempre tutto al 110%, seguite qualche volta i vostri impulsi, anche se inopportuni nei tempi e nei modi. Permettetevelo. Anche perché una tentazione è più attraente quando diventa irraggiungibile, se invece ogni tanto ci permettiamo di “sgarrare”, l’oggetto del desiderio perderà un po’ della sua attrattiva.

26 Set 2017

SUPERCOMPENSAZIONE

 

La maggior parte degli sportivi è molto attenta e concentrata su quanto fare prima e durante un allenamento o un gara. Si presta quindi grande attenzione a ciò che riguarda l’energia, il sostegno plastico e l’idratazione.

In pochi sono invece sensibili ed informati sull’importanza del recupero, fattore determinante per il miglioramento in qualsiasi attività sportiva.

La legge di Seyle dello stress, recupero e supercompensazione evidenzia chiaramente come, dopo uno sforzo in cui si è “stressato” l’organismo, occorre attivare la fase di recupero.
Questa fase porta alla supercompensazione, quindi al raggiungimento di livelli prestativi maggiori che ci mettono in condizioni di affrontare con maggiore efficacia l’allenamento che segue.

Per valutare la supercompensazione, come sempre consigliamo in farmacia, possiamo farci aiutare da SUPEROP: un apparecchio sviluppato dal professor Marco de Angelis, docente di Metodologia dell’Università all’università dell’Aquila.

Dopo un allenamento l’organismo migliora e ripara i tessuti eliminando tossine e materiali di scarto. Con il nostro intervento l’organismo si prepara a ripetere lo sforzo con una energia superiore alla precedente (fenomeno della supercompensazione).

 

I componenti e protagonisti principali dei momenti di recupero e supercompensazione sono il tempo e l’alimentazione.

All’interno dell’alimentazione, chiaramente ricca e bilanciata dei macronutrienti (proteine, carboidrati, grassi) e micronutrienti (vitamine e sali minerali), trovano un ampio utilizzo (e grande ritorno di efficacia) l’uso di integratori specifici per il post workout (post allenamento).

Queste considerazioni sono valide sia per sport aerobici come ciclismo o corsa ma anche per sport a base anaerobica di forza come palestra con pesi, basket, pallavolo, ecc.

Le scelte sono molteplici ma essenzialmente per gli sport aerobici si possono avere delle miscele ideali che possono fungere sia da “intra” allenamento (se questo va oltre i 120 minuti) che da post allenamento.

All’interno di questi integratori le molecole immancabili sono quelle che mirano al recupero del glicogeno (zucchero di deposito muscolare ed epatico) che è stato ampiamente consumato durante l’attività. Fra questi zuccheri i più importanti sono il destrosio per una azione immediata ed il fruttosio e le malto destrine per un rilascio più modulare.

La struttura muscolare ha inoltre subito un danno nei suoi mattoni principali, gli aminoacidi ramificati (isoleucina, leucina, valina), ed è quindi importante fornire questo ricambio, ma altrettanto importante, è l’alanina per la ricostruzione energetica così come la glutammina e la glicina per il recupero sia nervoso che muscolare.

Come già detto la presenza di questi aminoacidi rende un mix così formulato adatto anche ad essere assunto durante un lungo allenamento, questo proprio al fine di tamponare il catabolismo muscolare.

Chi invece pratica sport anaerobici, magari con l’obbiettivo di preservare o aumentare la massa muscolare, trova preparati che mirano al fornire una base di zuccheri semplici (in questo caso il destrosio ben dosato è utile perché stimola l’ingresso dei nutrimenti nelle cellule).

Sempre una grande importanza va data alla struttura muscolare che ha subito un danno profondo nei suoi costituenti proteici. Le proteine presenti in un integratore dovrebbero derivare da fonti pregiate come il siero del latte, ricco di tutti gli amino acidi essenziali (no sintetizzabili dall’uomo).

Sempre un ruolo centrale hanno i tre aminoacidi ramificati (BCAA), ma questa volta associati alla creatina. Infatti negli sport di potenza si usa principalmente la molecola ad alta energia denominata CP (Creatin Fosfato); fornire creatina ne permette la sintesi e contemporaneamente svolge un’azione positiva sul recupero delle fibre muscolari.

Altri due importanti aminoacidi sono l’arginina e l’ornitina che svolgono una funzione di modulazione ormonale e contemporaneamente agiscono sul recupero psico-fisico. Sia nel caso delle attività di resistenza (aerobiche) che di potenza (anaerobiche) è sempre indice di qualità la presenza di un vario e completo pool di vitamine che permetta l’ottimizzazione dei processi metabolici legati al recupero.

Facile capire che visto il numero di principi attivi necessari la forma migliore per assumere un integratore per il recupero sia quella in buste, forma che permette di assumere dosaggi effettivamente efficaci e contemporaneamente di usare una forma che consenta una facilità d’uso e un occhio al gusto.