Non dovrebbe mai iniziare estate (ma anche primavera) senza creme solari 🙂
Perché se è vero che l’esposizione al sole dona enormi benefici, è anche vero che – senza obbedire a determinate regole – ci potrebbero essere importanti rischi.
Rischi per la salute – scottature, eritemi, melanomi, carcinomi – e per la pelle, rughe, segni di invecchiamento.
Restano validi alcuni consigli – come evitare di esporsi al sole durante le ore centrali e le più calde della giornata (dalle 12 alle 16), utilizzare la regola della gradualità, bere tanto, adottare un abbigliamento adeguato – ma, oltre questi, domina soprattutto la necessità del proteggersi. Si, scegliere una crema adeguata è fondamentale.
In generale la scelta deve orientarsi su un prodotto che:
- filtri tutte le radiazioni ultraviolette,
- sia fotostabile,
- non sia tossico o sensibilizzante,
- resista all’acqua e al sudore.
E’ importante controllate sempre l’indice UV di una crema!
Le radiazioni solari sono classificate in base alla lunghezza d’onda e i raggi ultravioletti (UV) sono quelli che pur non essendo visibili all’occhio umano raggiungono gli strati meno superficiali della nostra pelle producendo un effetto sui tessuti e sul sistema metabolico.
Questi sono distinti in 3 categorie: raggi UVA, UVB e UVC.
- I raggi UVA penetrano in profondità e fanno scattare l’abbronzatura ma ci sono con cielo nuvoloso e, sebbene non provochino la classica scottatura, possono essere pericolosi nel tempo.
- I raggi UVB sono più dannosi e provocano la scottatura tipica da troppa esposizione, però sono anche benefici perché attivano il metabolismo della vitamina D.
- Le UVC sono le radiazioni più pericolose ma lo strato di ozono nell’atmosfera li filtra prima di arrivare al suolo.
Ricercatori e dermatologi sono concordi nel ritenere importantissimo che una crema efficace debba schermare sia i raggi UVB che UVA.
Un’altra cosa da controllare in una crema solare è il fattore di protezione (SPF ovvero Sun Factor Factor), che ci dà un numero (da 6 a 50+) relativo al tempo che si può trascorrere al sole senza riapplicare la crema solare e senza correre il rischio di scottature.
Si può scegliere la crema sulla base di questo indice, ma attenzione che un SPF con valore elevato non è più efficace di uno basso.
Sono infatti diversi i fattori che modificano la quantità di radiazioni solari che investe una persona: la durata dell’esposizione, l’ora, la posizione geografica e le condizioni meteorologiche.
In linea di massima è bene partire da un fattore 30.
SPF di 50 o +50 sono indicati per persone dalla pelle particolarmente chiara o per i ghiacciai e in alta montagna.
Cosa ne pensate? Per dubbi e per una buona scelta ci vediamo in farmacia 🙂