Farmacia Introini – Legnano
05 Ott 2017

CAPELLI: AUTUNNO O ORMONI?

Abbiamo parlato di capelli, abbiamo affrontato l’autunno e dato qualche piccolo suggerimento.

Ma oltre al passaggio fisiologico di una stagione possono esserci altre mille e personali sfumature.

Nel caso delle donne ad esempio ci sono gli ormoni che giocano – come sempre – un ruolo fondamentale.

Dopo il parto, durante l’allattamento, in un periodo di stress, quando si interrompe la pillola contraccettiva. Quando l’ovaio ha qualche alterazione o sta per cessare la sua attività, con la menopausa.
Sono tutte occasioni in cui gli ormoni in subbuglio possono creare problemi alla chioma femminile più folta.
Vedi una caduta più abbondante, fino a un diradamento evidente o, nei casi estremi, un’alopecia androgenetica, cioè una perdita legata a un surplus di ormoni maschili.

La prima cosa da fare è risalire alle cause del problema rivolgendosi come sempre a personale qualificato e competente.

Prendiamo ad esempio come riferimento il periodo successivo alla gravidanza durante la quale gli estrogeni avevano reso meravigliosi pelle e capelli. Lo stress del parto, il calo ormonale post-gestazione e, contemporaneamente, l’aumento della prolattina che stimola la produzione di latte materno, creano condizioni decisamente sfavorevoli. In fase di allattamento, perdipiù si perdono anche sali minerali altrettanto preziosi per i capelli.

Anche l’interruzione della pillola contraccettiva, con un conseguente calo degli estrogeni portati dal farmaco, può causare un passeggero squilibrio.

Ma sono fenomeni del tutto transitori. E anche in questi periodi è possibile prevenire l’eccessiva caduta: dopo una consulenza approfondita si può ricorrere a lozioni a base di proteine, in particolare di cheratina, nonché a integratori a base di sostanze come la biotina.

Come sempre accade la consapevolezza rappresenta il primo e fondamentale step per conquistare salute,  benessere e bellezza.

03 Ott 2017

CAPELLI E AUTUNNO

Con l’autunno e con l’avanzare della famosa #ToDoList tendiamo a prestare maggiore attenzione anche ai capelli.

Succede anche che in questa stagione specifica i capelli si trovino in un momento preciso definito da alcuni proprio “caduta fisiologica dei capelli”.

Mediamente gli esperti stimano che ognuno di noi perda, quasi senza accorgersene, tra i 50 e i 70 capelli al giorno.

Nel periodo autunnale il fenomeno si intensifica, ma si tratta di qualcosa di naturale: i capelli hanno, infatti, un loro ciclo di crescita che durante l’autunno e la primavera, mesi in cui ci accorgiamo di perderli, tende ad accelerare a causa del cambiamento climatico. Si tratta dunque di una sorta di “rinnovamento” del cuoio capelluto che non deve destare particolari preoccupazione a meno che la quantità sia davvero eccessiva.

Per cui niente allarmismo, ma qualche attenzione in più.

Ma non solo.

Qui i nostro suggerimenti:

  1. CAPELLI E ALIMENTAZIONE

Nutrirsi nel modo giusto è di primaria importanza per una capigliatura sana e robusta.
Largo spazio deve essere dato a frutta e verdura fresche, preziose fonti di vitamine, minerali e antiossidanti, che vanno consumate quotidianamente. Tra le vitamine più importanti c’è la B, la cui mancanza è tra le prime cause di caduta, poiché stimola la crescita dei capelli, oltre a combattere l’eccesso di sebo. La si può reperire mangiando cereali integrali, pesce grasso (come salmone, aringa e sgombro), piselli e yogurt.
La vitamina A, invece, presente in carote, fegato e patate dolci, rinforza il fusto. Infine, la vitamina C di cui sono ricchi agrumi, kiwi e peperonl, favorisce la crescita, mentre la vitamina E, che si trova in cereali, riso integrale, olio di oliva, mandorle e noci regola la produzione di sebo.
Per la salute della chioma sono importanti anche i sali minerali: il ferro, presente nella carne, e il rame, di cui è ricco il fegato. Lo zinco è assimilabile consumando carne di manzo e pane bianco. Il selenio è reperibile attraverso cereali, uova e pollame e, infine, il manganese, disponibile in pane integrale e avocado.
Non si dimentichi che a causare la perdita dei capelli può essere anche una dieta sbilanciata. Se l’alimentazione è povera di proteine che formano il fusto del capello, questo si indebolisce, diventa secco, opaco, sottile e facile a spezzarsi, fino a cadere. È utile anche bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, lontano dai pasti, come assumere cure con complessi vitaminici.

  1. NEMICO NERVOSISMO

Ansia e stress possono ripercuotersi sui capelli a causa di alterazioni ormonali. Tra gli ormoni prodotti in condizioni di stress ci sono quelli surrenalici, che riducono la vita media del capello.

  1. LONTANI DA DETTI E CREDENZE POPOLARI

Non è  vero che tagliare i capelli serve a rinforzarli, in quanto la parte viva è il follicolo pilifero sul cuoio capelluto, non la lunghezza.
Non è vero che i capelli vanno lavati meno frequentemente.
La caduta di capelli non si evita con l’uso di lozioni, creme, balsami e oli.

Come sempre accade la consapevolezza ci indicherà la strada giusta. E’ importante rivolgersi sempre a personale qualificato e insieme scegliere i percorsi giusti da seguire.

E’ importante individuare i prodotti giusti, non aggressivi e specifici per ogni precisa e personale esigenza (qui qualche idea).

Felice e ricco autunno 🙂

 

 

 

 

 

 

 

28 Set 2017

AUTODISCIPLINA: SEMPLICI TRUCCHI PER AVERE SUCCESSO!

Posto un obiettivo può succedere, nella quotidianità, di trovarsi difronte ad alcune scelte non propriamente razionalmente previste. Scelte che ci portano a fare qualcosa anche quando sappiamo che è meglio fare altro.

Facciamo un esempio. Quante volte decidiamo di voler perdere qualche chilo di troppo e poi a pranzo non sappiamo quale cibo scegliere, oppure quando siamo in ufficio e optiamo per l’ascensore anziché fare le scale.

La nostra scelta dipende da ciò che chiamiamo forza di volontà, che ha un’enorme influenza sulla nostra salute e sul nostro rendimento (lavorativo, scolastico o sportivo).

Vediamo allora di darci dei paletti e semplici regole in grado di potenziare la nostra autodisciplina.

Il ruolo della volontà

L’autocontrollo determina se studiamo o ci svaghiamo, se ci concentriamo sul lavoro o rimandiamo le scadenze. La mancanza di autocontrollo è a volte sintomo di una serie di disturbi più seri tra cui depressione, disturbo ossessivo-compulsivo e il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività. La parte del cervello responsabile di questo aspetto, la corteccia prefrontale, si trova direttamente dietro alla fronte. La corteccia prefrontale ci permette di pianificare, prestare attenzione e regolare le nostre emozioni e i nostri corpi, generalmente evitando di farci fare azioni di cui ci pentiremmo. In altre parole, ci permette di resistere ai nostri impulsi immediati e di reindirizzarli.

I compiti più gravosi vanno fatti la mattina

Quando il giorno volge al termine, la disciplina si esaurisce. La scelta dell’orario giusto perciò è importante, ma attenzione: se siete dei “gufi” è probabile troviate troppo gravoso “far bene” nelle prime ore della giornata. Provate in questo caso a svolgere i compiti nel pomeriggio inoltrato.

Lontano dalle «tentazioni»

Il modo migliore per resistere a una tentazione-distrazione è semplicemente quello di rimuoverla. Ci sono trucchi relativi al cibo (non comprare determinate cose o metterle negli scaffali ai piani alti) e ad altre “manie” (come guardare compulsivamente il telefono a cena) che vale la pena di mettere in pratica: agevoliamoci il compito. Allontaniamo le tentazioni e non aspettiamoci troppo da noi stessi quando siamo stanchi, stressati o affamati.

Monitorate i progressi

Che si parli disport o di alimentazione tenere un diario o acquistare un dispositivo che lo faccia per noi (come un orologio che monitora il movimento) aiuta molto: infatti osservare, prendere nota e soffermarsi su ciò che facciamo cambierà il risultato delle azioni.

Parcellizzate il tempo a disposizione

Questa è una strategia che si usa nel trattamento comportamentale per il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività. Quando bisogna fare molte cose potete impostare un timer che suoni ogni 3 o 5 minuti. Il tempo così non passerà inosservato e tra l’altro vi accorgerete di quante cose si possono fare in soli cinque minuti. Di più, se sarete in ritardo lo sarete solo di cinque minuti alla volta e potrete facilmente recuperare.

Bisogna anche lasciarsi andare

Se siete dei perfezionisti instancabili o persone che fanno sempre tutto al 110%, seguite qualche volta i vostri impulsi, anche se inopportuni nei tempi e nei modi. Permettetevelo. Anche perché una tentazione è più attraente quando diventa irraggiungibile, se invece ogni tanto ci permettiamo di “sgarrare”, l’oggetto del desiderio perderà un po’ della sua attrattiva.

21 Set 2017

ADERENZA TERAPEUTICA: DI COSA SI TRATTA?

Aderenza Terapeutica: espressione apparentemente complicata, concetto estremamente semplice.
Si tratta del  rispetto  delle  raccomandazioni  del  medico  riguardo  ai tempi,  alle  dosi,  alla  frequenza  e  alla  durata  dell’assunzione  di  un  qualunque farmaco.

L’aderenza  Terapeutica  riguarda  tutti  noi  giacchè a  chiunque  può  essere  prescritta l’assunzione  di  farmaci  (ad  esempio  per  malanni  passeggeri  come  quelli  stagionali) e  tutti dovremmo seguire  scrupolosamente le indicazioni del medico o del farmacista.

E’ questo il primo e fondamentale passaggio per la buona riuscita di qualunque terapia.

La regolare e prolungata assunzione di medicinali specifici è fondamentale nelle cure di lungo periodo  per le  malattie croniche: è  stato ad esempio dimostrato che, dopo  un  infarto  cardiaco,  rispettare  le  indicazioni  di  assunzione  riduce  del  75%  la probabilità  di  recidive,  mentre  non  assumere  con costanza  i  farmaci  anti-ipertensivi aumenta di circa il 30% il rischio di infarto o ictus*.

Ognuno di noi deve dunque avere un ruolo attivo nel seguire una cura, dalla più semplice a quella più articolata, comprendendo bene a cosa servono i farmaci  prescritti  e in che modo  dobbiamo  assumerli.  Un atteggiamento  che,  se  adottato  da  tutti,  può  avere  un impatto positivo sulla salute addirittura più di qualunque innovazione medica!

Nei  paesi  industrializzati  un  cittadino  su  tre  non  segue  le  indicazioni  del  medico, anche per una semplice sindrome influenzale. Nel caso della cura delle malattie croniche si arriva a un livello di aderenza appena un po’ più alto: il 50%.

Ma perchè non seguiamo le indicazioni del medico o del farmacista?

Spesso sottovalutiamo  la  nostra  condizione  di  salute  oppure  i  sintomi  di  una  malattia, senza pensare che i danni possano non essere evidenti, soprattutto all’inizio.

A volte restiamo  perplessi  quando  i  farmaci  da  assumere  sono  due  o  più,  temendo  (e sbagliando!) che possano essere nocivi.

Crediamo  che  possano  bastare  cure  blande  e  i  metodi  “artigianali”  o  “fai  da  te” della tradizione popolare (senza fondamento medico-scientifico).

Può succedere che ci sia una impossibilità economica o che non si riesca a creare  la  routine  (seppur  limitata  nel tempo) dell’assunzione.

Eppure bastano semplici accorgimenti per migliorare l’Aderenza Terapeutica:

– instaurare  un  rapporto  più  aperto  con  il  nostro  farmacista,  concedendo  fiducia  e, quando  necessario,  chiedendo  informazioni  sulla  patologia  e  sulla  terapia.

–  sottoporci  ai  controlli  indicati  (visite,  esami  ecc.)  per  verificare  l’efficacia delle terapie-cure (e convincercene!).

Tutto chiaro? 🙂

Buona aderenza dunque e ci vediamo in farmacia!

19 Set 2017

OBIETTIVO PELLE LUMINOSA!

Durante il periodo estivo –  causa caldo, aria secca, umido, raggi solari – la nostra pelle  subisce notevoli cambiamenti. Può succedere infatti che l’esposizione abbondante al sole, un’alimentazione sregolata o uno sbagliato utilizzo delle creme solari, provochino dei danni e cosi al rientro ci si ritrova con la pelle secca e disidratata.

Ristabilire la normale salute della pelle non è però una impresa impossibile.
Serve tempo, cura e dedizione. Bisogna ripristinare l’equilibrio cutaneo e la normale routine di pulizia e cura.

Particolarmente sensibile è la pelle del viso che richiede una attenzione particolare. Non dimentichiamo che di tutte le parti del corpo umano, la faccia è quella messa più a dura prova. Per questo è fondamentale riprendere il giusto ritmo applicando una crema idratante al mattino e una crema nutriente alla sera. Da non trascurare i trattamenti di bellezza come le maschere, da fare un paio di volte alla settimana e gli scrub settimanali con cui eliminare le cellule morte, favorendone il rigenero.

Non dimentichiamo che una pelle bella e sana ha bisogno di una prevenzione e di una cura continua, già a partire dal periodo in cui ci si espone al sole con filtri protettivi e integratori a base di antiossidanti e carotene.

Poi, al rientro dalle vacanze, la pelle va pulita con detergenti delicati e idratata con maschere specifiche per contrastare la xerosi (secchezza cutanea) o con trattamenti terapeutici ad hoc.

Il nostro consiglio è di detergere la pelle di viso e corpo ogni giorno in maniera costante e aiutarsi con prodotti qualificati per l’idratazione, individuabili meglio con l’aiuto di uno specialista.

Soprattutto per questo domani vi aspettiamo in farmacia. Non solo le nostre dottoresse faranno consulenze approfondite, personalizzate e gratuite. Per tutta la giornata ci sarà uno sconto eccezionale del 30% su tutti i prodotti idratanti!

OBIETTIVO PELLE LUMINOSA!

Ci vediamo in farmacia 🙂

 

12 Set 2017

AMINOACIDI ESSENZIALI

In particolari situazioni, quali sport o regimi dietetici, è importante l’integrazione non solo di aminoacidi ramificati ma di tutto il pacchetto degli aminoacidi essenziali.

Gli aminoacidi essenziali sono nove e sono quelli che il nostro corpo non è in grado di sintetizzare attraverso altri alimenti. Devono essere, quindi, necessariamente introdotti con la dieta in maniera forzata.

Gli aminoacidi essenziali sono: leucina, valina, isoleucina (i tre ramificati), lisina, fenilalanina, treonina, istidina, metionina, triptofano.

Analizziamoli velocemente.

Gli aminoacidi ramificati rappresentano il 50% della struttura muscolare scheletrica, vengono consumati durante l’esercizio fisico (catabolismo) e devono essere ripristinati velocemente.

La lisina è un potente regolatore della produzione del GH (ormone della crescita).

La fenilalanina è un neuro-modulatore correlato alla dopamina (migliore gestione dell’energia), all’adrenalina e alla secrezione degli ormoni tiroidei.

La treonina è un regolatore del turnover proteico, essenziale per la rigenerazione dei tessuti (in particolare collagene ed elastina, essenziali per i tendini).

La metionina viene affiancata alla treonina per aumentare il suo effetto disintossicante epatico e di eliminazione dei metalli pesanti.

L’istidina è un modulatore dell’istamina ed è coinvolta nella formazione dell’emoglobina.

Il triptofano è un neuro-modulatore e stimolatore che, nello sportivo, deve essere usato in basse quantità in modo tale da non stimolare troppo la serotonina.

Gli aminoacidi essenziali devono essere utilizzati in tutti gli sport di alta prestazione che coinvolgono tutto il corpo, nel crossfit e nelle sedute di functional training durante le quali il fisico è sottoposto a molteplici stress durante le lunghe sedute.

Questi sono necessari anche per riequilibrare diete con poche proteine o con alimenti di basso valore biologico (proteine vegetali).

Sono inoltre interessanti per gli sportivi che non riescono a fare gli spuntini proteici per garantire al corpo un rifornimento plastico di prima qualità.

 

Per maggiori dettagli e chiarimenti aspettiamo i vostri commenti o ci vediamo in farmacia per una consulenza!

 

 

05 Set 2017

SETTEMBRE: PRENDIAMOCI CURA DI NOI!

Con il rientro dalle vacanze si è soliti stilare lunghe e ambiziose To do list.

In queste, quasi mai, manca una rinnovata promessa di attenzione e cura per l’alimentazione e lo stare bene.
In vacanza gli strappi alle regole possono essere anche concessi ma altrettanto importante diventa rimettersi in careggiata quanto prima.
L’alimentazione è fondamentale per la nostra condizione di salute generale. Il cibo è la nostra benzina e prestare attenzione diventa quindi necessario.

Nel nostro blog abbiamo più volte fornito informazioni e suggerimenti.

Qui abbiamo pensato di lanciarvi pillole di concetti che approfondiamo sempre in farmacia quando passate per nuovi percorsi e specifiche consulenze.

Partiamo da una premessa.
Esistono sostanze per tutto, antifame, antistress, eccitanti, riscaldanti, effetto tampone, insulinosimili, anaboliche, anticataboliche, drenanti, sgonfianti … ecc ecc!

Cos’è la termogenesi?

“Assumere un termogenico e non rinunciare al delizioso cannolo siciliano del nostro pasticcere significa essere molto poco responsabili.”
I tantissimi prodotti termogenici che vengono commercializzati servono per aumentare il nostro metabolismo basale che sappiamo essere il primo fattore che induce il nostro corpo ad ossidare i grassi.
Non ossidiamo grassi quando facciamo fatica in allenamento ma li consumiamo a riposo!

Ad un perfetto allenamento dobbiamo affiancare con prodotti termogenici.

Ognuno di noi ha delle specificità, esigenze precise e affidarsi a professionisti diventa fondamentale per avviare i giusti percorsi.
E’ importante sempre trovare il giusto equilibrio tra prodotti e responsabilità, tra esterno e volontà interna.

Non servirà camminare per ore e mangiare come un uccellino. Integratori, costanza e allenamento porteranno i risultati MIGLIORI.

 

31 Ago 2017

FOCUS MULTIVITAMINICO: COME, QUANTO E PERCHE!

Perchè devo assumere un multivitaminico? Quale devo scegliere?

Il rientro alla quotidianità è sempre caratterizzato da nuovi interrogativi e soprattutto rinnovati buoni propositi. Ma andiamo per ordine e racchiudiamo qui le domande/richieste piu frequenti.

 

CONSUMO ABBASTANZA VERDURE E FRUTTI CRUDI E FRESCHI?

Frutta e verdura sono tra le principali fonti di micronutrienti come vitamine e minerali.

Perchè preferirle fresche e crude?

Fresche perchè una volta staccato dalla pianta il frutto o la verdura non saranno più nutrite dalla stessa e quindi consumeranno le proprie energie interne: da questo è possibile comprendere come maggiore sarà il tempo da cui il vegetale è stato raccolto e minore sarà il tenore vitaminico che potrà fornire.

Crude in quanto diverse sostanze di natura vitaminica sono sensibili al calore fornito con la cottura e fotolabili, degradabili quindi dalla radiazione luminosa caratteristica della luce solare. Dunque sia i tempi di cottura che le preparazioni che prevedono il taglio e la sbucciatura del prodotto comportano una perdita ulteriore di queste sostanze.

In assenza della possibilità di consumare fonti vegetali con queste caratteristiche o con queste modalità, il multivitaminico potrebbe mostrarsi una buona soluzione di completamento funzionale.

 

ANCHE SE UTILIZZO FRUTTA E VERDURA NE BRUCIO DI PIU’ DI QUANTI NE INTRODUCO CON LA MIA ATTIVITA’ FISICA?

La quantità delle diverse sostanze vitaminiche è strettamente correlata al livello di attività fisica in quanto fisiologicamente utilizzate come antiossidanti (come per esempio la vitamina C, la A, la E …) oppure nei processi biochimici correlati alle funzioni metaboliche (come per esempio le vitamine del gruppo B).

Quindi maggiore sarà il livello di attività fisica, maggiore sarà la produzione di specie radicaliche dell’ossigeno e di conseguenza maggiore sarà il fabbisogno di specie vitaminiche ad azione antiossidante.

Stesso discorso vale per i cofattori metabolici. Infatti maggiore sarà la richiesta metabolica dell’organismo, maggiore sarà la richiesta per esempio di vitamine del gruppo B.

Il quantitativo di micronutrienti dovrà quindi essere bilanciato sulla base del livello di attività dell’utilizzatore finale, completando se necessario quanto fatto con l’alimentazione anche con l’integrazione.

 

– NE ASSUMO ABBASTANZA PER LA MIA ETA’ E CONDIZIONE?

Un soggetto nell’età dello sviluppo avrà una massa corporea e un metabolismo variabile, diversamene da un soggetto nella terza età.

Oltre all’età anche il sesso rappresenta un’importante discriminante. Infatti l’assunzione vitaminica deve essere attentamente personalizzata, soprattutto nel periodo fertile per il sesso femminile, dove il turn over tissutale comporta un importante impegno sia metabolico che sintetico (tissutale ed emopoietico).

 

Per una integrazione corretta dovremo quindi considerare:

 

  • Possibilità alimentari
  • Età
  • Sesso
  • Livello di attività fisica

 

Il nostro farmacista esperto in integrazione ti aiuterà ad individuare il prodotto corretto per le tue esigenze. Ti aspettiamo a Legnano, in via Pontida!

 

29 Ago 2017

SINDROME DA RIENTRO: CINQUE REGOLE DI SOPRAVVIVENZA!

Terminate le ferie, il rientro potrebbe rivelarsi un vero e proprio trauma.

A livello psicologico i benefici del riposo guadagnato svaniscono lasciando spazio a sentimenti e umori come stanchezza, tristezza e nostalgia.  Tornati in ufficio si possono accusare sintomi come difficoltà di concentrazione, mal di testa, stanchezza, sensazione di confusione, perdita di entusiasmo e irritabilità, ma anche dolori muscolari, eccesso di sudorazione, tachicardia.

Tutto il corpo insomma dice «no» al ritorno alla routine, ma un «atterraggio morbido» è possibile. Per questo abbiamo pensato a cinque semplici regole da seguire.

 

  1. Rientro graduale

Lasciarsi uno o due giorni di ferie da trascorrere in città prima di tornare alla routine aiuta a riprendersi spazi e tempi. Anche una volta tornati alla scrivania è bene cercare di non farsi sopraffare dagli impegni, ma stilare una lista di urgenze da sbrigare. La gradualità aiuta a superare le angosce da rientro.

 

  1. Porsi obiettivi raggiungibili

Inutile voler fare tutto subito. Bisogna procedere passo per passo dandosi mete ragionevoli sia in ufficio che nella ripresa della forma fisica. Vietato strafare quindi!

  1. Avere cura di sé

Il benessere da ferie deriva dal mix di buone abitudini che dovremmo mantenere una volta tornati a casa: trovare ogni giorno il tempo per una coccola a se stessi fa bene all’umore e aiuta a mantenere più a lungo i benefici del riposo estivo.

 

  1. Recuperare i ritmi giusti

La vacanza spesso è sinonimo di sregolatezza. Per rientrare nella routine bisogna poco a poco ritrovare i ritmi giusti, innanzitutto tornando a dormire un adeguato numero di ore per notte (non meno di 6-7 ore) e andando a letto più o meno sempre alla stessa ora. Secondo passo, mangiare a orari altrettanto regolari: anche i pasti, come il sonno, “sincronizzano” l’organismo e lo aiutano a tornare alla routine.

 

  1. Fare movimento

L’attività fisica è essenziale per mantenersi in forma e per contrastare i malesseri da sindrome da rientro come affaticamento, irritabilità, cattivo umore: anche in questo caso è essenziale la gradualità.

10 Ago 2017

AGOSTO IN UFFICIO: COME SOPRAVVIVERE!

E’ vero: in questo periodo parlano tutti di ferie e vacanze. Ma non proprio tutti partono e alcuni rimangono in ufficio.

Agosto è un pò cosi! Porta con se la voglia di stacco. E’ il famoso ponte tra il divertimento insito in luglio e la grande ripresa di settembre, vero e proprio nastro di partenza per l’anno che verrà.

 

Eppure, non sono poche le persone che lavorando nel mese del riposo per eccellenza.

Lavoro, stress e caldo possono metterci però ko. Possono renderci stanchi e tendenzialmente rabbiosi. Tuttavia basterebbe guardare le cose dalla giusta prospettiva e seguire qualche consiglio utile.

Qui abbiamo individuato tre suggerimenti assolutamente da seguire!  

 

1.DOSIAMO LE ENERGIE

Può capitare di dover intensificare il ritmo di lavoro proprio in quei momenti dell’anno in cui ci si aspetterebbe di poter riprendere fiato. In questi casi può essere molto importante imparare a dosare le proprie energie e massimizzare le proprie capacità di recupero.

 

2. RITROVIAMO LA CONCENTRAZIONE

Cosa fare per ritrovare la concentrazione perduta? Bisogna cominciare a osservare il livello della nostra attenzione. Non si è mai davvero disattenti, la nostra attenzione è sempre rivolta in una certa direzione. In certi momenti della giornata è rivolta all’esterno, in altri tende a spostarsi verso l’interno. In questi momenti la realtà interna delle persone comincia a diventare più vivida. Ricordi, emozioni, immagini mentali vengono percepite con una maggiore chiarezza. Bisogna imparare a intercettare questi cicli e fare delle pause durante questi momenti di spostamento dell’attenzione. In questo modo si ottimizzano i ritmi di lavoro e migliora la gestione delle energie psicofisiche.

 

3.PRENDIAMOCI DELLE PAUSE

Lavorare ad agosto può avere i suoi lati positivi: il telefono non squilla di continuo, i capi sono in ferie, il carico di lavoro diminuisce, non c’è traffico e si trova facilmente parcheggio. Focalizzare l’attenzione su questi aspetti può aiutare! Riconoscere i momenti di mare calmo e imparare a goderseli può permettere di portare un po’ di rilassamento anche sul luogo di lavoro.

Un ritmo più disteso può essere l’opportunità piu giusta per dedicarsi a se, al libro abbandonato per mancanza di tempo, allo sport trascurato e a quello che più si ama.

 

 

E’ vero che la stanchezza dell’anno si accumula ma, come in tutte le situazioni e contesti quotidiani, l’approccio può davvero fare la differenza!